La chiusura della linea ferroviaria che collega Sassari ad Alghero sta provocando gravi disagi alle centinaia di passeggeri che, a causa del disservizio, sono costretti ad utilizzare mezzi di trasporto alternativi, autobus in prevalenza, per recarsi nel capoluogo e rientrare in sede con un aggravamento del traffico in entrata a Sassari e un conseguente aumento dell’inquinamento atmosferico.
Appare del tutto inopportuna la scelta dell’USTIF (Ufficio Speciale Trasporti ad Impianti Fissi), l’Ente al controllo ferroviario delle ex ferrovie sarde in concessione e non interconnesse, motivata da ragioni di sicurezza, evidentemente ignorate da tempo, per le quali era già stato programmato ed appaltato un intervento relativo alla manutenzione straordinaria dei tre ponti a travate metalliche, situati lungo la tratta. Per tali interventi era stata prevista la chiusura nel periodo che va da maggio a luglio, sicuramente meno impattante per i numerosi ed abituali utilizzatori del mezzo ferroviario.
L’inadeguatezza del sistema di controllo del traffico centralizzato, presente esclusivamente nella tratta Sassari – Alghero, può essere temporaneamente superato dal piano di gestione della circolazione ferroviaria con dirigenza locale, già presentato, utile al controllo di tutte le stazioni e delle località di incrocio e finalizzato a garantire la sicurezza dell’esercizio.
L’ARST sta provvedendo ad anticipare i lavori già programmati, ma è necessaria l’approvazione del piano per evitare che i tempi di chiusura si protraggano all’infinito, in attesa del reperimento delle risorse, dell’appalto e della successiva aggiudicazione degli interventi per la messa a norma del sistema di controllo centralizzato.
Confido nell’impegno dell’assessore regionale ai trasporti Carlo Careddu per un sostegno forte alla proposta avanzata e per il reperimento delle risorse necessarie, affinché questa tratta, essenziale per il nord Sardegna, sia di nuovo operativa nel più breve tempo possibile.