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Cerimonia “Giusto fra le Nazioni” alla memoria di Girolamo Sotgiu e Bianca Ripepi

Buongiorno e benvenuti a tutti,
Un saluto particolare al Ministro di Ambasciata di Israele Rafael Erdreich, alla famiglia Sotgiu, alla sig.ra Lina Kantor e famiglia, ai sindaci di Cagliari e Olbia, al Magnifico Rettore dell’Università di Cagliari e un ringraziamento particolare al Prof. Accardo.
Sono molto onorato di poter ospitare oggi, qui in Consiglio Regionale, questa importante cerimonia di consegna del riconoscimento di “Giusto delle Nazioni” alla memoria di Girolamo Sotgiu e di Bianca Ripepi.
Onorificenza conferita dal Memoriale Ufficiale di Israele ‘Yad Vashem’ , a partire del 1962, a tutti i non – ebrei che hanno agito in modo eroico e senza interesse personale a salvare la vita anche di un solo ebreo dal genocidio nazista.
Riconoscimento che arriva dopo un’ accurata ricerca di documentazione e testimonianze che certifichino il coraggio ed il rischio che i salvatori hanno affrontato per salvare gli ebrei dalla Shoah.
A Girolamo Sotgiu e a Bianca Ripepi viene riconosciuto il titolo di Giusto delle Nazioni per aver salvato dalla deportazione nel 1944 a Rodi la allora bambina, Lina Kantor Amato, falsificando i documenti e facendola passare per loro figlia.
Ho avuto il piacere di leggere, in questi giorni, il libro di ricordi e testimonianze scritto da Bianca Ripepi, titolato “Da Rodi a Tavolara” che ben descrive la vita della coppia, gli anni drammatici della guerra, il lavoro a Rodi per salvare gli ebrei dalla deportazione e dall’Olocausto, compreso il gesto, che oggi viene riconosciuto, dell’adozione della piccola Lina. Scelta ovviamente pericolosissima e pesantissima visto il clima e la situazione contingenti in cui si inserisce  anche per le grandissime  difficoltà legate alla condizione di guerra, di isolamento e di oppressione già presenti che rendevano problematico anche sfamare la propria primogenita Federica.
Lasciatemi dire che la testimonianza riportata nel libro ben rappresenta il terrore, la fame e le atrocità della guerra e del nazismo.
 Le difficoltà della fuga da Rodi, del rientro in Italia e finalmente il ricongiungimento. Ma sopratutto testimonia una vita in comune dedicata all’impegno civile e politico, alla lotta a ogni forma di ingiustizia, anche a rischio della propria libertà personale, come accaduto in più occasion, sia a Girolamo che a Bianca. 
Sono sicuro che il Prof. Accardo saprà ben definire questi aspetti, a me non resta che ricordare che tra i tanti impegni pubblici Girolamo Sotgiu è stato consigliere Regionale per quattro legislature, dal 1949 al 1968, ricoprendo tra l’altro il ruolo di vice – presidente e di questore di questo Consiglio, prima di diventare senatore. Anche per questo abbiamo il piacere di celebrare in questa sede questo importante momento. 

« Chi salva una vita, salva il mondo intero »
(Talmud)

Gianfranco Ganau

Presidente del Consiglio regionale della Sardegna

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