“La narrazione del Covid” sarà il tema della terza edizione del Premio Gianni Massa. Lo ha annunciato la Presidente del Corecom Sardegna Susi Ronchi chiudendo questa mattina a Cagliari, nel Transatlantico del Palazzo del Consiglio regionale, la cerimonia della seconda edizione del Premio dedicato quest’anno al cyber bullismo.
Ha aperto i lavori il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais che ha ricordato la figura di Gianni Massa “esponente indimenticabile del giornalismo sardo, emblema dell’informazione in Sardegna, esempio di professionalità e di correttezza. Un galantuomo che ha sempre unito la ricerca della verità e l’obiettività con l’esigenza di dar voce ai più deboli”.
Il Presidente Pais ha affermato che è necessaria l’approvazione, nel più breve tempo possibile, di una legge in materia di bullismo e Cyberbullismo e che solleciterà la commissione competente perché valuti l’inserimento all’ordine del giorno di una proposta di legge organica in materia.
Il Presidente Pais ha ringraziato il Corecom Sardegna per la sensibilità dimostrata nel scegliere il tema di quest’anno: “Un argomento di grande attualità. Il Covid ha rivoluzionato la vita di tutti ma ha condizionato soprattutto quella dei più giovani che spesso non sono abbastanza informati sui pericoli della rete”.
Da una recente indagine sei adolescenti su dieci dichiarano di non sentirsi al sicuro online. E tra i rischi maggiori della rete i ragazzi mettono al primo posto il cyber bullismo.
Per questo – ha spiegato la Presidente del Corecom Sardegna Susi Ronchi – abbiamo voluto, nonostante il periodo difficilissimo, bandire la seconda edizione del Premio e i risultati hanno dato ragione: “Il Premio ha ottenuto una partecipazione straordinaria, e per il Corecom è la conferma di aver intrapreso la strada giusta : abbiamo promosso l’edizione 2020 con convinzione e anche con coraggio, in quanto il bando è stato pubblicato nel bel mezzo dell’anno nero dell’emergenza sanitaria, ma la determinazione è stata ripagata perché i settori coinvolti, giornalismo, scuola, università hanno risposto in maniera entusiastica proponendo analisi, approfondimenti e rappresentazioni di fenomeni odiosi , come il bullismo e il cyberbullismo, sempre più diffusi con l’utilizzo massiccio della Rete. E’ stata la risposta che aspettavamo”.
Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato, tra gli altri, i Rettori delle Università di Cagliari Francesco Mola e di Sassari Gavino Mariotti, il Presidente dell’Ordine dei giornalisti Sardegna Francesco Birocchi, il vice Presidente dell’Associazione Stampa Sarda Luca Gentile, Grazia Maria De Matteis già Garante per l’infanzia e l’adolescenza; Dandy Massa, figlio del giornalista scomparso che ha ricordato la figura del padre, la sua rettitudine, l’attaccamento alla professione e il significato tra “essere giornalista e fare il giornalista”.
Per la sezione “giornalismo” hanno vinto: Valentina Orgiu, Eleonora Bullegas e Maurizio Melis di Telecostasmeralda per la categoria “Radiotelevisiva”; Luciano Piras della Nuova Sardegna e Erika Pirina del Corriere sardo (ex aequo) per la sezione “Carta stampata e web”; Elisabetta Messina dell’Unione Sarda per la sezione “Giornalismo per immagini”.
Hanno vinto la sezione “Scuola”: la 5 C servizi socio sanitari dell’istituto tecnico S. Ruju di Sassari con il cortometraggio “Metamorfosi”, la 1 D dell’Istituto Primo Levi di Quartu Sant’Elena con il video “So vivere nella rete” e la 2 A Scienze umane dell’Istituto magistrale Baudi di Vesme di Iglesias con il video “Oltre le barriere”.
Le videointerviste della classe 1 A dell’istituto tecnico Mattei di Decimomannu e del liceo Scientifico Michelangelo della classe 1C di Cagliari hanno ricevuto una menzione speciale.
Per la sezione “Università” sono state scelte dalla giuria le tesi di Marco Marras dell’Università di Cagliari su “#educhiamociaprevenire: la media education nella prevenzione del bullismo e del Cyberbullismo”, di Sara Concas dell’Università di Cagliari “Deepfake detection using quality measures”, di Giulia Mura (Università di Sassari) “Cyberbullismo: analisi adolescenziale del pericolo e delle conseguenze delle nuove tecnologie, di Debora Moretti (Università di Sassari) su “Stereotipi e genere: barriere sociali e possibili soluzioni di supporto per persone transgender e gender nonconforming.
Il Premio è stato patrocinato dal Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, dalle Università di Cagliari e Sassari, dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna, dall’Associazione della stampa sarda, dalla Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, dal Miur – Direzione scolastica regionale.
La giuria, presieduta dalla Presidente del Corecom Sardegna Susi Ronchi, quest’anno era composta da Ignazio Putzu, pro rettore alla didattica dell’Università di Cagliari, Luigi Nonne, docente all’università di Sassari, Francesco Birocchi, Presidente regionale dell’Ordine dei giornalisti e Grazia Maria De Matteis già Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza.
Il Premio è stato istituito dal Corecom nell’ambito delle iniziative realizzate a tutela e garanzia dell’utenza e volte a favorire l’educazione ai media, nonché l’uso responsabile dei mezzi di comunicazione, la conoscenza, la capacità di analisi e di interpretazione critica dei linguaggi, dei contenuti e dei messaggi trasmessi.