Sopralluoghi nelle carceri sarde, nelle colonie penali e nelle Rems. Lo ha confermato la presidente della commissione Cultura e Lavoro, Camilla Soru (Pd), durante la seduta di ieri sera in cui è stata sentita in audizione la Garante regionale per le persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Irene Testa, che ha illustrato l’attività svolta nel 2023. Tra le maggiori criticità riscontrate: il sovraffollamento, strutture fatiscenti e non consone alla gestione di detenuti affetti da patologie, soprattutto quelle psichiatriche, pochi posti disponibili nelle Rems (residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza che accolgono le persone affette da disturbi mentali, autrici di reati), colonie penali agricole semi vuote e la mancanza di una organizzazione della sanità penitenziaria. E proprio collegandosi a quest’ultimo punto la presidente, d’accordo con la Commissione, ha auspicato una più stretta collaborazione con la commissione Salute.
“Credo – ha affermato Soru – che analizzare lo stato delle carceri ci aiuterà anche a capire in cosa possiamo e dobbiamo migliorare all’esterno, non solo all’interno delle strutture. Le carceri – ha proseguito – sono piene di detenuti che sarebbero dovuti essere gestiti dal servizio sociale e che non sarebbero mai dovuti entrare nel sistema carcerario, come le persone con dipendenze o con problemi psichiatrici. Vogliamo dare dignità alle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e promuovere ogni iniziativa utile per la riabilitazione dei detenuti affinché, una volta scontata la pena, possano reinserirsi nella società”. Per la Garante Testa sarebbe sicuramente importante valorizzare le colonie penali agricole, che ha definito “fiore all’occhiello della Sardegna” ed esempio “di rieducazione del condannato”, in cui i detenuti svolgono un lavoro, hanno un piccolo stipendio, che possono poi utilizzare per reinserirsi nel mondo del lavoro una volta scontata la pena. E’ importante, ha detto Testa, dare anche alle donne la possibilità di accedere alle colonie, visto che oggi non è possibile. La Commissione ha evidenziato l’importanza del lavoro svolto dalla Garante e la volontà di collaborare e di confrontarsi sui problemi e sulle possibili soluzioni.
“L’audizione della Garante Irene Testa ha fornito un quadro chiaro e dettagliato delle attuali condizioni delle carceri nella nostra regione. Apprezziamo profondamente – ha affermato la vice presidente Maria Francesca Masala (FdI) l’attenzione dedicata ai detenuti più vulnerabili, come quelli con problemi di salute mentale, i giovani adulti e le donne. Le proposte avanzate per migliorare l’assistenza sanitaria, i programmi di formazione e di lavoro per il recupero e la reintegrazione sociale sono state particolarmente apprezzate. Questo incontro ha rafforzato la nostra determinazione – ha concluso – a monitorare da vicino la situazione e a implementare soluzioni concrete e sostenibili per un sistema penitenziario più equo e umano”. Durante la seduta sono intervenuti i consiglieri Salvatore Corrias (Pd), Gianni Chessa (Misto) e Valdo di Nolfo (Uniti per Alessandra Todde).