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Attentati in Sardegna, dichiarazione del Presidente del Consiglio regionale della Sardegna

Data: 16/01/2007

 



L’identica fattura degli ordigni ritrovati nelle vicinanze delle abitazioni dei due Sottosegretari sardi obbligano a una lettura più rigorosa dei fatti e ad una risposta ferma delle Istituzioni e delle forze politiche della Sardegna.
Alla sentita e doverosa solidarietà ai due esponenti sardi nel Governo nazionale, ai quali va la nostra stima anche per il lavoro che essi svolgono al servizio della nostra comunità, si accompagna la netta condanna di atti di violenza intimidatoria che devono essere censurati e esecrati da tutti.
L’uso dell’intimidazione, anche a soli fini dimostrativi, è di inaudita gravità: colpisce chi ne è destinatario, colpisce le forze politiche, colpisce il principio fondamentale della democrazia basato sulla libertà. Questi atti ci fanno sentire tutti meno liberi, riducono lo spazio per l’esercizio democratico delle opinioni.
E’ per questo che deve essere isolata l’idea minoritaria e perdente dell’uso dell’intimidazione e della paura.
Gli inquirenti e le forze dell’ordine sono impegnati in una difficile ricer-ca degli autori e degli ispiratori di questi gesti demenziali, che ci auguriamo possa in breve concludersi sapendo di poter contare sul sostegno delle Istituzioni e dei Sardi.
 
    


Giacomo Spissu

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