Approvato il quarto mese di esercizio provvisorio (DL 91/A)
Approvata all’unanimità la mozione n. 20 (Truzzu e più ) “sull’ipotesi di riconoscimento dello status di Città Balneare o Comunità Marina”
Il Consiglio regionale e il Consiglio delle autonomie locali si riuniranno domani, primo aprile, alle 16, per la seduta congiunta sullo stato delle autonomie in Sardegna, ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale n. 1 del 2005
La seduta è stata aperta dal presidente Comandini che ha comunicato all’Aula la pubblicazione sul Buras della sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità dell’articolo 3 della legge regionale n. 5/2024 “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio e dei beni paesaggistici e ambientali”. Dopo le formalità di rito, il presidente ha sospeso la seduta per 30 minuti.
Alla ripresa dei lavori, il presidente Comandini ha messo in discussione il primo punto all’ordine del giorno “Ulteriore proroga all’esercizio provvisorio di bilancio della Regione per il 2025 fino al 30 aprile”.
Il relatore di maggioranza Alessandro Solinas (M5S), presidente della Commissione Bilancio, dopo aver ricordato i passaggi che hanno portato all’approvazione della manovra finanziaria in Commissione ha auspicato “il celere ingresso in aula della manovra finanziaria. E’ pronta per essere discussa”.
Per la minoranza, il relatore Fausto Piga (Fdi) ha espresso un giudizio negativo sulla scelta di ricorrere al quarto mese di esercizio provvisorio: “Questo perché la presidente Todde e la sua maggioranza non sono stati in grado di approvare nei tempi previsti il bilancio pluriennale – ha detto Piga – non sono stati in grado di fare una programmazione e di dare una guida e degli obiettivi. Se c’è una cosa in cui siete bravi sono le chiacchiere. Oggi 31 marzo è una data storica, ma non c’è niente da festeggiare. E’ una giornata storica perché non accadeva dal 2013 che la Regione Sardegna approvasse il bilancio nel mese di aprile. Questo rende l’idea del momento eccezionale che stiamo vivendo. Non era mai accaduto che nel primo anno di legislatura si perdesse così tanto tempo. Tutto quello che non si doveva fare siete riuscite a farlo con un’azione confusa e inconcludente».
Piga ha poi parlato di ritardo “devastante, ingiustificato e doloso”. Per Piga la Giunta non ha fatto nulla per evitarlo: «Noi lo avevamo previsto e per questo vi avevamo suggerito di fare un finanziaria tecnica – ha concluso Piga – non ci avete ascoltato. Lo si era fatto durante il Covid quando l’allora minoranza di centrosinistra aveva mostrato garbo. Noi eravamo pronti a restituirvi il favore, voi avete voluto fare una finanziaria politica, di ordinaria amministrazione, che non affronta i problemi della Sardegna. Ora ci chiedete di fare in fretta ma questo non è possibile. la nostra opposizione vuole essere costruttiva ma non sarà mai remissiva. Questa legislatura è finita prima di iniziare. Non mi stupirei se la presidente Todde decidesse di dimettersi».
Critico anche Alessandro Sorgia (Misto). «Ci ritroviamo ancora una volta a discutere un ulteriore proroga dell’esercizio provvisorio. Manca ancora la manovra finanziaria, siamo ostaggio dell’incapacità politica della Giunta Todde e della sua maggioranza. Avevate promesso un cambio di passo ma finora non se n’è accorto nessuno. Come si può pensare di affrontare le emergenze senza una programmazione economica definita? Avete voluto anteporre l’approvazione di un’inutile riforma sanitaria con il solo scopo di accaparravi altre poltrone».
Sulla stessa linea Franco Mula che, in premessa, ha espresso solidarietà alla presidente Todde per il murale “equivoco” apparso a Orgosolo e alla deputata Barbara Polo bersaglio di scritte ingiuriose ad Ozieri: «I messaggi ai rappresentanti delle istituzioni vanno mandati alla luce del sole, bisogna avere il coraggio di farsi vedere lasciando da parte i muretti a secco». Mula è poi entrato nel merito della discussione: «Il post su facebook fatto dal capogruppo del Pd Roberto Deriu mi ha appassionato – ha detto Mula – state facendo lo stesso gioco che si faceva nella scorsa legislatura. La mancata approvazione della manovra nei termini non è nostra responsabilità ma dipende dal vostro modo di lavorare. Quando nella passata legislatura venne portata in Aula la richiesta del secondo mese di esercizio provvisorio ci fu un attacco molto forte da parte delle minoranza di centrosinistra. Oggi si arriva al quarto mese e si prepara una manovra senza contenuti». Secondo Mula la paralisi istituzionale ha una spiegazione: «State andando in giro a parlare di una riforma della sanità che non esiste – ha sottolineato Mula – è la dimostrazione che siete già in campagna elettorale». Sulla manovra finanziaria ha poi concluso: «Bisogna che ci sediamo a discuterla altrimenti è difficile che la si approvi entro aprile».
Per Alice Aroni (Misto): «Era prevedibile che si arrivasse al quarto mese di esercizio provvisorio vista la scelta della Giunta di discutere prima una riforma finanziaria inutile che sarà presto impugnata dal Governo – ha detto Aroni – avevate dette che quella riforma era urgente ma non l’avete ancora attuata, a partire dalla sostituzione dei direttori generali delle Asl». Aroni ha poi auspicato che i lavori per la prossima manovra finanziaria si svolgano in tempi celeri e in modo democratico: «Oggi abbiamo la prova dell’incapacità della Giunta e del suo dilettantismo».
Anche per Giuseppe Talanas (Forza Italia) il ricorso al quarto mese di esercizio provvisorio è la prova lampante che qualcosa non funziona: «E’ evidente che qualcosa vi è sfuggito di mano – ha detto Talanas – non sono così certo che basterà un mese per approvare la manovra. Certo è che dopo 12 anni si approva la manovra con 4 mesi di ritardo». Per il rappresentante della minoranza sulla manovra occorrerà lavorare con attenzione: «E’ un provvedimento che decide le sorti della Sardegna. Ci sono molte segnalazioni e richieste di modifica, noi vorremmo emendarlo. Il rischio però è che si vada per le lunghe. Si parla di emendamenti della Giunta che stravolgono il testo originario. Questo non è corretto. Se davvero è così si deve tornare in Commissione sentendo le parti sociali. La manovra merita attenzione e il contributo di tutti. Ognuno di noi deve cercare di tempo per dare il massimo prendendosi tutto il tempo per analizzare il testo e gli emendamenti».
Giudizio negativo anche da parte di Piero Maieli (Psd’Az) che ha letto un passaggio dell’intervento tenuto in Aula nella scorsa legislatura da parte dell’on. Desirè Manca contro la decisione dell’allora Giunta Solinas di ricorrere al secondo mese di esercizio provvisorio: «Questo vuole dire che allora non era tutto così sbagliato – ha detto Maieli – voi avete cercato di stigmatizzare l’azione della precedente maggioranza ignorando anche le cose buoneۚ».
Paolo Truzzu (FdI) ha invitato la maggioranza a riflettere sull’opportunità di un coinvolgimento della minoranza nella discussione della manovra finanziaria: « Ho apprezzato gli appelli di questi giorni da parte della maggioranza. L’appello al senso di responsabilità però richiede un reciproco riconoscimento, occorre instaurare un rapporto di reciproca fiducia tra le parti. La minoranza in questi mesi si è dimostrata particolarmente responsabile. A Gennaio vi abbiamo suggerito di fare una finanziaria tecnica. Ci avete detto di no. Oggi chiedete il quarto mese di esercizio provvisorio perché avete ritenuto opportuno portare prima in Aula la riforma sanitaria. Avete sbagliato, dovete avere l’umiltà di riconoscere i vostri errori. Noi consiglieri dobbiamo capire se siamo quelli che devono fare la finanziaria o se dobbiamo solo subirla. Se c’è la volontà di ragionare con la minoranza su alcuni temi che vi abbiamo suggerito noi siamo disponibili a discuterne. Dipende da voi».
Per Antonello Peru (Sardegna Venti/20) la cosa che stupisce maggiormente è il fatto che si è consapevoli di quello che sta avvenendo «Non solo non ascoltate la minoranza ma non ascoltate nemmeno i sindacati, i sindaci e gli altri portatori di interesse. Non ve ne frega niente. Quattro mesi di esercizio provvisorio dimostrano la vostra miopia politica. Questo ritardo provocherà un danno importante. La finanziaria serve a programmare e a dare un indirizzo politico. Senza un provvedimento approvato nei tempi giusti non può esserci programmazione, la macchina amministrativa sarà rallentata i fondi europei saranno compromessi. Se non ne siete consapevoli sarebbe davvero grave. Vogliamo però capire il perché. Siamo preoccupati per il vostro lassismo e menefreghismo. Abbiate un sussulto di dignità».(Psp)
Il presidente Comandini ha dato la parola all’assessore regionale della Programmazione e Bilancio, Giuseppe Meloni, il quale ha ringraziato tutti i colleghi per aver permesso di approvare il DL 91/A entro i termini. L’assessore, rispondendo agli interventi dei colleghi, ha affermato di “non essere né imbarazzati né rassegnati”, anche se non certo felici per il ritardo che ha portato all’approvazione del quarto mese di esercizio provvisorio. Meloni ha ripercorso i temi importanti che hanno visto la Giunta e il Consiglio impegnati dall’estate scorsa ad oggi: aree idonee, variazione di bilancio, l’impostazione della prima manovra finanziaria della legislatura, a cui poi si è aggiunto il Disegno di legge sulla sanità, che ha rappresentato sicuramente una scelta politica. L’assessore ha invitato tutti i colleghi a continuare il dialogo per raggiungere un accordo su alcuni dei grandi temi e arrivare all’approvazione rapida della Manovra. “Credo che ci siano tutte le condizioni”, ha detto.
Il presidente ha quindi chiuso la discussione generale. L’Aula ha quindi approvato il DL 91/A con 27 voti a favore e 20 contrari.
L’Aula ha poi approvato all’unanimità la mozione n. 20 (Truzzu e più) “sull’ipotesi di riconoscimento dello status di Città Balneare o Comunità Marina” con 44 voti favorevoli. Rinviato l’esame delle mozioni n. 32, n. 33 e n. 42.
Il presidente Comandini ha chiuso la seduta. Il Consiglio regionale e il Consiglio delle autonomie locali si riuniranno domani, primo aprile alle 16, per la seduta congiunta, ai sensi dell’articolo 10 della legge regionale n. 1 del 2005, sullo stato delle autonomie in Sardegna. (eln)