Legge di stabilità, mercoledì alle 16 si riunisce la Commissione “Bilancio”.

 

La Terza Commissione “Bilancio”, presieduta da Alessandro Solinas (M5S), si riunirà mercoledì pomeriggio alle 16 per esprimere il proprio parere al Disegno di legge n.85 (Legge di stabilità) al fine dell’accertamento della presenza di norme intruse come stabilito dall’art.34 bis del Regolamento consiliare. Una volta concluso l’esame preliminare (con lo stralcio delle eventuali norme estranee), il testo sarà trasmesso alla Commissione per l’avvio ufficiale della sessione di bilancio.
Domani mattina alle 11 si riunirà invece la Commissione “Autonomia” guidata da Salvatore Corrias (Pd). Due gli argomenti all’ordine del giorno: l’elezione diretta dei presidenti delle province e dei consigli provinciali e la proposta di legge per l’istituzione del comparto unico di contrattazione collettiva Regione-Enti Locali.

Sempre domani, alle 15.30, si riuniranno in seduta congiunta la Seconda e la Sesta Commissione. I due parlamentini presieduti Camilla Soru e Carla Fundoni sentiranno in audizione l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi e una delegazione del Comitato degli operatori socio sanitari sulle problematiche relative all’utilizzo della graduatoria per la stabilizzazione del personale precario della Asl di Cagliari

 

 

 

8 marzo 2025. Il Consiglio regionale celebra le donne di “straordinaria normalità”

08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna
08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna 08_03_25 Festa della donna

Il Consiglio regionale ha celebrato questa mattina, nell’aula consiliare,  la giornata internazionale della donna.  Il tema di “Un Consiglio per l’8 marzo….”, l’iniziativa organizzata dal 2021 ogni anno nel palazzo di Via Roma,  è stato “Donne di straordinaria normalità”. Ha aperto i lavori il Presidente Piero Comandini che ha detto che per il 2025 la scelta è stata quella di raccontare storie di donne straordinarie che, nel loro settore, ogni giorno, danno il loro contributo per la crescita della società.

In aula una rappresentanza delle donne della Brigata Sassari. “La Brigata Sassari – ha detto il Presidente Comandini –  è una delle prime unità dell’esercito italiano ad avere introdotto, nel 2000, il personale femminile. Oggi le donne che indossano le ambite mostrine bianco-rosse sono 250 su un totale di 3500 militari e sono presenti in tutte categorie: ufficiali, sottufficiali, graduati e volontari. Operano, con le medesime prospettive di carriera e con gli stessi incarichi dei colleghi uomini. Perché nella Brigata Sassari – ha affermato   il Presidente – conta la professionalità, indipendentemente dal genere”.  Il  Presidente ha rivolto anche un pensiero commosso a tutte le donne detenute,  alle persone  più fragili a coloro che soffrono e che sono ai margini della società.

Ha partecipato alla celebrazione dell’8 marzo anche una delegazione di Medici senza frontiere, l’organizzazione internazionale che interviene in tutte le emergenze umanitarie e si occupa di gestione di ospedali, cliniche e centri nutrizionali, chirurgia di guerra, lotta alle epidemie e supporto psicologico per le vittime di traumi e guerre. E’ intervenuta Giulia Cadeddu, ostetrica e operatrice umanitaria che ha raccontato la sua esperienza.

Nel racconto delle donne del Corpo forestale della Sardegna tutto l’impegno di chi combatte ogni giorno per far rispettare l’ambiente e per preservare l’enorme patrimonio naturale della Sardegna. La commissaria superiore Stefania Murranca, nel suo intervento,  ha sottolineato la storicità della presenza delle donne nel Corpo forestale dell’isola.

Le consigliere regionali Paola Casula, Maria Laura Orrù, Camilla Soru e le assessore Rosanna Laconi e Maria Elena Motzo hanno hanno portato il saluto delle istituzioni.

Il Presidente Comandini ha poi salutato i centenari presenti in aula che hanno partecipato al progetto fotografico “Centenari di Sardegna” ideato da Pierino Vargiu Un mazzetto di mimose per Gina Malduca, 101 anni, Esolina Matta, 100 anni, Biagina Spano 100 anni, Marisa Moroni 92 e Rita Calledda di 93. Hanno partecipato anche Nino Ciccu di 102 e Mario Olivari di 100.

Per lo sport,  tributo a Marta Maggetti, cagliaritana, campionessa olimpica alle Olimpiadi di Parigi, nel windsurf;   alla pallavolista Alessia Orro, medaglia d’oro  alle olimpiadi di Parigi, alla pluripremiata Dalia Kaddari.

A raccontare la sua esperienza di atleta e di studentessa la sedicenne Laura Frattaroli appena rientrata da Metz, dove nel meeting di atletica leggera Italia – Francia – Portogallo ha dominato i 400 indoor under 18.   Claudia Pinna, mezzofondista del Cus Cagliari, ha parlato dei grandi sacrifici che le atlete devono sostenere per avere risultati importanti.

Per le scuole hanno partecipato, portando un contributo di musica e recitazione,  le scuole dell’Istituto comprensivo Tuveri Colombo di Cagliari, la scuola media Ugo Foscolo di Cagliari e l’istituto comprensivo Satta Spano De Amicis.di Cagliari.

La sindaca di Domusnovas Isangela Mascia ha presentato il progetto “Sa Mariga de S’Aggiuru”, un’iniziativa di solidarietà nata nel suo comune ma che da quest’anno si allargherà all’intera Sardegna.

L’evento si è chiuso con l’esibizione della  violinista Anna Tifu e con  l’intervento della Presidente della Regione Alessandra Todde.   “Dobbiamo raccontare alle nostre bambine e alle nostre ragazze – ha detto la Presidente – che siamo poco interessate a Cenerentola. E’ molto più interessante  capire come liberarci dalla trappola delle favole interiori e diventare noi eroine delle nostre storie. Biancaneve la lasciamo nel bosco e noi ci occupiamo di studiare tutte le donne protagoniste della nostra storia”.

Giornata internazionale della donna. Cerimonia in Consiglio regionale

Il Consiglio regionale celebrerà oggi, 8 marzo alle 11, la giornata internazionale della Donna con una cerimonia nell’aula consiliare dal titolo “Un Consiglio per l’8 marzo… Donne di straordinaria normalità”.

Aprirà i lavori il Presidente del Consiglio Piero Comandini. Sono previsti gli interventi della Presidente della Regione Alessandra Todde, delle consigliere regionali, delle assessore, della sindaca di Domusnovas.

In aula una rappresentanza delle donne della “Brigata Sassari”, una delegazione dell’associazione” Medici Senza Frontiere”, del Corpo forestale, le donne centenarie, alcune atlete sarde, tre scuole e la violinista Anna Tifu.

 

Vai al programma

Segui la diretta

Approvato a tarda notte il DL 40/A sulla sanità

Il Consiglio regionale ha approvato a tarda notte il DL 40/A “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n.24”.  Il provvedimento ha avuto il via libera  con 33 voti a favore e 16 contrari. La seduta è stata chiusa e il Consiglio è stato convocato a domicilio.

Nota stampa della seduta n. 53

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 53 Pomeridiana 

giovedì 6 marzo 2025

Approvato il Dl. 40 (Giunta)

In apertura di seduta pomeridiana il presidente Comandini ha aperto la discussione sull’articolo 8 e relativi emendamenti.  

Per l’on. Aroni (Udc) prima a intervenire “il dl 40 non si caratterizza certo per innovazione”. Per l’on. Cristina Usai (FdI) “il testo va riportato in commissione” mentre sempre da FdI il consigliere Fausto Piga ha detto: “Gli emendamenti della Giunta all’articolo 8 servono per far entrare dalla finestra quel che non è entrato dalla porta”.

Per Forza Italia l’on. Piero Maieli “oltre agli eletti ci sono i nominati come lo scienziato Bartolazzi. Ci dite qual è la ratio di questa legge?  Chi è che ne assume la paternità? Voi non parlate, la scienza tace e la presidente pure”. Per Talanas (FI) “tutti ci stanno dicendo che questa legge non servirà a migliorare la sanità. Dite a cosa serve questa legge se lo sapete”. Per la consigliera Francesca Masala (FdI) “questa legge non migliorerà la qualità della vita dei pazienti sardi, soprattutto di quelli non autosufficienti. E non sarà applicabile”.

Dal banco dei Riformatori l’on. Ticca ha detto: “Non sappiamo da dove partire sull’articolo 8, perché 9 emendamenti della Giunta stravolgono la natura di questo articolo saltando ogni tipo di dibattito in commissione destituendola di valore”. Il capogruppo di Forza Italia, Angelo Cocciu, ha detto:“Siamo entrati in aula convinti di una cosa e invece capiamo che questa riforma sanitaria oltre a essere pessima è rappresentata da un assessore che ha un curriculum internazionale ma si dovrà assumere la responsabilità dei risultati di questo provvedimento che mira solo a sostituire i direttori generali regolarmente al lavoro. Vedrete le ripercussioni alla Corte dei conti. Bartolazzi, lei è stato lasciato solo a combattere una riforma che non è nemmeno la sua. Faccia qualcosa”. (C.C.)

Alessandro Sorgia (Misto) ha sottolineato che “l’assessore ormai è rimasto solo” e che in Consiglio si sta assistendo a “una triste pagina della nostra democrazia” con nessun intervento da parte della maggioranza. Il consigliere ha ribadito che il Dl in esame non risolverà i problemi della sanità e che serve soltanto a sostituire i direttori generali in carica. Per Sorgia si tratta di “un regolamento di conti politico”,  “un vero pasticcio”, “un poltronificio”,  che non contribuirà a migliorare la sanità sarda.

Antonello Peru ( capogruppo Sardegna al Centro 20Venti) ha evidenziato che l’articolo 8 è in netta contraddizione con l’articolo 2. Avete centralizzato i dipartimenti e non li avete avvicinati al territorio. Peru ha chiesto: “Perché state scegliendo di lasciare ai sardi una Sardegna peggiore e una sanità peggiore?”  E ha aggiunto che non rispondere alle loro proposte offende i cittadini sardi. Anche il consigliere di minoranza ha affermato che lo scopo di questo disegno di legge non è di migliorare la sanità e che a farne le spese saranno i sardi.

Paolo Truzzu (capogruppo di FdI) ha definito l’articolo 8 “buffo”, evidenziando che la Giunta vuole individuare le caratteristiche dei direttori sociosanitari prima che siano definite dall’accordo della Conferenza Stato-Regioni. “Avete presentato altri otto emendamenti che mirano a istituire il Centro regionale per la prevenzione e promozione della salute, il dipartimento regionale della salute mentale e delle dipendenze, il centro regionale per la salute mentale e dipendenze, il dipartimento regionale di prevenzione e altri”, che, ha spiegato Truzzu, porteranno a nomine e a un costo per i quattro dipartimenti di circa 600mila euro complessivi. Il consigliere ha anche evidenziato che quattro degli otto emendamenti sono di spesa, nonostante la Regione sia in esercizio provvisorio. “Dai documenti in nostro possesso la copertura non c’è”, ha concluso Truzzu.

Corrado Meloni (FdI) si è detto d’accordo con il suo capogruppo e ha paragonato l’assessore Bartolazzi al soldato leggendario di Pompei, rimasto fedele alla sua consegna nonostante l’eruzione del vulcano. Meloni ha esortato l’assessore a fermarsi e ad ascoltare tutti i portatori di interesse.

Il presidente Comandini ha chiuso la discussione generale sull’articolo 8.

L’aula ha approvato gli emendamenti della Giunta 291 e 292 e respinto tutti gli emendamenti agli emendamenti 291 e 292.

L’emendamento 291 è un sostitutivo totale dell’articolo 8. “L’articolo del DL 40/A è sostituito dal seguente: “Art. 8 – Integrazione socio-sanitaria. Modifiche all’articolo 34 della legge regionale n. 24 del 2020. 1. Il comma 2 dell’articolo 34 della legge regionale n. 24 del 2020 è sostituito dai seguenti: 2. Il direttore dei servizi socio-sanitari è nominato dal direttore generale della ASL attingendo obbligatoriamente all’elenco regionale di idonei appositamente costituito, ed aggiornato, previo avviso pubblico e selezione effettuata dalla commissione di cui al comma 1 dell’articolo 13 in conformità alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 171 del 2016, in ossequio al principio di semplificazione dell’azione amministrativa, con apposita deliberazione della Giunta regionale, sulla base della normativa vigente in materia. 2 bis. In attesa dell’adozione dell’Accordo di definizione degli specifici criteri di valutazione dei titoli formativi e professionali scientifici e di carriera, da approvare in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, l’elenco regionale degli idonei alla nomina di direttore dei servizi socio sanitari è costituito ed aggiornato previo avviso pubblico e selezione effettuata dalla Commissione di cui all’articolo 13, comma I in conformità alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 171 del 2016, in ossequio ai principi di efficienza, efficacia e semplificazione dell’attività amministrativa, con apposita deliberazione della Giunta regionale e alla selezione sono ammessi i candidati che hanno esperienza almeno quinquennale, svolta nei dieci anni precedenti, di qualificata attività di dirigenza nei servizi socio-sanitari”.

L’emendamento 292, aggiuntivo, inserisce dopo l’articolo 8, l’articolo 8 bis “”Art. 8 bis – Servizi sanitari e socio-sanitari del territorio. Modifiche all’articolo 37 della legge regionale n. 24 del 2020. 1. All’articolo 37, comma 2, della legge regionale n. 24 del 2020, le lettere dalla a) alla c) sono sostituite dalle seguenti: “a) il dipartimento di prevenzione articolato ai sensi dell’articolo 7-quater del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502, e successive modifiche ed integrazioni, funzionalmente integrato nel dipartimento regionale di prevenzione (DRP); b) il dipartimento della salute mentale e delle dipendenze” articolato ai sensi dell’articolo 3-quinquies del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 e successive modifiche ed integrazioni, funzionalmente integrato nel dipartimento regionale della salute mentale e delle dipendenze (DRSMD); c) il “dipartimento della riabilitazione” articolato ai sensi dell’articolo 3-quinquies del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502 e successive modifiche ed integrazioni, funzionalmente integrato nel dipartimento regionale della riabilitazione e dello sviluppo dell’autonomia (DRRSA) e sviluppato in forma interaziendale, anche per macroaree territoriali”. (Eln)

L’Aula ha respinto tutti gli emendamenti all’emendamento 293 della Giunta, che prevede “disposizioni urgenti in materia organizzativa delle strutture del sistema sanitario”

Il presidente Comandini ha dato poi la parola al capogruppo di FdI, Paolo Truzzu, che ha detto: “Chiediamo la relazione dell’assessorato alla Programmazione perché questa legge non si può approvare senza il parere”. L’assessore alla Programmazione, Giuseppe Meloni, ha replicato: “Gli oneri sono indicati a valere sul bilancio delle aziende sanitarie e non anche su quello della Regione. Si tratta di costi non Lea e dunque non hanno bisogno della copertura del mio assessorato”.

Per il consigliere Piga “è impensabile entrare in casa d’altri e fare quel che si vuole”. Per Tunis (Sardegna 20/20) “qui non c’è l’avanzo e nemmeno la certificazione”. Truzzu ha poi chiesto la sospensione dei lavori, “anche perché siamo in esercizio provvisorio” e la richiesta è stata sposata anche dalla consigliera Aroni. Ticca (Riformatori) alla maggioranza e alla Giunta: “Dite che non stiamo aggiungendo nuovi oneri al bilancio ma è vero che li stiamo inserendo sui bilanci delle aziende sanitarie, di cui stiamo ripianando il debito. E’ davvero il gioco delle tre carte”.

Sulla richiesta di riportare gli emendamenti della Giunta in commissione l’Aula ha votato no e poi il Consiglio è stato sospeso per una riunione di minoranza. 

Alla ripresa, il presidente Comandini, ha posto in votazione l’emendamento della Giunta n. 293 e il capogruppo di FdI, Truzzu, ha preannunciato la non partecipazione dei consiglieri della minoranza al voto. Il consigliere Piga (FdI9 ha reiterato la richiesta di chiarimenti sulla collaborazione dei revisori dei conti nella stesura delle proposte emendative della Giunta che imputano ai bilanci delle Asl le spese per la costituzioni di diversi centri, non considerandoli come spese che debbano trovare copertura nel bilancio regionale.

L’assemblea ha quindi approvato il 293 che introduce l’articolo 8 bis che istituisce il centro regionale per la prevenzione e promozione della salute (CRPPS) con oneri pari a 150mila euro, a cui si fa fronte con risorse derivanti da riduzione di spesa su voci di costo non incidenti sui Lea.

Non approvati gli emendamenti 482 = 642, 483=641e 484 =644.

Annunciata la votazione dell’emendamento 294 (Giunta) i consiglieri Truzzu (FdI), Piga (FdI), Maieli (Fi) hanno espresso perplessità sulle modalità con cui si fa fronte alle spese e hanno dichiarato voto contrario. Il 294 (33 sì e 22 no) è stato approvato e prevede, all’articolo 8 bis, la modifica dell’articolo 37 della legge 24/2020 l’istituzione del dipartimento di prevenzione composto dai dipartimenti di prevenzione delle aziende socio sanitarie e diretto dal direttore del CRPPS.

Non approvati gli emendamenti all’emendamento 295 (Giunta): il 485=649, 486=648, 487=650, 488=646, 489=622, 490=664, 491=665, 492=667, 493=657, 494=647, 595=656, 496=645.

I consiglieri della minoranza hanno preannunciato la non partecipazione alla votazione “per ragioni politiche” e l’Aula, con 32 favorevoli e 1 contrario, ha approvato l’emendamento della Giunta n. 295 che istituisce il centro per la salute mentale e le dipendenze (CRSMD) con oneri pari a 150mila euro, a cui si fa fronte con risorse derivanti da riduzione di spesa su voci di costo non incidenti sui Lea.

Sollecitato dalle pressanti richieste dei consiglieri della minoranza, l’assessore del Bilancio, Giuseppe Meloni (Pd), ha ribadito la legittimità della modalità con la quale si fa fronte alle spese per l’istituzione dei centri regionali («la spesa con necessità di copertura finanziaria e il tipo di spesa non è a carico del bilancio della Regione, quindi non è prevista la relazione tecnico finanziaria e per questo non ho sollecitato parere dei revisori»).

Posti in votazione non sono stati approvati gli emendamenti 497=668, 487=468, 498=466, 499=623.

Approvato quindi l’emendamento 296 (Giunta) che istituisce il dipartimento regionale della salute mentale e delle dipendenze (DRSMD) composto dai dipartimenti di salute mentale e delle dipendenze delle Asl e diretto dal direttore del CRSMD.

Non approvato l’emendamento n. 500 è stato approvato l’emendamento della Giunta n. 297 che stabilisce l’attivazione della funzione di medicina nucleare nel presidio ospedaliero San Francesco di Nuoro.

Non approvati gli emendamenti all’emendamento 298 (Giunta): 501=627, 502=629, 503=621, 504=624, 505=663, 506=658, 659, 660, 661, 662, 669, 671, 507=628, 508=626, 509=625.

Sul 298, il capogruppo FdI, Truzzu, ha dichiarato voto contrario, richiedendo la votazione elettronica e preannunciando il non voto per ragioni politiche dei consiglieri della minoranza. Non voto con toni critici ribadito negli interventi dei consiglieri Piga (FdI), Mula (Fdi), Rubiu (FdI), Talans (Fi).

L’’Aula con 32 favorevoli e 2 contrari ha approvato l’emendamento 298 (Giunta) che istituisce il centro regionale per la riabilitazione e lo sviluppo dell’autonomia (CRRSA) con oneri pari a 150mila euro, a cui si fa fronte con risorse derivanti da riduzione di spesa su voci di costo non incidenti sui Lea.

Non approvati gli emendamenti all’emendamento 299 (Giunta): 510=570, 511=672 (sì 20 contrari 33), 512=674. Approvato l’emendamento della Giunta 299 che istituisce il dipartimento regionale della riabilitazione e sviluppo dell’autonomia.

Non approvati gli emendamenti all’emendamento n. 300 (Giunta):  513=673, 514=675, 515=676, 516=677, 517=678, 679, 681, 684, 683, 682, 680.

Approvato l’emendamento della Giunta n. 300 che “nell’atto aziendale dell’Arnas Brotzu sia prevista l’apposita articolazione dell’ospedale dei bambini”.

La novità introdotta dalla norma è stata salutata con particolare soddisfazione dal consigliere Cozzolino (Oc) che ha polemicamente ricordato la chiusura del polo pediatrico cagliaritano all’epoca della Giunta Cappellacci. Hanno replicato con toni polemici alle dichiarazioni rese dal consigliere della maggioranza i consiglieri Truzzu (FdI), Piga (FdI), Chessa (Fi), Peru (S 20Venti) e Tunis (S 20Venti).

Non approvati gli emendamenti 367 e 368, il presidente ha ricordato la soppressione, in commissione, dell’articolo 9 ed ha annunciato l’esame dell’articolo 10. (A.M)

Aperta discussione 10 del DL 40. Dopo il parere della Commissione e della Giunta sugli emendamenti, il presidente Comandini ha dato la parola alla consigliera Alice Aroni (Misto), che ha evidenziato come l’articolo 10 sia il cuore di questo disegno di legge: commissariare le Asl e rimuovere i direttori generali. La consigliera ha sottolineato che la Regione dovrà pagare un risarcimento che arriverà a 5 milioni di euro e ha detto di aver saputo che alcuni assessori stanno sollevando i massimali per colpa grave delle assicurazioni che hanno sottoscritto. “Signori colleghi, come potete anche pensare di votare una norma che è in palese contrasto con la Costituzione della Repubblica italiana?” “Oppure lo fate perché neppure questo principio costituzionale si applica alla Presidente Todde?” Aroni ha spiegato quali siano le ipotesi di commissariamento delle aziende sanitarie previste dal Decreto legislativo 502 del 92: assenza dall’ufficio e impedimento a svolgere le proprie funzioni per un periodo superiore a 180 giorni, superamento dei settantesimo anno di età, presenza di gravi motivi, situazione di grave disavanzo nella gestione o violazione di legge. Ma secondo la consigliera l’articolo 10 ne aggiunge una nuova: “la nomina dei commissari per antipatia dei direttori generali”, che non si applica, ha detto, al direttore di Ares. Fortemente critica sul fatto che “i commissari devono fare il Piano sociosanitario al posto di questo Consiglio” e ha aggiunto  che “il piano deve essere frutto di decisioni etiche, non può essere lasciato in mano a burocrati, per quanto eccellenti siano”.
La presidenza è stata assunta dal vice presidente Giuseppe Frau, che ha dato la parola al consigliere Alessandro Sorgia, (Misto), che ha sottolineato come il testo tratti esclusivamente dei commissariamenti “che per l’assessore e per la presidente – ha detto –  sono  una ossessione”. Secondo Sorgia la presidente Todde ha un rapporto complicato con la Costituzione e utilizza un peso diverso se si tratta della sua situazione o se si tratta delle poltrone delle Asl, pur sapendo che lo spoils system in sanità è anticostituzionale. Secondo Sorgia l’unica azienda che in base a questa norma dovrebbe essere commissariata è Ares e invece vengono assegnate nuove competenze. Con l’articolo 10, secondo il consigliere si sta commissariando anche il Consiglio regionale e ha esortato l’assessore a riportare il testo in commissione. Questo articolato, ha spiegato, porterà a contenziosi e sarà dannoso per il servizio sanitario regionale.  

Per Umberto Ticca (capogruppo dei Riformatori) con l’articolo 10 finalmente si arriva al cuore di questa legge ossia sostituire i direttori generali, ma non attraverso le procedure corrette. Si vuole applicare, ha spiegato, lo spoils system che non può essere fatto in sanità. E ha esortato l’assessore a porre attenzione a quello che firmerà all’indomani da questa legge perché ne dovrà rendere conto.

Per Antonello Peru (capogruppo Sardegna al centro 20Venti) l’articolo 10 e la sostituzione dei direttori generali delle aziende sanitarie è l’unico obiettivo politico di questa norma, “il capolavoro dell’assurdo e il cuore nero di questo scempio”. Per Peru “l’unica regola è accaparrarsi le poltrone il più velocemente possibile”. Il Dl 40 secondo il consigliere non migliora in alcun modo la sanità dell’Isola, nato nei corridoi della politica,  non risponde alle esigenze dei cittadini. “I sardi meritano l’applicazione della riforma già esistente”, ha detto.

Anche per Stefano Schirru (Misto) questo articolo rappresenta la vera motivazione della presidente Todde: il commissariamento. E ha evidenziato come sicuramente l’assessore non abbia interesse a commissariare le Asl. Schirru ha anche sottolineato che nella norma c’è scritto che i commissari possono non far parte dell’elenco nazionale.  “Non mi sembra corretto”, ha detto.

Paolo Truzzu (capogruppo FdI) ha sottolineato che l’articolo 10 è quello che riguarda i commissariamenti. Per il consigliere non c’era bisogno di perdere tanto tempo in commissione e in aula, sarebbe bastata una leggina di un solo articolo che commissariava le aziende sanitarie. Anche per Truzzu non è l’assessore ad avere interesse a sostituire i direttori generali e si è detto sicuro che ai direttori generali rimossi spetterà un risarcimento o la reintegrazione nel proprio incarico.

Stefano Tunis (Sardegna al Centro 20Venti) in quello che ha definito un “naufragio programmato e doloso delle politiche della sanità targata 5 stelle” c’è la complicità di tutta la maggioranza “che lo ha consentito”. Secondo il consigliere si creerà una situazione di stallo nelle Asl che durerà molte settimane. “Sarà un disastro che durerà a lungo”.  E ha aggiunto che la minoranza e tutti gli operatori hanno cercato di avvisare la maggioranza. “Dov’è la presidente Todde?”, ha chiesto rimarcando l’assenza in aula della presidente.

Per Maria Francesca Masala (FdI) l’articolo 10 è il “cuore di questa cosiddetta riforma”:  rimuovere i direttori generali Asl. “Il nostro sistema sanitario ha problemi seri: mancano medici, infermieri, servizi essenziali nei territori più deboli e voi, invece di affrontare queste criticità con soluzioni concrete vi preoccupate di sostituire i vertici delle aziende sanitarie con persone di vostra fiducia”. Per Masala la maggioranza “sta crocifiggendo la sanità pubblica, lavandosene le mani, voltandosi dall’altra parte, mentre chi ha bisogno di cure, chi chiede servizi adeguati, chi lotta per il giusto viene umiliato, deriso e abbandonato”.

L’Aula ha approvato l’emendamento 301 della Giunta e l’emendamento 616 all’emendamento 301, che ne sostituisce il comma 4.

L’emendamento 301 recita “Art.10- Adeguamento organizzativo-funzionale e commissariamento delle aziende sanitarie. 1. Per la realizzazione del processo di efficientamento e di riordino complessivo degli assetti istituzionali ed organizzativi del servizio sanitario regionale previsto dalla presente legge, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di sanità, entro quarantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, commissaria in via straordinaria le otto aziende socio-sanitarie locali, l’Azienda ospedaliera ARNAS “G. Brotzu”, l’AREUS e le due aziende ospedaliero-universitarie. Limitatamente alle aziende ospedaliero-universitarie, i commissari straordinari sono nominati d’intesa con i rettori delle università competenti. Alla data di insediamento del commissario di ciascuna azienda, il direttore generale in carica decade e cessa immediatamente dalle proprie funzioni. 2. I commissari straordinari di cui al comma 1, entro novanta giorni dal loro insediamento: a) predispongono un piano di riorganizzazione e riqualificazione dei servizi sanitari e amministrativi secondo le previsioni della presente legge, con particolare riferimento alle azioni necessarie al fine di dare attuazione alle previsioni di cui all’articolo 20 comma 3 ter della legge regionale n. 24 del 2020, sulla base degli indirizzi dell’assessorato regionale competente in materia di sanità, ai fini dell’attuazione dell’articolo 32, comma 5, lettera g-bis) della legge regionale n. 24 del 2020, predispongono, previa analisi territoriale della domanda di servizi sociosanitari, dell’evoluzione del contesto sociale, sanitario e demografico, delle risorse umane, strumentali e finanziarie nonché del livello di erogazione dei LEA, un documento contenente una proposta di missione assistenziale per ciascuna struttura ospedaliero-sanitaria di riferimento secondo le modalità, gli indirizzi e i criteri individuati dall’assessorato regionale competente in materia di sanità. 3. La Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di sanità, entro sessanta giorni dagli adempimenti di cui al comma 2, approva le linee guida per l’adozione degli atti aziendali delle aziende del Servizio sanitario regionale. 4. I commissari straordinari, il cui incarico scade dopo sei mesi, prorogabile una sola volta, oltre le funzioni straordinarie previste dal presente articolo, svolgono le funzioni attribuite ai direttori generali e il loro trattamento economico è quello previsto per i direttori generali medesimi ai sensi della normativa vigente come stabilito dalla Giunta regionale. 5. Ai Commissari straordinari è conferita altresì la potestà di pone in straordinarie ed emergenziali al fine di garantire i livelli essenziali di assistenza (LEA), secondo le indicazioni dell’Assessorato competente in materia di sanità ed in piena sinergia tra le aziende del SSR”.

Il testo è stato emendato dall’emendamento 616 (Ciusa e più): “All’emendamento n. 301 all’articolo 10, il comma 4 è sostituito dal seguente: “4. I Commissari straordinari, il cui incarico scade dopo sei mesi, prorogabile una sola volta, sono scelti tra i soggetti inseriti nell’elenco nazionale dei direttori generali ai sensi dell’articolo 2, comma 2, del decreto Legislativo n. 171 del 2016. I commissari, oltre le funzioni straordinarie previste dal presente articolo, svolgono le funzioni attribuite ai direttori generali e il loro trattamento economico è quello previsto per i direttori generali medesimi ai sensi della normativa vigente come stabilito dalla Giunta regionale. 1 commissari straordinari, entro 45 giorni dal loro insediamento, nominano i direttori sanitari e i direttori amministrativi, nonché, laddove previsti, i direttori dei servizi socio-sanitari”. (Eln)

Aperta la discussione sull’articolo 11 (Disposizioni in materia di personale), il consigliere Piga (FdI) ha ricordato la delicatezza del tema del personale in sanità e ha illustrato, auspicandone l’approvazione, dell’emendamento 700 finalizzato alla stabilizzazione dei cosiddetti “angeli del Covid” attraverso al creazione di una lista regionale ad esaurimento. Il capogruppo del Pd, Deriu, ha invitato a trasformare la proposta in una raccomandazione alla Giunta.

La consigliera Aroni (Misto-Udc) ha lamentato che l’articolo introduce complicazioni burocratiche ed ha denunciato un rafforzamento del personale in servizio nell’assessorato della Sanità “saltando” l’assessorato del Personale. Concetto ripreso dal consigliere Schirru (As) che ha affermato che sarebbero 15 le unità in più destinate all’assessorato della Sanità. L’esponente della minoranza ha quindi illustrato un emendamento a sua firma che punta all’istituzione del dipartimento delle prestazioni sanitarie.

Posti in votazione non sono stati approvati gli emendamenti 113=163=218=219= 270, 525=686, 526=685. Non approvati con scrutinio elettronico gli emendamenti 700 e 701. Non approvato il 615. Disco verde all’emendamento della Giunta n. 302 che prevede un raccordo tra il contenuto dell’articolo e il PIAO. Decaduti il resto degli emendamenti (dal 114 al 385) non è stato approvato l’emendamento 118 (18 sì, 31 no).  Il consigliere Piras (Fi) ha sollecitato l’approvazione del 222 ma l’Aula lo ha respinto con 31 no (16 sì), insieme con il 224.

Sempre il consigliere Piras (Fi) ha ritirato il 226, in materia di gestione scolastica delle patologie croniche pediatriche, dopo che la presidente della commissione Sanità, Carla Fundoni (Pd) ha fornito rassicurazioni sulla predisposizione di una proposta di legge sulla materia.

Non approvati gli emendamenti 387, 388, 389 (18 sì e 32 no), si è aperta la discussione sull’articolo 12 (Disposizioni transitorie) e il capogruppo del Pd, Roberto Deriu, si è rivolto alla minoranza perché “ vista l’approvazione dei punti principale del provvedimento potesse adottare una condotta differente rispetto a quella tenuta fino a quel momento”.

La consigliera Aroni (Misto-Udc) ha detto di accogliere l’invito ma ha ricordato la bocciatura di tutti gli emendamenti proposti dalle opposizioni.

L’Aula ha quindi approvato gli emendamenti 119=166=226=273=303 (Giunta) che sopprime l’articolo 12 del Dl 40 e la cui approvazione ha fatto decadere tutti gli altri emendamenti presentati al testo.

Aperta la discussione sull’articolo 13 (Norma finanziaria) è stato posto in votazione il mantenimento del testo ed è stato approvato.

Approvato anche l’articolo 14 (Abrogazioni) con l’emendamento della Giunta n. 304 si è aperta la discussione sull’articolo 15 (Entrata in vigore).

Il capogruppo di Sardegna 20Venti, Antonello Peru, si è rivolto alla presidente Todde per rimarcarne l’assenza dall’Aula ed ha più volte definito il Dl 40 un testo inefficace e privo di contenuti, finalizzato soltanto a regolare equilibri dei partiti della maggioranza e non a soddisfare i bisogni di salute dei cittadini sardi.

La consigliera Aroni (Misto-Lega) ha parlato di “metodo Todde” per denunciarne i rischi per la democrazia. Il capogruppo di Fi, Cocciu, ha ribadito le critiche al metodo e al merito e ha preannunciato il voto contrario dei consiglieri di Forza Italia.

Approvato il mantenimento del testo dell’articolo 15, l’Aula non ha approvato gli emendamenti 1 e 2 al titolo della legge.

Approvati quindi gli ordini del giorno n. 1 (Agus e più) sul piano strategico per il rilancio dell’ospedale Microcitemico; l’ordine del giorno n. 2 (Agus e più) sul piano strategico finalizzato al rilancio dei presidi ospedalieri Alghero e Ozieri.  

Approvato anche l’ordine n. 3 (Piga e più), con la dichiarazione di voto contrario dell’onorevole Cozzolino (Oc), sul rinvio al 2026 dell’applicazione delle disposizioni per il riconoscimento della fibromalgia. Approvato l’ordine del giorno n. 4 (Cocco e più) sulla necessità di rafforzare le attività di emergenza e urgenza in materia di sinistri stradali.

Annunciata la votazione al Dl 40, è intervenuto l’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi che ha difeso il provvedimento («non è vero che l’ho subito ma è frutto di un lavoro di condivisione con la Giunta e la maggioranza») ed ha replicato alle principali e ricorrenti accuse mosse, nel corso del dibattito, dai consiglieri della maggioranza: «Non è vero che in questa legge non c’è nulla, consentirà di intervenire sulle liste d’attesa e sul miglioramento dei servizi per i cittadini». A giudizio del dottor Bartolazzi si potranno dare risposte agli ospedali periferici («serve lavorare sulla stratificazione dei bisogni della popolazione»). Sull’Ares: «Dove funzionano le Asl è solo un’agenzia di servizi, ma in sardegna bisogna riconoscere le oggettive difficoltà del sistema sanitario». Sulla precedente riforma sanitaria (legge 24): «Non ha funzionato malgrado la governance attuale». «Questa legge è il punto zero – ha concluso l’assessore – da cui si può partire insieme per migliorare la sanità sarda». Non si è fatta attendere la repliche delle opposizioni. Il consigliere Sorgia (Misto –Lega) ha tuonato: «Questa riforma non porterà alcun beneficio ai sardi ed è solo un libro dei sogni». «Questa legge – ha insistito – verte sull’articolo 10 e cioè sulle poltrone, fermatevi prima del voto finale».

Schirru (Misto) ha ricordato l’ier del provvedimento («è incominciato male ed è finito peggio») ed ha posto in dubbio la legittimità della legge («non è passata al vaglio della commissione bilancio»).

Piga (FdI): «Dopo 12 mesi di governo Todde, la montagna ha partorito il topolino». «Questa legge – ha aggiunto il consigliere dell’opposizione – non è il punto zero e nella scorsa legislatura i 5 Stelle avrebbero urlato “Vergogna è un poltronificio”».

Aroni (Misto-Lega), ha ricordato i recenti dati del ministero della salute che indicano la sardegna come una delle Regioni virtuose («non riesce a dirlo assessore?») e rivolgendosi all’assessore ha aggiunto: « Per i danni per la nomina del commissari menti ci sono le assicurazioni».

Duro anche l’intervento del consigliere Tunis (S 20Venti) che ha accusato l’assessore e la maggioranza di non aver dato seguito alle proposte avanzate dai portatori di interesse, ad incominciare dai medici: «L’assessore ci dice che non siamo bravi medici per comprendere il Dl 40? Infatti, noi non dobbiamo curare nessuno ma fare buone leggi e lui ai medici non ha dato ascolto».

Il capogruppo dei Riformatori, Ticca  (Riformatori), ha ribadito “tutte le critiche rivolte al Dl 40 nel corso del dibattito” ed ha concluso: «Aspettiamo la prova dei risultati per vedere cosa si realizzerà dopo l’approvazione di questa norma che serve soltanto per i commissari menti delle Asl».

Meloni (FdI) :«Voto contro il Dl 40, perché è un pastrocchio amministrativo che non riforma niente e che evidenzia la vostra fame di poltrone». (A.M.)

Antonello Peru (capogruppo Sardegna al Centro 20Venti) ha annunciato il voto contrario di tutto il gruppo e ha spiegato all’assessore che realizzare le politiche sanitarie non è necessario essere medici. “Se lei oggi ha iniziatole azioni per l’abbattimento delle liste d’attesa, l’organizzazione territoriale della medicina, lo ha fatto attraverso quello strumento che è l’unico che ha, che è la legge 24”. Peru si è detto dispiaciuto nel vedere una maggioranza commissariata.

Cristina Usai (FdI) ha rimarcato l’assenza della Presidente Todde e, rivolgendosi all’assessore della Sanità, ha detto di non accettare quanto da lui affermato, ossia che la minoranza non sia stata capace di interpretare la legge, anche perché questo suo giudizio andrebbe allora esteso agli ordini dei medici, ai sindacati e agli operatori che non hanno condiviso questo disegno di legge.

Questa legge ha solo un obiettivo: l’articolo 10, ha affermato Gianluigi Rubiu (FdI). Il consigliere ha poi risposto all’assessore: “Noi ricordiamo con piacere un assessore della Sanità, che oggi non c’è più, forse tra i migliori assessori della sanità della Regione Sardegna, che non era un medico. Così come ricordiamo nel nostro territorio un manager dell’Asl che non era un medico”. Quindi, ha continuato Rubiu, il fatto di essere un medico non significa essere anche bravi manager o bravi assessori. Rubiu ha detto in conclusione all’assessore Bartolazzi che non mancherà alla Sardegna come assessore.

Paolo Truzzu (capogruppo FdI) ha affermato, rivolgendosi all’assessore, che in questi mesi non ha sentito affermazioni positive su questa legge da parte degli operatori sanitari, dell’ordine dei medici, dei sindacati o “anche dei suoi colleghi di maggioranza”. Truzzu ha affermato che l’assessore sarà l’unica vittima di questa riforma.  “Siete tutti prigionieri di una scelta assurda”.

Il presidente Comandini ha messo in votazione il testo della legge che è stato approvato con 33 voti a favore e 16 contrari. La seduta è stata chiusa e il Consiglio sarà convocato a domicilio. (Eln)

Sintesi della seduta n. 53

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA

XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 53 

Giovedì 6 marzo 2025 – Pomeridiana

Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Indi del Vice Presidente Giuseppe Frau
Indi del Presidente Giampietro Comandini

Inizio: ore 16 e 10

– Congedi.

– Questione sospensiva.
Il consigliere Paolo TRUZZU, ai sensi all’articolo 86 del Regolamento Interno, pone la questione sospensiva per il rinvio del disegno di legge 40/A in Commissione. Intervengono i consiglieri Alice ARONI, Fausto PIGA, Stefano TUNIS, Piero MAIELI e Umberto TICCA.
Questione sospensiva: non approvata per alzata di mano con esperimento della controprova.

– Continuazione della discussione, approvazione del disegno di legge Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24 (40/A) e approvazione di ordini del giorno (1), (2), (3), (4).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, gli assessori Armando BARTOLAZZI e Giuseppe MELONI, per la Giunta, Giuseppino CANU, relatore di maggioranza, e i consiglieri Alice ARONI, Cristina USAI, Fausto PIGA, Piero MAIELI, Giuseppe TALANAS, Maria Francesca MASALA, Umberto TICCA, Angelo COCCIU, Alessandro SORGIA, Antonello PERU, Corrado MELONI, Paolo TRUZZU, Stefano TUNIS, Ivan PIRAS, Gianluigi RUBIU, Giuseppe FASOLINO, Alberto URPI, Antonello FLORIS, Emanuele CERA, Francesco Paolo MULA, Lorenzo COZZOLINO, Giovanni CHESSA, Stefano SCHIRRU, Carla FUNDONI, Roberto DERIU.
Articolo 8
Emendamento numero 291 sostitutivo totale dell’articolo 8: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 292: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 293: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 294: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico;
Emendamento numero 295: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico;
Emendamento numero 296: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 297: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 298: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico;
Emendamento numero 299: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 300: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 9: soppresso.
Articolo 10
Emendamento numero 616: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 301 sostitutivo totale dell’articolo 10: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 11
Emendamento numero 302 sostitutivo totale dell’articolo 11: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 12
Emendamento numero 119 = 166 = 227 = 273 = 303 soppressivo totale dell’articolo 12: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 13: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 14
Emendamento numero 304 sostitutivo totale dell’articolo 14: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 15: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.

Sono stati presentati quattro ordini del giorno:
Ordine del giorno Agus – Ciusa – Cocco – Cozzolino – Deriu – Orrù – Pizzuto – Porcu sul piano strategico per il rilancio dell’ospedale Microcitemico “A. Cao” di Cagliari e sulle disposizioni attuative necessarie (1).

Ordine del giorno numero 1: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Ordine del giorno Agus – Ciusa – Cocco – Deriu – Di Nolfo – Fundoni – Orrù – Pizzuto – Porcu – Spano sul piano strategico finalizzato al rilancio dei presidi ospedalieri di Alghero e di Ozieri (2).

Ordine del giorno numero 2: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Ordine del giorno Piga – Truzzu – Cera – Masala – Usai – Corrado Meloni – Talanas – Maieli – Aroni – Tunis – Rubiu – Cocciu – Ticca – Schirru – Peru – Mula – Piras sul rinvio all’anno 2026 dell’applicazione delle disposizioni previste al punto 2, del comma 13, dell’articolo 6 della legge regionale 18 settembre 2024, numero 13 e delle conseguenti linee di indirizzo (3).

Ordine del giorno numero 3: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Ordine del giorno Cocco – Agus – Ciusa – Deriu – Orrù – Pizzuto – Porcu sulla necessità di rafforzare, sotto il profilo amministrativo e operativo, le attività di emergenza e urgenza in materia di sinistri stradali attraverso la creazione di Academy Areus (4).

Ordine del giorno numero 4: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Disegno di legge 40/A: approvato con votazione nominale mediante procedimento elettronico.

– Sull’ordine dei lavori.
Sono intervenuti i consiglieri Paolo TRUZZU e Roberto DERIU.

Riconvocazione: a domicilio.

Fine: ore 22 e 59

(La seduta è rimasta sospesa dalle ore 18 e 36 alle ore 19 e 04).

Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

Silvia Pintus (am)

MOZIONE N. 29/9

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Mozione n. 29/9

MATTA – CIUSA – LI GIOI – MANDAS – SERRA – SOLINAS Alessandro, sulla necessità della gestione e della riscossione della tassa automobilistica da parte della Regione Sardegna.

***************

IL CONSIGLIO REGIONALE

PREMESSO che:
– con il decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39 lo Stato italiano ha promulgato il testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche;
– con il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 504 (Riordino della finanza degli enti territoriali, a norma dell’articolo 4 della legge 23 ottobre 1992, n. 421), agli articoli dal 23 al 27 sono attribuite alle regioni a statuto ordinario: l’intera tassa automobilistica, disciplinata dal decreto del Presidente della Repubblica n 39 del 1953, e successive modificazioni; la soprattassa annuale su taluni autoveicoli azionati con motore diesel, istituita con il decreto-legge 8 ottobre 1976, n. 691 (Modificazioni al regime fiscale di alcuni prodotti petroliferi e del gas metano per autotrazione), convertito, con modificazioni, dalla legge 30 novembre 1976, n. 786 e successive modificazioni; la tassa speciale per i veicoli alimentati a gas di petrolio liquefatto (G.P.L.) o gas metano, istituita con la legge 21 luglio 1984, n. 362 (Modifica delle aliquote di imposta sui gas di petrolio liquefatti e sul gas metano per autotrazione, nonché istituzione di una tassa speciale per le autovetture e gli autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e cose alimentati con gas di petrolio liquefatti o con gas metano e altre disposizioni fiscali) e successive modificazioni;
– la tassa automobilistica è gestita dall’Agenzia delle entrate che alla Regione, attualmente attribuisce una quota pari a sette decimi;

CONSIDERATO che una gestione diretta e autonoma della riscossione del bollo auto da parte della Regione permetterebbe di garantire una maggiore efficacia e flessibilità nell’utilizzo delle risorse, con benefici per i cittadini e per l’amministrazione regionale,

impegna il Presidente della Regione e la Giunta regionale

1) a attivarsi presso le istituzioni statali competenti per avviare le procedure necessarie a valutare la disponibilità dello Stato a trasferire le competenze per la gestione e la riscossione della tassa automobilistica alla Regione;
2) a esplorare la possibilità di adottare, una volta ottenuta la gestione diretta, criteri regionali per modulare la tassa automobilistica in funzione di obiettivi ambientali, sociali ed economici;
3) a relazionare periodicamente al Consiglio regionale lo stato delle interlocuzioni con lo Stato e sugli sviluppi relativi al processo di trasferimento delle competenze.

Cagliari, 12 dicembre 2024


La presente mozione è stata approvata dal Consiglio regionale nella seduta pomeridiana del 19 febbraio 2025.

Sintesi della seduta n. 52

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

SERVIZIO DOCUMENTAZIONE ISTITUZIONALE E BIBLIOTECARIA

XVII LEGISLATURA

SINTESI DELLA SEDUTA N. 52 

Giovedì 6 marzo 2025 – Antimeridiana

Presidenza del Presidente Giampietro Comandini
Indi del Vice Presidente Giuseppe Frau
Indi del Presidente Giampietro Comandini

Inizio: ore 10 e 16

– Congedi.

– Continuazione della discussione del disegno di legge Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24 (40/A).
Sono intervenuti, anche in più occasioni, l’assessore Armando BARTOLAZZI, per la Giunta, il relatore di maggioranza Giuseppino CANU, e i consiglieri Alice ARONI, Fausto PIGA, Alessandro SORGIA, Francesco Paolo MULA, Cristina USAI, Corrado MELONI, Paolo TRUZZU, Stefano TUNIS, Antonello PERU, Umberto TICCA, Gianluigi RUBIU, Maria Francesca MASALA.
Articolo 5
Emendamento numero 286 sostitutivo totale dell’articolo 5: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 6
Emendamento numero 287 sostitutivo totale dell’articolo 6: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 288: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.
Articolo 7
Emendamento numero 289 sostitutivo totale dell’articolo 7: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova;
Emendamento numero 290: approvato per alzata di mano con esperimento della controprova.

– Sull’ordine dei lavori.
Sono intervenuti i consiglieri Francesco Paolo MULA, Roberto DERIU, Antonello PERU e Paolo TRUZZU.

Riconvocazione: alle ore 16.

Fine: ore 13 e 24

(La seduta è rimasta sospesa dalle ore 10 e 57 alle ore 11 e 30; dalle ore 11 e 33 alle ore 11 e 51; dalle ore 13 e 18 alle ore 13 e 23).

Firmato digitalmente
Il Capo Servizio Documentazione istituzionale e bibliotecaria
Dott.ssa Maria Cristina Caria

Silvia Pintus (am)

DL 40, il Consiglio approva gli articoli 5, 6 e 7

L’Aula ha approvato gli articoli 5, 6 e 7  del Disegno di legge 40 “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24” . I lavori riprenderanno alle 16.

Nota stampa della seduta n. 52

CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA

XVII Legislatura

Ufficio Stampa

Nota stampa della seduta n. 52 antimeridiana 

giovedì 6 marzo 2025

Esame del Disegno di legge 40 “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24” – approvati gli articoli 5, 6 e 7 Il Consiglio proseguirà i lavori alle 16 La seduta è stata aperta dal presidente Piero Comandini. Dopo le formalità di rito, l’Aula ha proseguito la discussione del disegno di legge n.40 “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24” con l’esame dell’art. 5 e dei relativi emendamenti. Il presidente Comandini ha dato la parola al consigliere Franco Mula (FdI) che ha chiesto di intervenire sull’ordine dei lavori. «Anche oggi la seduta inizia in ritardo – ha detto Mula – occorre avere rispetto per chi è puntuale». Il presidente Comandini ha replicato dicendo che i lavori iniziano con un quarto d’ora di ritardo come spesso accade durante le sedute del Consiglio. Il Consiglio è quindi passato all’esame del DdL n.40. Acquisiti i pareri di Commissione e Giunta sugli emendamenti all’art.5, il presidente Comandini ha dato la parola alla consigliera Alice Aroni (Misto) per il primo intervento della giornata: «Iniziamo l’esame degli articoli “burocratici” –ha detto Aroni – Saranno assistiti più pazienti nel Sarrabus, ci saranno più medici di base in Barbagia, saranno abbattute le liste d’attesa? Credo proprio di no. Si tratta di norme farraginose che non faranno altro che creare confusione e appesantire il sistema». Per Fausto Piga (Fdi), con l’articolo 5 ci si avvicina al cuore della legge: il commissariamento delle direzioni generali delle Asl: «Lo abbiamo definito “poltronificio sanità” – ha detto Piga – è un termine che non mi piace, lo stesso che voi avete utilizzato nella passata legislatura. Ho votato la riforma della sanità varata dalla Giunta Solinas, voi l’avete aspramente criticata ma oggi la applicate anche nella parte della distribuzione degli incarichi. Anzi, è questa la parte a cui riservate più attenzione e non ai problemi veri della sanità». Secondo Piga, il provvedimento in discussione “non riforma nulla, non affronta nessun problema che i cittadini denunciano da anni. Si sta solo perdendo tempo”. Critico anche Alessandro Sorgia (Misto): «L’articolo 5 interviene sulle procedure di nomina degli organi amministrativi. Siamo di fronte a una norma burocratica che non risolve nessun problema della sanità – ha detto Sorgia – siete ancora in tempo per ritirare questo provvedimento e vararne uno che risponda alle esigenze dei cittadini» Franco Mula (FdI) ha chiesto chiarimenti all’assessore Bartolazzi sul vero obiettivo della legge: «Si dice che volete rimediare a una schifezza approvata nella scorsa legislatura quando qualcuno dell’attuale maggioranza parlava di “legge-vergogna”– ha detto Mula – ora però quella legge torna utile per le nomine, assistiamo al solito trasformismo, i lupi si sono trasformati in agnelli. State modificando la legge per occupare le poltrone. Assessore, lei è una persona seria,. ci vuol dire cosa pensa davvero di questa pseudo riforma». Per Cristina Usai (FdI) l’art. 5 fa riferimento alle procedura di nomina di direttori sanitari e amministrativi con l’obiettivo di armonizzare le norme con quelle nazionali: «E’ un articolo che con la scusa della semplificazione punta ad accelerare le nomine. l’unica risposta che si dà con questo articolo è quella ai futuri nominati. Questa norma non dà risposte alle richieste di chi chiede un miglioramento del sistema sanitario regionale». Sulla stessa linea Corrado Meloni (FdI): «E’ una legge che peggiorerà la sanità sarda. Il testo non tiene conto di nessun contributo offerto dai portatori di interesse durante settimane di audizioni in Commissione. Suggerimenti rimasti lettera morta all’interno dei cassetti delle buone intenzioni». Il presidente Comandini ha quindi dichiarato chiusa la discussione e messo in votazione l’emendamento n.66 con votazione elettronica. Verificata l’assenza del numero legale, la seduta è stata sospesa per mezzora. Alla ripresa dei lavori, il capogruppo del Pd Roberto Deriu ha rivolto una richiesta ai colleghi di opposizione: «In questa fase del dibattito si può verificare se da parte dell’opposizione ci può essere la condivisione di una metodologia diversa da quella finora sperimentata?. Si può pensare di discutere fino all’articolo 8 durante la mattinata?». Al capogruppo del Pd ha risposto il capogruppo di Sardegna al Centro 20Venti Antonello Peru: «Ringraziamo l’on. Deriu ma la questione va discussa in Conferenza dei Capigruppo». Il presidente Comandini ha quindi sospeso nuovamente la seduta e convocato la Conferenza dei Capigruppo. Alla ripresa dei lavori, il presidente Comandini ha rimesso in votazione l’emendamento n.66 che è stato respinto. Bocciati anche tutti gli altri emendamenti soppressivi. Si è quindi passati all’esame degli emendamenti all’emendamento n.286 (sostitutivo totale dell’art.5). L’aula ha bocciato il n.575. Sul 450 è intervenuto l’on. Fausto Piga che ha sottolineato le numerose assenze tra i banchi dell’opposizione: «Forse è il caso di chiamare la presidente Todde per serrare le fila. Lo spettacolo in Aula è imbarazzante. Se volete approvare la norma dovete garantire il numero legale». Voto favorevole all’emendamento ha annunciato anche Stefano Tunis: «C’è evidentemente un ordine della “Maga Circe” che ha suggerito ai colleghi della maggioranza di tapparsi le orecchie di fronte ai canti delle sirene. Confidiamo che alla fine si spieghi cosa si sta approvando». Paolo Truzzu (Fdi) rivolto alla maggioranza ha detto: «Il vostro silenzio ha l’obiettivo di irritarci. Voi avete una chiara intenzione di farci perdere la pazienza. Rimane però il problema politico. Questa norma non piace a nessuno». Posto in votazione, l’emendamento n.450 è stato respinto. (Psp) Il Consiglio regionale ha quindi approvato l’emendamento della Giunta n. 286 sostitutivo totale dell’articolo 5. Il testo approvato è il seguente: “L’articolo 5 del DL 40/A: è sostituito dal seguente: “Art. 5 – Elenchi regionali degli idonei alle cariche di vertice aziendali delle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale. Modifiche all’articolo 13 della legge regionale n.24 del 2020. 1. Il comma 1 dell’articolo 13 della legge regionale n. 24 del 2020, e successive modifiche e integrazioni, è sostituito dal seguente: “1. Gli elenchi regionali degli idonei alle cariche di direttore amministrativo e di direttore sanitario sono costituiti ed aggiornati, previo avviso pubblico e selezione effettuata in conformità alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 171 del 2016 e in ossequio al principio di semplificazione dell’azione amministrativa, con apposita deliberazione della Giunta regionale, da parte di una commissione, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, nominata dalla Giunta regionale su proposta dell’Assessore regionale competente in materia di sanità, composta da esperti di qualificate istituzioni scientifiche indipendenti, di cui uno designato dalla Regione, che non si trovino in situazioni di conflitto d’interessi, e siano di comprovata professionalità e competenza nelle materie oggetto degli incarichi. A seguito dell’insediamento dell’organo di vertice dell’Azienda, il direttore generale, entro i successivi sessanta giorni, conferma o sostituisce il direttore amministrativo, il direttore sanitario e il direttore dei servizi socio-sanitari, se nominato”. L’approvazione è arrivata dopo gli interventi critici della minoranza. Paolo Truzzu (capogruppo di FDI) ha evidenziato che l’emendamento viola le norme di trasparenza e che la Giunta sta mortificando anche il Consiglio visto che non è stata presa in considerazione la proposta della minoranza di consentire che il Consiglio nomini alcuni componenti della commissione. Alice Aroni (Misto) ha dichiarato voto contrario “poiché aderisco alla valutazione fatta dalla Direzione generale della presidente Todde, che nella relazione inerente all’analisi tecnico-normativa del 21 agosto 2024 ha dichiarato che la stessa è inutile”. E ha aggiunto che con “l’approvazione renderete il mondo giuridico più complicato e aprirebbe anche spazi di contenzioso, anche se tutto questo articolato aprirà un pesantissimo contenzioso prima con lo Stato, poi con i direttori generali e quindi con i cittadini”. Aroni ha anche chiesto conferma del fatto “che voi abbiate abrogato con questa norma l’articolo 13 della legge numero 24 del 2020 che prevedeva che i componenti della Commissione potessero farne parte una sola volta”. Per Umberto Ticca (capogruppo dei Riformatori) questo articolo è simbolico di un atteggiamento e di tutta una legge. Per i consigliere la maggioranza avrebbe potuto accogliere la proposta della minoranza. Per Gianluigi Rubiu (FdI) l’emendamento 286 “ancora una volta certifica e dimostra la volontà di questa maggioranza di non voler dialogare in nessun modo con il Consiglio”. E ha aggiunto che “questo organismo vi servirà solo come scudo protettivo per poter poi dire all’aula e al mondo esterno “ma in realtà se è occupato questo organismo, non siamo noi che abbiamo deciso”. Rubiu ha parlato anche di “mortificazione del Consiglio” perché le scelte non possono essere fatte in Giunta. Per Antonello Peru (capogruppo di Sardegna al centro 20Venti) il testo in esame non ha niente a che fare con una legge di riforma, perché non riforma.  Credo, ha detto,  che questo provvedimento farà piangere i sardi. Il presidente Comandini ha quindi aperto la discussione sull’articolo 6 “Modifiche all’articolo 18 (Trasferimento di presidi ospedalieri) della legge regionale n. 24 del 2020” e sugli emendamenti. Dopo il parere della commissione e della Giunta sugli emendamenti, il presidente ha dato la parola alla consigliera Alice Aroni (Misto), che ha affermato che il titolo del articolo 6 dovrebbe essere “trasformazione di due importanti ospedali in pacchi postali”, “che possono essere spostati senza troppe premure”. Aroni ha sottolineato che “il Microcitemico viene prima liquidato con una frase con la quale lo si trasferisce al Brotzu e poi decidete, successivamente, con un emendamento frettoloso, senza riascoltare nemmeno i portatori di interesse, che diventi un ospedale pediatrico dove però vengano assistiti solo bambini”.  Per la consigliera se la Giunta avesse ascoltato i lavoratori, l’assessore avrebbe capito che al Microcitemico c’è la presa in carico dei pazienti dall’età pediatrica a quella adulta e che la maggior parte delle persone assistite sono adulte. E ha aggiunto che al Microcitemico si curano anche cronicità. Aroni ha ricordato alla Giunta e alla maggioranza che i lavoratori del Microcitemico hanno cercato di far capire alla Commissione Sanità e alla Giunta come far traslocare il reparto dei talassemici per fare spazio alle altre strutture pediatriche oggi al Brotzu fosse un grave errore. La consigliera ha ricordato che 200 su 230 lavoratori hanno raccolto le firme per manifestare la loro ferma contrarietà a questo ennesimo spostamento di azienda. Aroni ha, infine, sottolineato che “l’articolo prevede lo spostamento del Microcitemico senza neppure uno straccio di motivazione”. Su trasferimento dell’ospedale Marino di Alghero alla Asl, Aroni ha  sostenuto che è frutto della non conoscenza del DM 70. Per Alessandro Sorgia (Misto) si tratta di una nuova riforma che non serve a nulla e che rischia di peggiorare l’attuale collasso del sistema sanitario regionale, come non serve potenziare Ares. Il consigliere ha ricordato il giudizio negativo espresso dalla Cgil e che il 13,7 % dei sardi rinuncia alle cure. Per Sorgia i problemi da risolvere sono altri: i posti letto, i medici di famiglia, i pediatri, l’assenza di una rete territoriale che restituisca a tutti, nei centri urbani e in tutte le aree interne o più periferiche, l’accessibilità alle cure. Sull’accorpamento Microcitemico-Brotzu ha affermato che “spaventa tutti” e che più 90% dei medici del Microcitemico non è d’accordo con questo accorpamento. Sul caso dell’ospedale di Alghero, infine, ha ricordato che il Consiglio comunale di Alghero ha approvato, all’unanimità, un ordine del giorno contro il trasferimento del Marino alle Asl. Per Maria Francesca Masala (FdI) non si tratta di una riforma. “L’obiettivo di questa modifica dovrebbe essere quello di garantire un miglioramento dell’efficienza, un rafforzamento dell’assistenza territoriale, un utilizzo più razionale delle risorse disponibili”, ha detto. Per la consigliera “qualsiasi riorganizzazione che implichi il trasferimento di presidi ospedalieri deve avvenire con il massimo coinvolgimento delle comunità locali, degli operatori sanitari e degli enti territoriali”. E’ importante assicurarsi che questi trasferimenti non comportino disagio ai cittadini, specialmente per coloro che vivono nelle aree più disagiate, ha detto, dove l’accesso ai servizi sanitari è già di per sé stesso complesso. Franco Mula (FdI) ha ricordato che i problemi della sanità sono altri e ha citato il caso della figlia di un paziente oncologico deceduto, in cura al San Francesco di Nuoro, che ha parlato di “mancanza di umanità nell’ospedale nuorese”. Mula ha proseguito parlando di una sanità nuorese che vive una situazione di degrado totale e di pazienti che non possono contare su quella sanità e assistenza che meriterebbero. (eln) Dopo Mula ha preso la parola il consigliere Fausto Piga (FdI) rivolto alla maggioranza: “Siete masochisti, la legge non piace a nessuno e manco a voi. Eppure volete votarla. Ma siete anche cinici, perché sapete che questa riforma non cambierà nulla ma quel poco che cambia rischierà di provocare un corto circuito nella sanità sarda”. Sempre dai banchi di FdI il consigliere Corrado Meloni: “La maggioranza è in sofferenza e il suo malessere provoca queste assenze. A voi interessa un solo risultato, il commissariamento delle aziende. Del resto non vi importa ed è una vergogna”. Per Truzzu (FdI) “l’articolo 6 è l’emblema di questa legge e contiene tutto ciò che vi interessa fare. La vostra responsabilità è aver creato un clima da baionetta anche tra i lavoratori della Sanità”. Per Ticca, capogruppo dei Riformatori, “per mettere mano al sistema sanitario regionale ci vorrebbe anzitutto capacità di ascolto e condivisione delle scelte. L’Aula ha respinto l’emendamento 74 e tutti gli emendamenti all’emendamento 287 della Giunta, che è stato invece approvato provocando la decadenza di alcuni emendamenti dell’opposizione. Approvato anche l’emendamento 288 della Giunta. L’emendamento 287 e 288 all’articolo 6 prevedono rispettivamente l’attribuzione ad Areus di un ruolo di coordinamento nel caso di grandi emergenze sanitarie e l’attualizzazione delle date entro cui prevedere il trasferimento del Microcitemico al Brotzu e del Marino di Alghero all’Azienda sanitaria 1 di Sassari. Oltre all’articolo 7 l’Aula ha approvato anche gli emendamenti di Giunta 289 e 290. Il primo prevede l’interpretazione autentica delle norme che istituiscono il numero unico di emergenza 112 e il numero per le cure non urgenti 116117. Il secondo, invece, contiene modifiche al piano regionale dei servizi sanitari. L’opposizione ha chiesto poi una sospensione dei lavori e alla ripresa il presidente Comandini ha comunicato che l’Aula riprenderà alle 16. (c.c.)