DISEGNO DI LEGGE N. 86/A

GIUNTA REGIONALE – Bilancio di previsione 2025-2027.

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Allegati al disegno di legge:

Documenti allegati a fini conoscitivi:

 


iter del progetto di legge

III^ commissione: l’assessore del Bilancio ha illustrato il Piano regionale di sviluppo e la Manovra 2025-2027

L’assessore regionale del Bilancio, Giuseppe Meloni (Pd), ha illustrato nella Terza commissione consiliare, presieduta da Alessandro Solinas (M5S), il “Piano regionale di sviluppo” e la Manovra 2025-2027 (Dl. n.85 “Legge di stabilità regionale 2025” e Dl n.86 “Bilancio di previsione 2025-2027”).

Il piano regionale di sviluppo (deliberazione della Giunta n. 4/13 del 22 gennaio 2025) – così ha spiegato l’assessore – rappresenta uno strumento  strategico della gestione finanziaria e ha come fondamento il programma di legislatura della maggioranza al governo della Regione.

E’ composto da dieci ambiti (sanità e salute; politiche sociali; il buon lavoro; conoscenza e cultura; governo del territorio; ambiente e paesaggio; trasporti e reti tecnologiche; transizione energetica; sviluppo economico e sociale; nuovo sistema Sardegna), 46 strategie, 113 obiettivi e 631 linee programmatiche. I principali obiettivi sono 5 (crescita economica e competitività; sostenibilità ambientale e transizione ecologica; coesione sociale e benessere dei cittadini; sviluppo territoriale equilibrato; governance e semplificazione amministrativa) e per ciascuno dei settori sono sintetizzati i risultati attesi.

«Non può rappresentare soltanto un libro dei sogni – ha affermato l’esponente del Pd – ma è una sfida ambiziosa e necessaria per far crescere la Sardegna e migliorare la qualità della vita dei sardi».

Sul punto i consiglieri della minoranza (Piga, Fdi; Sorgia; Misto-Lega; Salaris, Riformatori; Talanas, Fi) sono intervenuti sull’ordine dei lavori e nel merito (ma il confronto sul Prs sarà oggetto di apposite riunioni della commissione) il consigliere di Fratelli d’Italia, Fausto Piga, ha fatto rilevare l’assenza di riferimenti al progetto di privatizzazione e fusione delle gestioni aeroportuali che (così ha affermato Piga)  è invece ritenuto strategico da chi oggi governa la Regione e che conta su uno stanziamento di 30 milioni di euro in finanziaria, finalizzati all’acquisizione di partecipazioni azionarie.

Dopo una riunione dell’ufficio di presidenza si è quindi proceduto con l’illustrazione della Manovra 2025-2027, nel corso della quale è stata acquista la decisione del presidente del Consiglio, Piero Comandini (Pd), sullo stralcio delle cosiddette norme intruse.

In particolare, il presidente dell’Assemblea, dopo il parere espresso dalla commissione, ha confermato lo stralcio delle disposizioni di cui “all’articolo 2 commi 6, 7 e 22; all’articolo 7, commi 16 e 17; all’articolo 9, commi 5, 6 e 7; all’articolo 14, commi 1 e 2 del Dl n.85. Su richiesta della commissione, il presidente ha quindi proceduto con lo stralcio del comma 20 dell’articolo 2 e conseguentemente del comma 21 ed anche all’articolo 4, del comma 8; all’articolo 10, del comma 3 e all’articolo 11, del comma 12.

Nel corso del suo intervento, l’assessore Meloni ha esposto il quadro della prima Manovra del Campo Largo in Regione: ammontare complessivo  pari a 9,9 miliardi di euro; finanziata per l’86% da entrate regionali (le entrate tributarie 2025 sono pari a 7.742.133.899) e con la Sanità che supera il 40% della spesa complessiva, mentre la massa manovrabile è stimata in circa 300 milioni.

Le “missioni” che compongono la manovra.  Missione 1 – Servizi istituzionali, generali e di gestione: 717 milioni nel 2025 e 1.884 milioni nel triennio.

Missione 4 – Istruzione e diritto allo studio: 248 milioni nel 2025 e 682 milioni nel triennio (il 58% delle risorse per l’istruzione è destinato alle Università).

Missioni 5 e 6 – Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali, politiche giovanili, sport e tempo libero: tra i principali stanziamenti si evidenziano 22 milioni per attività teatrali e musicali e 11 milioni per i sistemi bibliotecari.

Missione 7 – Turismo: 92 milioni per il 2025 e 255 milioni nel triennio (60 milioni sono destinati alle manifestazioni di grande interesse turistico).

Missione 8 – Assetto del territorio ed edilizia abitativa: 73% delle risorse per investimenti. Per la riqualificazione urbanistica dei centri urbani figurano 55 milioni di euro.

Missione 9 – Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell’ambiente: tra gli stanziamenti figurano 4 milioni per il servizio idrico e 53 milioni per i rischi legati ai cambiamenti climatici.

Missione 10 – Trasporti e diritto alla mobilità: gli investimenti rappresentano il 48% della spesa, mentre il 36% è destinato al trasporto pubblico locale, a cui si aggiungono 91 milioni nel 2025 (106 milioni nel triennio) per la continuità territoriale marittima e aerea.

Misura 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia: tra i principali interventi sono stati sottolineati l’incremento di 51 milioni (325 in totale) per il fondo per la non autosufficienza; l’incremento del Reis con 14 milioni (totale stanziamento 30 milioni). Confermati i fondi contro lo spopolamento e il bonus nascite.

Missione 13 – Tutela della Salute: le principali misure economiche riguardano 196 milioni per gli investimenti; 12,5 milioni per l’abbattimento delle liste d’attesa e l’aumento dei tetti di spesa; 14 milioni per l’implementazione dell’elisoccorso.

Missioni 14 e 17 – Sviluppo economico, competitività ed energia: tra le voci più rilevanti gli 88 milioni per l’efficientamento energetico; 12,5 milioni per il Sulcis; 50 milioni alle imprese per il contrasto allo spopolamento, 10 milioni all’artigianato per la legge n.949.

Missione 15 – Politiche per il lavoro e la formazione professionale: i principali stanziamenti riguardano il fondo piano lavoro (45 milioni); Gol (126 milioni); i cantieri comunali (14 milioni).

Missione 16 – Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca: le principali risorse sono riferite al Psr 2014-2022 (44 milioni) e ai consorzi di bonifica (41 milioni), mentre per la riqualificazione agricola si contano circa 7 milioni.

Missione 18 – Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali: le più importanti voci riguardano 600 milioni del fondo unico e 30 milioni per l’attuazione del comparto unico.

 

 

Province. Via libera della I Commissione all’articolato e agli emendamenti della PL 82. Sospeso il voto finale in attesa del parere del Cal e della relazione tecnico-finanziaria

13_03_25 CRS I Commissione

La prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale), presieduta da Salvatore Corrias (Pd), ha approvato l’articolato e gli emendamenti della proposta di legge 82 “ Disposizioni per la riapertura dei termini per l’accertamento della volontà dei territori interessati e differimento del termine per l’elezione degli organi provinciali e delle città metropolitane” (Deriu). I quattro emendamenti sono stati presentati dallo stesso firmatario della proposta di legge, il capogruppo del Pd, Roberto Deriu. La votazione finale sul testo è stata sospesa in attesa del parere del Cal e la relazione tecnico-finanziaria della Giunta regionale. “Il senso di questa proposta di legge – ha affermato il presidente Corrias – risiede nella necessità di differire i termini necessari a coinvolgere i Comuni che chiedono di cambiare provincia, fatta eccezione per quelli che hanno già provveduto. La gestione ottimale di questa fase, così come previsto dalla proposta di legge, a firma del collega Roberto Deriu, consentirà di dare alle Province quel vigore istituzionale che ad esse appartiene”, ha concluso Corrias.

8 marzo 2025. Il Consiglio regionale celebra le donne di “straordinaria normalità”

Il Consiglio regionale ha celebrato questa mattina, nell’aula consiliare,  la giornata internazionale della donna.  Il tema di “Un Consiglio per l’8 marzo….”, l’iniziativa organizzata dal 2021 ogni anno nel palazzo di Via Roma,  è stato “Donne di straordinaria normalità”. Ha aperto i lavori il Presidente Piero Comandini che ha detto che per il 2025 la scelta è stata quella di raccontare storie di donne straordinarie che, nel loro settore, ogni giorno, danno il loro contributo per la crescita della società.

In aula una rappresentanza delle donne della Brigata Sassari. “La Brigata Sassari – ha detto il Presidente Comandini –  è una delle prime unità dell’esercito italiano ad avere introdotto, nel 2000, il personale femminile. Oggi le donne che indossano le ambite mostrine bianco-rosse sono 250 su un totale di 3500 militari e sono presenti in tutte categorie: ufficiali, sottufficiali, graduati e volontari. Operano, con le medesime prospettive di carriera e con gli stessi incarichi dei colleghi uomini. Perché nella Brigata Sassari – ha affermato   il Presidente – conta la professionalità, indipendentemente dal genere”.  Il  Presidente ha rivolto anche un pensiero commosso a tutte le donne detenute,  alle persone  più fragili a coloro che soffrono e che sono ai margini della società.

Ha partecipato alla celebrazione dell’8 marzo anche una delegazione di Medici senza frontiere, l’organizzazione internazionale che interviene in tutte le emergenze umanitarie e si occupa di gestione di ospedali, cliniche e centri nutrizionali, chirurgia di guerra, lotta alle epidemie e supporto psicologico per le vittime di traumi e guerre. E’ intervenuta Giulia Cadeddu, ostetrica e operatrice umanitaria che ha raccontato la sua esperienza.

Nel racconto delle donne del Corpo forestale della Sardegna tutto l’impegno di chi combatte ogni giorno per far rispettare l’ambiente e per preservare l’enorme patrimonio naturale della Sardegna. La commissaria superiore Stefania Murranca, nel suo intervento,  ha sottolineato la storicità della presenza delle donne nel Corpo forestale dell’isola.

Le consigliere regionali Paola Casula, Maria Laura Orrù, Camilla Soru e le assessore Rosanna Laconi e Maria Elena Motzo hanno hanno portato il saluto delle istituzioni.

Il Presidente Comandini ha poi salutato i centenari presenti in aula che hanno partecipato al progetto fotografico “Centenari di Sardegna” ideato da Pierino Vargiu Un mazzetto di mimose per Gina Malduca, 101 anni, Esolina Matta, 100 anni, Biagina Spano 100 anni, Marisa Moroni 92 e Rita Calledda di 93. Hanno partecipato anche Nino Ciccu di 102 e Mario Olivari di 100.

Per lo sport,  tributo a Marta Maggetti, cagliaritana, campionessa olimpica alle Olimpiadi di Parigi, nel windsurf;   alla pallavolista Alessia Orro, medaglia d’oro  alle olimpiadi di Parigi, alla pluripremiata Dalia Kaddari.

A raccontare la sua esperienza di atleta e di studentessa la sedicenne Laura Frattaroli appena rientrata da Metz, dove nel meeting di atletica leggera Italia – Francia – Portogallo ha dominato i 400 indoor under 18.   Claudia Pinna, mezzofondista del Cus Cagliari, ha parlato dei grandi sacrifici che le atlete devono sostenere per avere risultati importanti.

Per le scuole hanno partecipato, portando un contributo di musica e recitazione,  le scuole dell’Istituto comprensivo Tuveri Colombo di Cagliari, la scuola media Ugo Foscolo di Cagliari e l’istituto comprensivo Satta Spano De Amicis.di Cagliari.

La sindaca di Domusnovas Isangela Mascia ha presentato il progetto “Sa Mariga de S’Aggiuru”, un’iniziativa di solidarietà nata nel suo comune ma che da quest’anno si allargherà all’intera Sardegna.

L’evento si è chiuso con l’esibizione della  violinista Anna Tifu e con  l’intervento della Presidente della Regione Alessandra Todde.   “Dobbiamo raccontare alle nostre bambine e alle nostre ragazze – ha detto la Presidente – che siamo poco interessate a Cenerentola. E’ molto più interessante  capire come liberarci dalla trappola delle favole interiori e diventare noi eroine delle nostre storie. Biancaneve la lasciamo nel bosco e noi ci occupiamo di studiare tutte le donne protagoniste della nostra storia”.

Emilio Lussu, convegno in Consiglio regionale per il 50esimo anniversario della scomparsa

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In un’aula consiliare in cui i protagonisti sono stati le studentesse e gli studenti delle scuole sarde, i Consigli regionali della Sardegna e della Valle d’Aosta hanno ricordato e reso omaggio, nel 50esimo anniversario della sua scomparsa, a Emilio Lussu, uno dei Padri costituenti, figura di spicco dell’antifascismo italiano, determinante nella nascita dello Statuto della Sardegna e della Valle d’Aosta, ma anche importante uomo politico del XX secolo, che ha dedicato la propria vita all’approfondimento, al confronto e alla mediazione politica.

In apertura del convegno il presidente Piero Comandini, ha letto la lettera inviata al Consiglio regionale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Emilio Lussu fu un appassionato combattente della causa italiana e della battaglia per la democrazia nel nostro Paese. A cinquant’anni dalla sua scomparsa, la Repubblica ne ricorda con rispetto e riconoscenza la figura di patriota.

 

La partecipazione alla Prima Guerra Mondiale nella Brigata Sassari rappresentò per Lussu una presa di coscienza delle nefaste conseguenze dei conflitti bellici, di cui rese preziosa e forte testimonianza nei suoi scritti. Fermo oppositore di ogni forma di autoritarismo, Deputato del Partito Sardo d’Azione, pagò la sua decisa avversione al fascismo con l’arresto e con il confino, da cui evase per giungere, in esilio, a Parigi, ove fu tra i fondatori, con i fratelli Rosselli, del Movimento “Giustizia e Libertà”. Tornato in Italia, Lussu partecipò attivamente alla Resistenza e offri un significativo contributo al processo di costituzione e consolidamento dell’ordinamento democratico da Ministro dell’Assistenza postbellica, a membro dell’Assemblea Costituente, sino alla sua elezione a Senatore della Repubblica. I suoi numerosi scritti, patrimonio di esperienze per le giovani generazioni, documentano lo straordinario impegno per la rinascita democratica dell’Italia e il profondo attaccamento alla sua terra, la Sardegna che, opportunamente, gli dedica questo Convegno. Ai partecipanti al1’odierna manifestazione rivolgo il saluto più cordiale”.

 

Ed è proprio alle giovani generazioni che anche il presidente Comandini si è rivolto nel suo intervento, sottolineando l’importanza di vederli oggi seduti nei banchi del Consiglio regionale: “Abbiamo bisogno di voi, del vostro sapere e che siate orgogliosi di essere nati e di vivere nella terra che ha dato i natali a Emilio Lussu”. L’obiettivo principale dell’iniziativa, ha detto, era proprio quello di parlare alle future generazioni “perché siete voi che dovete essere testimoni di giornate come queste”, che dovete “scavare nella storia per cogliere quello che è importante. E noi oggi abbiamo avuto la fortuna di ricordare una persona che ha fatto la storia: Emilio Lussu. L’ha fatta in un grido di libertà, l’ha fatta quando si è ribellato, l’ha fatta scrivendo pagine importanti per il nostro Paese”. Perché “la democrazia non è data per sempre”, va alimentata, va curata e tenuta viva. Il presidente Comandini ha esortato i ragazzi a nutrire un sentimento di fiducia che spinga tutti a partecipare, “perché quello che è più grave per la democrazia è il non partecipare, lasciare che altri occupino gli spazi che invece appartengono, soprattutto, a voi. E voi dovete pretendere di occupare quegli spazi”, ha detto il presidente Comandini, “dovete dire la vostra, dovete ribellarvi quando credete che qualcosa non vada bene e partecipare a creare quel futuro che sarà possibile costruire se ognuno di voi quello spazio non lo lascerà ad altri”. Il presidente Comandini, complimentandosi con i ragazzi per i lavori proposti, che hanno evidenziato il loro forte senso di democrazia, ha voluto esortare tutti, soprattutto i giovanissimi, a proteggere i valori di un’Europa coesa, libera, democratica e senza frontiere. Un’Europa che attraverso i movimenti di giustizia e libertà ha garantito tantissimi anni di pace. “Oggi purtroppo quella pace è messa a rischio e anche il futuro dell’Europa”.

 

Al convegno hanno partecipato, in collegamento, anche il presidente del Consiglio regionale della Valle D’Aosta, Alberto Bertin, e i componenti dell’Ufficio di presidenza, che hanno voluto intitolare la Sala Commissioni del Consiglio regionale a Emilio Lussu “uno dei padri statutari”.  “È un onore per me prendere parte a questo momento di ricordo di una figura di spicco come quella di Emilio Lussu, la cui azione e dedizione per la causa dell’autonomia è andata ben oltre i confini della sua amata Sardegna”, ha detto Bertin. “Se è doveroso che la sua terra gli renda omaggio, nel cinquantesimo anniversario della sua scomparsa, anche noi oggi siamo qui presenti, seppur a distanza, per saldare, sul piano istituzionale, una sorta di debito di riconoscenza verso questo vostro – come si usa dire dalle nostre parti – enfant du pays che tanto si è speso nel porre le fondamenta dell’ordinamento speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta”. Bertin ha poi ricordato che “La Sardegna, un’isola nel Mediterraneo, e la Valle d’Aosta, a suo modo un’isola nelle Alpi, solo apparentemente distanti e diverse, risultano in realtà accomunate da una storia, al contempo, di isolamento geografico e di particolarismo culturale. Una vicinanza e somiglianza sancita, sin dall’entrata in vigore della Costituzione repubblicana, dalla comune categoria delle Regioni a Statuto speciale che “dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia”. Ed è proprio in relazione alle sue forme e condizioni particolari di autonomia che la Valle è debitrice nei confronti della poliedrica figura di Emilio Lussu”.

 

Al convegno,  organizzato dal Consiglio regionale della Sardegna su proposta dell’Istituto Emilio e Joyce Lussu, hanno partecipato le ragazze e i ragazzi dell’Istituto comprensivo Santa Caterina – Cima di Cagliari, dei licei classici “Dettori” di Cagliari e “E. Piga” di Villacidro, della scuola secondaria di I grado “Ugo Foscolo” di Cagliari, del liceo scientifico “Pacinotti” di Cagliari e dell’IIS “Atzeni” di Capoterra. Sono intervenuti, oltre alle studentesse e agli studenti,  Giuseppe Caboni, presidente dell’Istituto Emilio e Joyce Lussu, lo storico e giurista  Italo Birocchi, Emma Biolchini, direttrice del giornale del Liceo Dettori di Cagliari, Monica Grossi, Soprintendente archivistica della Sardegna, Giovanna Granata, docente di biblioteconomia, Tommaso Lussu, nipote di Emilio Lussu, e Antonio Quartu, sindaco di Armungia.

Contributi finanziari concessi per iniziative riconducibili alle finalità istituzionali del Consiglio regionale – Anno 2025

Allegati

 


Aggiornamento del 15 aprile 2025

 

 

Forza Italia presenta una proposta di legge per l’istituzione del Garante delle persone anziane

La Sardegna è tra le regioni italiane con il più alto indice di invecchiamento: 367mila persone hanno più di 65 anni, pari al 26,8 per cento della popolazione, 2 punti percentuale in più rispetto alla media nazionale. E’ quanto emerso oggi, in Consiglio regionale, durante l’illustrazione della proposta di legge n. 76 “Istituzione del Garante delle persone anziane”, sottoscritta da tutti i consiglieri regionali di Forza Italia. Un’iniziativa, fortemente voluta dai vertici del partito nazionale, ha spiegato il capogruppo Angelo Cocciu, per garantire una qualità della vita dignitosa alla popolazione anziana e rispondere alla crescente necessità di tutelare una fascia debole di popolazione sempre più numerosa nell’Isola.

 

Con un’età media di 48,4 anni, contro i 46,4 della media nazionale, il tema della tutela degli anziani assume un’importanza strategica. La proposta, hanno spiegato i firmatari, non vuole avere un colore politico e ha l’obiettivo di coinvolgere tutti i partiti, rappresentati in Consiglio regionale, per arrivare nel minor tempo possibile a una approvazione in Aula. Una approvazione all’unanimità, come hanno auspicato i firmatari, per tutelare gli anziani sardi, testimoni della propria comunità, della storia e delle tradizioni, figure fondamentali all’interno della famiglia, ma che spesso vivono in una situazione di solitudine e di abbandono, con difficoltà anche economiche dovute alle pensioni basse, all’aumento del costo della vita e alla difficoltà di accedere alle cure sanitarie.

 

Il Garante sarà nominato dal Consiglio regionale, come ha spiegato Mario Bussa, responsabile regionale senior di Forza Italia, e resterà in carica per cinque anni, con la possibilità di una sola riconferma. La proposta di legge stabilisce, tra l’altro, che la nuova figura di garanzia abbia un ruolo indipendente e possa interagire con la politica, a tutti i livelli, con eventuali proposte e iniziative concrete per migliorare le condizioni di vita degli over 65 e rafforzare il legame tra le istituzioni e la comunità. “Il garante – ha spiegato Angelo Cocciu, capogruppo di Forza Italia e primo firmatario della proposta di legge – si pone come intermediario tra la figura dell’anziano e la pubblica amministrazione. E grazie, appunto, a un contatto diretto con la pubblica amministrazione, potrà proporre anche delle iniziative che possano essere ascoltate e portate all’interno del Consiglio regionale”.

 

In Italia, ha spiegato Bussa, ogni 100 bambini ci sono 193 anziani. In Sardegna in alcune aree questo rapporto è molto più alto: a Carbonia è di 330 anziani ogni 100 bambini, superiore a 300 anche a Cagliari, seguita da Oristano. In Sardegna, terra di centenari, la cultura dell’anziano c’è, ha detto il consigliere Piero Maieli, e “ci auguriamo che questa nostra iniziativa sia da stimolo anche per altre regioni”. Per Gianni Chessa “è una proposta di buon senso”, che ha l’obiettivo di tutelare una società che invecchia. Il Garante, ha spiegato Ivan Piras, avrà la possibilità di interfacciarsi con la politica e di poter dare il proprio contributo alla costruzione di una infrastruttura sociale, che, a volte, è carente. Adesso l’obiettivo dei proponenti, ha spiegato Giuseppe Talanas, sarà quello di perorare la proposta affinché arrivi a una rapida approvazione in Consiglio regionale.

I Commissione, approvata la proposta di legge nazionale sull’elezione diretta del presidente della Provincia e del Consiglio provinciale. Prosegue l’esame della PL 68 sul Comparto Unico

La prima commissione (Autonomia e Riforme), presieduta da Salvatore Corrias (Pd), ha approvato all’unanimità la proposta di legge nazionale n. 1 (Deriu e più) “Introduzione dell’elezione diretta del Presidente della Provincia e del Consiglio provinciale”. Soddisfatto il presidente Corrias: “Siamo convinti che con questa proposta di legge, approvata all’unanimità, il Parlamento e il Governo non possano restare indifferenti a una richiesta di democrazia e di restituzione di piena dignità costituzionale alle Province”.

Il Parlamentino ha anche proseguito l’esame della proposta di legge 68 (Corrias) “Disposizioni in materia di attuazione del Comparto unico di contrattazione collettiva della Regione e degli enti locali”. Nella seduta di questa mattina sono stati illustrati gli otto emendamenti presentati al testo dai consiglieri di maggioranza e di minoranza. La Commissione proseguirà l’esame del testo dopo l’approvazione della Finanziaria. Il presidente Corrias ha confermato l’impegno e la volontà di concludere al più presto l’iter legislativo del progetto di legge “per risolvere – ha detto – una questione di equità sociale che riguarda tutta la Sardegna”.

La Commissione ha esaminato anche la proposta di legge 82 “ Disposizioni per la riapertura dei termini per l’accertamento della volontà dei territori interessati e differimento del termine per l’elezione degli organi provinciali e delle città metropolitane” (Deriu). Dopo l’illustrazione del testo da parte del proponente, Roberto Deriu (Pd), il presidente Corrias ha dato 48 ore di tempo per la presentazioni degli emendamenti. Il Parlamentino si riunirà giovedì, 13 marzo, alle 12.