Incremento strutturale del Fondo unico, realizzazione del comparto unico, istituzione di un Fondo unico per gli investimenti e uno ad hoc per le Province e le Città metropolitane, ma anche azioni concrete contro lo spopolamento, per il sostegno alle fasce più deboli e un confronto deciso con lo Stato sul tema delle risorse e della vertenza entrate. Sono alcune delle richieste arrivate dalla presidente dell’Anci, Daniela Falconi, dai sindaci di Cagliari, Massimo Zedda, di Sassari, Giuseppe Mascia, e dal rappresentante dell’Asel, Marco Pisanu, sentiti questo pomeriggio in audizione dalla III commissione (Programmazione e bilancio), presieduta da Alessandro Solinas (M5S) sulla manovra finanziaria 2025/2027. “Questo disegno di legge – ha affermato Falconi – è il primo di questa legislatura ed è quindi un atto che ci indicherà chiaramente quale strada l’Amministrazione regionale voglia percorrere. Ed è per questo che abbiamo chiesto in tutte le sedi che ci fossero forti elementi di innovazione”. Il sindaco di Cagliari ha ricordato i continui tagli del Governo sulla spesa degli enti locali, che incidono “per appena il 6,5% sulla spesa pubblica dello Stato italiano”. Per Zedda “ i governi, dal 2011 in poi, hanno pensato di intervenire con i tagli non sul 93,5% del resto della spesa, ma sempre su quella degli enti locali”. Zedda ha ricordato che aiutare i Comuni vuol dire aiutare la Regione: intervenire, per esempio, sulla sicurezza stradale salverebbe vite e ridurrebbe i costi a carico del servizio sanitario regionale. Il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, ha ribadito che è necessario un aumento strutturale del Fondo unico perché gli “interventi spot”, seppur apprezzati, non consentono ai Comuni di fare programmazione. Marco Pisanu, dirigente Asel, si è detto d’accordo con tutti gli interventi che l’hanno preceduto e ha aggiunto che “i fondi stanziati per la sicurezza informatica sono insufficienti” e ha chiesto, inoltre, un adeguamento del contributo per i cittadini ospiti delle comunità alloggio.
*CITTÀ METROPOLITANE E PROVINCE*
La Commissione ha poi sentito in audizione gli amministratori straordinari delle Province e i rappresentanti delle Città metropolitane di Cagliari e Sassari. Tra i problemi sollevati da tutti quello dell’aumento del Fondo unico per non tagliare i servizi, un fondo dedicato all’assunzione del personale, ma anche aprire un confronto duro con lo Stato sul tema della contribuzione alla finanza pubblica con la definizione dei fabbisogni standard. Con la nascita delle nuove Province ci saranno casi in cui dalla divisione dei territori ci sarà la necessità di nuove risorse per compensare le aree più deboli o più cariche di impegni, come i mutui. E’ il caso della Città metropolitana di Sassari e della provincia Gallura Nord-Est Sardegna, ma anche la divisione della vecchia provincia di Nuoro dalla provincia dell’Ogliastra. Non va meglio per il Sud Sardegna, che in tutto ha un ufficio tecnico con soli 5 dipendenti. Troppo pochi per coprire i servizi. Per Silvia Soggia, dirigente della provincia di Sassari la prima criticità è data dalla distribuzione del Fondo unico tra più enti e ritiene necessario prevedere una quota fissa da rimodulare con una clausola di salvaguardia. Dalla divisione del bilancio tra la Città metropolitana di Sassari e la Provincia Gallura Nord-Est Sardegna, ha spiegato, abbiamo previsto un squilibrio di 10milioni e 800mila euro per il territorio di Sassari. Eugenio Lai, amministratore di una porzione della Città metropolitana di Cagliari, a cui sarebbero necessari 6 milioni di risorse aggiuntive, ha parlato di province sempre più in difficoltà sia per quanto riguarda le risorse sia per quanto riguarda il personale. Battistino Ghisu, amministratore straordinario della Provincia di Oristano, ha parlato della necessità di risorse aggiuntive per 1 milione e 400mila euro e ha puntato il dito contro uno Stato che dal 2015 al 2023 ha tagliato i finanziamenti e ha trattenuto come compartecipazione alla spesa pubblica 78 milioni di euro. La provincia del Sulcis Iglesiente, ha detto l’amministratore straordinario, Sergio Murgia, ha necessità di risorse aggiuntive per 5 milioni di euro per far fronte alle spese, in particolare per mettere in sicurezza le strade e le scuole. Come gli altri territori anche il Sulcis-Iglesiente ha necessità di poter assumere nuovo personale, soprattutto figure tecniche. Roberto Cadeddu, amministratore straordinario della Provincia del Medio Campidano, ha sottolineato che il disavanzo ammonta a 4 milioni e 677mila euro. Il problema della carenza di personale è importante anche nel Medio Campidano e nella provincia dell’Ogliastra, come ha sottolineato l’amministratrice straordinaria Marzia Mameli.
Il presidente della III Commissione, Alessandro Solinas, ha ringraziato tutti gli intervenuti, sia per quanto stanno facendo nei loro territori sia per gli importanti contributi dati ai lavori della Commissione. Solinas ha dato la massima disponibilità per trovare il modo di integrare le risorse necessarie e per portare avanti il confronto con lo Stato sulla vertenza entrate e pretendere ulteriori risorse.