Attività ridotta in Consiglio regionale

09/03/2020

“Nessun allarme ma la situazione sanitaria  richiede la massima cautela. Dobbiamo essere noi a dare l’esempio e a creare quelle condizioni di sicurezza per evitare l’ulteriore diffondersi del virus”.

Il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais ha deciso, sentiti i capigruppo e i questori, di limitare al massimo l’attività nel Palazzo del Consiglio regionale per adempiere alle disposizioni ministeriali e regionali sulle misure da adottare per arginare il Coronavirus.

Da domani sono state annullate tutte le sedute delle commissioni consiliari , ad eccezione di quelle urgenti che, comunque, dovranno svolgersi nella massima sicurezza e senza persone estranee. Inoltre, l’accesso nel Palazzo sarà vietato ai visitatori.

“La nostra attività istituzionale – ha detto il Presidente Pais – subirà un rallentamento, ma non si fermerà. Saranno vietate riunioni e assembramenti. Nel caso di sedute urgenti saranno rispettate tutte le misure di sicurezza. E’ importante attenersi scrupolosamente ai divieti, agli obblighi e alle regole contenute nel Decreto del Presidente del Consiglio de ministri. Sono fiducioso – ha continuato Pais – che questo periodo di emergenza sanitaria sarà molto limitato ma chiedo a tutti i sardi, soprattutto ai giovani, di avere comportamenti responsabili e di attenersi scrupolosamente alle prescrizioni. Solo così potremo vincere tutti insieme questa battaglia sanitaria e ritornare al più presto alla vita normale ”.

Distretto rurale Barbagia, corsa contro il tempo per non perdere i finanziamenti

“Sette milioni di euro non sono pochi ma sono fondamentali per il lancio del distretto rurale della Barbagia. Se non riusciremo a trovarli nella manovra finanziaria che si appresa a entrare in Aula, vorrà dire che li troveremo comunque nei prossimi mesi. Ma non possiamo perdere l’occasione di un progetto concreto finalizzato a contrastare lo spopolamento in una delle zone interne della nostra isola”. Parole di Antonio Solinas, presidente della commissione Agricoltura, al termine dell’audizione in commissione di Michele Virdis, presidente del la fondazione Distretto rurale della Barbagia, sentito insieme al sindaco di Gavoi Salvatore Lai e a quello di Sarule Maurizio Sirca.

Virdis ha ricordato che “il distretto è nato grazia a una legge regionale” e ha aggiunto che “soltanto il progetto barbaricino, che riguarda otto comuni, è stato finanziato dal ministero con 9,5 milioni di euro, pari al 40 per cento del costo. Ora abbiamo bisogno della Regione, perché copra un altro trenta per cento mentre le 250 aziende agricole metteranno di tasca l’ultimo trenta per cento”.

I tempi sono strettissimi”, hanno aggiunto i  rappresentanti dell’agricoltura nuorese e non vorremmo trovarci costretti a restituire al ministero le somme erogate perché significherebbe perdere l’opportunità di ammodernare le aziende e di trasformarle per adeguarle alle esigenze del mercato e della nuova produzione”.

La commissione Agricoltura ha concordato sulla necessità di sostenere l’iniziativa, che vale complessivamente 22 milioni di euro, e il presidente Solinas si è fatto carico di ricercare le risorse nel bilancio regionale.

Piano regionale di sviluppo, in commissione Attività produttive l’audizione degli assessori all’Industria e al Turismo

Inizia in commissione Attività produttive l’iter che porterà all’approvazione del piano regionale di sviluppo 2024 – 2029, strumento strategico elaborato dalla Giunta e ora al vaglio del Consiglio.

Per l’industria l’assessore Emanuele Canu ha spiegato alla commissione guidata da Antonio Solinas (Pd) che sono tre gli assi strategici. Un primo ambito riguarda la transizione energetica, che “richiede una governance come lo sarà la costituenda società energetica della Regione”. Si ipotizza anche “lo sviluppo di centrali energetiche sostenibili” ma l’assessore Cani ha aggiunto anche un secondo ambito: quello delle infrastrutture nelle aree industriali, del sostegno alle start up e alle piccole e medie imprese sarde che cercano nuovi mercati all’estero.  Sull’aspetto della valorizzazione dell’archeologia industriale il consigliere regionale Salvatore Cau (Orizzonte Comune) ha sollecitato “un intervento finanziario  concreto per il recupero delle aree della diga sul Tirso oltre alla ben nota archeologia del Sulcis iglesiente”.

Sul fronte turistico l’assessore Cuccureddu è partito da una considerazione: “La Sardegna è percepita come una regione turistica ma i numeri dicono che non lo è, visto che siamo al dodicesimo posto tra le regioni italiane quanto a presenze. E siamo anche in ritardo rispetto ai nostri competitor del Mediterraneo. L’occupazione media delle strutture si attesta al 20 per cento appena, con 1043 alberghi e 37600 strutture extralberghiere, che non rappresentano impresa turistica ma integrazione al reddito”.  Cuccureddu ha proseguito: “Se vogliamo far crescere il Pil sardo con il turismo dobbiamo individuare un target di turisti che spendono più di duecento euro al giorno, andando oltre le sette settimane estive in cui si concentra la quasi totalità dei turisti. In questo senso lo scorso Capodanno ha dimostrato che una buona offerta di spettacolo incontra una domanda sostanziosa in termini di presenze. La nostra strategia punta ad aumentare le presenze in bassa stagione passando dai 2,5 milioni del 2023 ad almeno 2,7 milioni di quest’anno su un complessivo di 16 milioni nel 2023”.

L’assessore ha parlato anche del ruolo della cantieristica navale da diporto nei distretti di Cagliari, Olbia e Arbatax, “un mondo che vale circa 30 mila euro al giorno a persona contro i tremila di un hotel cinque stelle”. Per questo è necessario “formare personale specializzato che sarà assorbito dalle venti imprese che si stanno installando nei distretti nautici sardi”. Per Cuccureddu è “fondamentale un marchio turistico unico per la Sardegna, un brand che sia dimensionato sulla Dmo regionale. Per quanto riguarda il sostegno all’artigiano di qualità, stiamo ragionando sulla ricostituzione dell’Isola, l’istituto di lavoro artigiano soppresso vent’anni fa”.

Il presidente Solinas ha poi comunicato che i lavori riprenderanno domattina con l’audizione dell’assessore all’Agricoltura. Poi la commissione voterà il parere sulla delibera di Giunta che prevede il Prs 2024- 2029. “E’ un documento complesso che traccia un’idea di sviluppo della Sardegna nei prossimi anni ma al di là del parere, che è un atto formale, la commissione si occuperà concretamente dei temi industriali, del turismo, dell’artigianato e dell’agricoltura quando si tratteranno le proposte di legge su questi temi”.

Autonomie Locali, Ignazio Locci (sindaco Sant’Antioco) nuovo presidente del Cal

Ignazio Locci, sindaco di Sant’Antioco, è il nuovo presidente del Cal. E’ stato eletto alla terza votazione, nel turno di ballottaggio, con 17 voti sui 33 votanti rispetto ai 35 componenti il Consiglio delle autonomie locali. Ha superato, Graziano Milia, sindaco di Quartu, che ha raccolto 15 preferenze (una scheda bianca). Il turno di ballottaggio si è svolto dopo che nelle prime due votazioni, nessuno dei candidati aveva raggiunto il quorum di 18 voti (in entrambi gli scrutini i due sindaci più votati sono risultati Locci e Milia).
«Ripartiamo dal lavoro fatto da chi mi ha preceduto – ha affermato Locci nel suo intervento di insediamento – e lavorerò per ricostruire e favorire una corretta e leale collaborazione tra il Consiglio regionale, la Giunta e l’intero sistema degli Enti Locali della Sardegna».
Il neo presidente del Cal ha indicato nell’Einstain Telescope “la sfida nella quale i sindaci dovranno dimostrare il loro protagonismo” e tra gli obiettivi di mandato ha posto una particolare sottolineatura “nell’impegno per realizzare il testo unico degli enti locali sardi”.

PARERE N. 47/XVII

PARERE N. 47/XVII – Indirizzi per il coinvolgimento dei consorzi di bonifica e per la definizione dei criteri e delle modalità di attuazione degli interventi. Legge regionale 27 febbraio 2025, n. 7 (Modifiche alla legge regionale n. 8 del 2006 in materia di delega ai consorzi di bonifica per la manutenzione dei compendi ittici della Sardegna).

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iter

Enti locali, audizioni in III Commissione sulla manovra finanziaria

Incremento strutturale del Fondo unico, realizzazione del comparto unico, istituzione di un Fondo unico per gli investimenti e uno ad hoc per le Province e le Città metropolitane, ma anche azioni concrete contro lo spopolamento, per il sostegno alle fasce più deboli e un confronto deciso con lo Stato sul tema delle risorse e della vertenza entrate. Sono alcune delle richieste arrivate dalla presidente dell’Anci, Daniela Falconi, dai sindaci di Cagliari, Massimo Zedda, di Sassari, Giuseppe Mascia, e dal rappresentante dell’Asel, Marco Pisanu, sentiti questo pomeriggio in audizione dalla III commissione (Programmazione e bilancio), presieduta da Alessandro Solinas (M5S) sulla manovra finanziaria 2025/2027. “Questo disegno di legge – ha affermato Falconi – è il primo di questa legislatura ed è quindi un atto che ci indicherà chiaramente quale strada l’Amministrazione regionale voglia percorrere. Ed è per questo che abbiamo chiesto in tutte le sedi che ci fossero forti elementi di innovazione”. Il sindaco di Cagliari ha ricordato i continui tagli del Governo sulla spesa degli enti locali, che incidono “per appena il 6,5% sulla spesa pubblica dello Stato italiano”. Per Zedda “ i governi, dal 2011 in poi, hanno pensato di intervenire con i tagli non sul 93,5% del resto della spesa, ma sempre su quella degli enti locali”. Zedda ha ricordato che aiutare i Comuni vuol dire aiutare la Regione: intervenire, per esempio, sulla sicurezza stradale salverebbe vite e ridurrebbe i costi a carico del servizio sanitario regionale. Il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, ha ribadito che è necessario un aumento strutturale del Fondo unico perché gli “interventi spot”, seppur apprezzati, non consentono ai Comuni di fare programmazione. Marco Pisanu, dirigente Asel, si è detto d’accordo con tutti gli interventi che l’hanno preceduto e ha aggiunto che “i fondi stanziati per la sicurezza informatica sono insufficienti” e ha chiesto, inoltre, un adeguamento del contributo per i cittadini ospiti delle comunità alloggio.

*CITTÀ METROPOLITANE E PROVINCE*

La Commissione ha poi sentito in audizione gli amministratori straordinari delle Province e i rappresentanti delle Città metropolitane di Cagliari e Sassari. Tra i problemi sollevati da tutti quello dell’aumento del Fondo unico per non tagliare i servizi, un fondo dedicato all’assunzione del personale, ma anche aprire un confronto duro con lo Stato sul tema della contribuzione alla finanza pubblica con la definizione dei fabbisogni standard. Con la nascita delle nuove Province ci saranno casi in cui dalla divisione dei territori ci sarà la necessità di nuove risorse per compensare le aree più deboli o più cariche di impegni, come i mutui. E’ il caso della Città metropolitana di Sassari e della provincia Gallura Nord-Est Sardegna, ma anche la divisione della vecchia provincia di Nuoro dalla provincia dell’Ogliastra. Non va meglio per il Sud Sardegna, che in tutto ha un ufficio tecnico con soli 5 dipendenti. Troppo pochi per coprire i servizi. Per Silvia Soggia, dirigente della provincia di Sassari la prima criticità è data dalla distribuzione del Fondo unico tra più enti e ritiene necessario prevedere una quota fissa da rimodulare con una clausola di salvaguardia. Dalla divisione del bilancio tra la Città metropolitana di Sassari e la Provincia Gallura Nord-Est Sardegna, ha spiegato, abbiamo previsto un squilibrio di 10milioni e 800mila euro per il territorio di Sassari. Eugenio Lai, amministratore di una porzione della Città metropolitana di Cagliari, a cui sarebbero necessari 6 milioni di risorse aggiuntive, ha parlato di province sempre più in difficoltà sia per quanto riguarda le risorse sia per quanto riguarda il personale. Battistino Ghisu, amministratore straordinario della Provincia di Oristano, ha parlato della necessità di risorse aggiuntive per 1 milione e 400mila euro e ha puntato il dito contro uno Stato che dal 2015 al 2023 ha tagliato i finanziamenti e ha trattenuto come compartecipazione alla spesa pubblica 78 milioni di euro. La provincia del Sulcis Iglesiente, ha detto l’amministratore straordinario, Sergio Murgia, ha necessità di risorse aggiuntive per 5 milioni di euro per far fronte alle spese, in particolare per mettere in sicurezza le strade e le scuole. Come gli altri territori anche il Sulcis-Iglesiente ha necessità di poter assumere nuovo personale, soprattutto figure tecniche. Roberto Cadeddu, amministratore straordinario della Provincia del Medio Campidano, ha sottolineato che il disavanzo ammonta a 4 milioni e 677mila euro. Il problema della carenza di personale è importante anche nel Medio Campidano e nella provincia dell’Ogliastra, come ha sottolineato l’amministratrice straordinaria Marzia Mameli.

Il presidente della III Commissione, Alessandro Solinas, ha ringraziato tutti gli intervenuti, sia per quanto stanno facendo nei loro territori sia per gli importanti contributi dati ai lavori della Commissione. Solinas ha dato la massima disponibilità per trovare il modo di integrare le risorse necessarie e per portare avanti il confronto con lo Stato sulla vertenza entrate e pretendere ulteriori risorse.

Commissione Bilancio, in audizione per la manovra anche il Terzo settore e gli sportelli della lingua sarda. Alle 15 ci sono gli Enti locali

Il Terzo settore e una delegazione degli operatori degli sportelli della lingua sarda hanno concluso le audizioni di questa mattina della commissione Bilancio dedicate alla manovra finanziaria prossima all’Aula.

Andrea Piano (portavoce del Forum del terzo settore) ha sintetizzato i punti di un documento già inviato nei giorni scorsi ai commissari,  che pone l’accento su “risorse aggiuntive per continuare a garantire i servizi alla persona in tutto il territorio sardo. In particolare sul fronte della salute mentale che per l’ottanta per cento è sostenuto da organizzazioni del terzo settore”. Positivo il giudizio sul rafforzamento delle tariffe delle strutture per minori previsto in Finanziaria ma sul fronte dello sport non agonistico il Forum chiede che “la certificazione medica non sia un costo per le famiglie, che a volte rinunciano a far fare sport ai figli per questa ragione”.

Per la Fish Sardegna Pierangelo Cappai (presidente) e la consulente Francesca Palmas hanno chiesto alla commissione di “portare avanti le politiche sulle persone con disabilità, politiche che fanno della Sardegna la prima regione in Italia in questo campo, dove si spendono bene le risorse”. La Fish ha sollecitato inoltre che non siano toccate le risorse della legge 162, del progetto “Ritornare a casa” e del Fondo per l’autosufficienza.

Il presidente Alessandro Solinas ha poi dato la parola alla Caritas Sardegna con don Marco Statzu che ha ricordato come la Regione destini a favore dell’organismo della Conferenza episcopale sarda un milione mezzo di euro ogni anno per attuare una parte dei servizi.  Il responsabile dell’Ufficio studi di Caritas, Raffaele Callia, ha proseguito parlando della “povertà come fenomeno multidimensionale” e  ha chiesto l’attivazione della legge che prevede il servizio civile regionale.

A seguire Antonio Garau, portavoce di una delegazione degli operatori degli sportelli in lingua sarda. Garau ha segnalato la condizione precaria dei circa 60 operatori che da circa 20 anni lavorano nei Comuni e ha chiesto alla commissione di prevedere  “un finanziamento triennale per i costi del servizio che preveda già il contributo erogato dallo Stato. Oltre alla certezza e regolarità dei posti di lavoro, deve essere garantita l’effettività del diritto linguistico dei sardi”.

I lavori della commissione Terza riprendono alle 15 con l’audizione del sistema degli enti locali.

Manovra 2025-2027, in III^ commissione audizione dei rettori delle Università di Cagliari e Sassari e dei presidenti dei consorzi universitari di Oristano e Nuoro

Sono proseguite nella III^ commissione, presieduta da Alessandro Solinas (M5S), le audizioni sulla Manovra 2027. I primi ad intervenire nel parlamentino del Bilancio, sono stati i rettori delle Università di Sassari e Cagliari. Gavino Mariotti e Francesco Mola hanno confermato l’indispensabile ruolo della Regione per garantire le attività degli atenei sardi, anche a fronte dei tagli ministeriale (3.8%) che hanno avuto incidenza su altri fattori comportando così una contrazione ancor maggiore delle risorse di derivazione statale, ed hanno mostrato apprezzamento per gli stanziamenti previsti nel D.l. 85 (Giunta) “Legge di stabilità 2025”.

I due rettori hanno inoltre ribadito la necessità “di un attenzione strutturale” verso le università per superare le difficoltà e le sfide che le attendono (ad esempio: concorrenza dell’online, esodo degli studenti, servizi più efficienti, ammodernamento e innovazione, maggiore attrattività in campo nazionale e internazionale) e per rilanciare l’opportunità di un confronto e una collaborazione continua ed efficace con la Regione su tutti gli elementi che possono essere considerati “di sistema”. Tra questi: i trasporti interni, il costo dei collegamenti aerei, la disponibilità degli alloggi. «Gli studenti – ha affermato il professor Mola – non vanno via dalla università ma molto spesso dalle prospettive che offre la nostra Isola».

Gavino Mariotti ha invece insistito sulla necessità di minori stringenti vincoli per ciò che attiene gli investimenti, anche alla luce dei mutabili criteri valutativi delle performance da parte dei preposti organismi ministeriali ed ha ribadito un crescente interesse per l’espansione dell’ateneo sassarese nell’area del Nord Est dell’Isola. «Per le sedi decentrate – ha concluso il Magnifico di Sassari – non basta sostenere solo i costi della didattica ma deve darsi copertura all’insieme dei costi della gestione dei corsi».

A seguire gli interventi del presidente del “Consorzio Uno di Oristano”, Gian Valerio Sanna, e del commissario del “consorzio Uni Nuoro”, Ivan Giuseppe Paglia, che hanno criticato i meccanismi di rendicontazione delle spese («ingessa la nostra attività e gli adempimenti, e la duplicazione di verifiche e controlli grava su strutture che non hanno dipendenti diretti ma che devono avvalersi delle professionalità in organico nelle amministrazioni pubbliche che partecipano ai consorzi universitari») ed hanno auspicato una riprogrammazione delle dotazioni finanziarie. Sanna e Paglia hanno inoltre rilanciato “un grande progetto di semplificazione e di edificazione sociale” da realizzarsi con la creazione di un organismo che metta insieme i consorzi di Nuoro e Oristano, anche alla luce delle opportunità che l’Einstein Telescope offre alla Sardegna centrale. Tra le specifiche richieste avanzate alla commissione, si segnala quella del commissario Paglia, per il reperimento delle risorse necessarie per la creazione di una sede “decorosa per i futuri corsi nella città di Nuoro”.