Data: 09/07/2019 ore 10:00
E’un progetto che nasce con uno stanziamento di 130.000 inserito nella legge finanziaria dello scorso anno ed è molto positivo che la nuova amministrazione intenda proseguire su questa strada, non solo per un fatto di continuità ma perché crede nella scelta strategica di puntare sui giovani e sui piccoli Comuni, mettendoli in contatto con la grande realtà dell’Unione europea”.
Lo ha dichiarato il vice presidente del Consiglio Piero Comandini, presentando il progetto “Young, Work and territory in Sardinia” che, grazie alla collaborazione con Focus Europe, permetterà a 20 giovani sardi (in maggioranza donne, di età media sotto i 30 anni, laureati e con buona conoscenza delle lingue) di frequentare un corso di alta formazione (compresa una settimana di full immersion presso le strutture Ue di Bruxelles) sui progetti finanziati dall’Unione europea, che potranno essere realizzati nelle loro comunità.
Si tratta, ha sottolineato l’assessore degli Enti locali Quirico Sanna, “di una iniziativa che vogliamo sostenere con convinzione, perché da un lato esprime la volontà unitaria di tutta la politica di aiutare concretamente la Sardegna ad uscire dall’isolamento e dall’altro intende farlo puntando sui giovani e sui piccoli Comuni, quelli che hanno meno risorse e meno possibilità”. Questo progetto, ha aggiunto, “si inserisce poi in una azione complessiva di potenziamento dei nostri uffici di Bruxelles che presto metteremo a disposizione del sistema regionale e delle imprese sarde per provare a vincere la nostra sfida più grande, arrivare al tetto del 100% nell’utilizzo dei fondi europei”.
I 20 giovani, selezionati con procedure ad evidenza pubblica con bandi predisposti dai singoli Comuni, saranno impegnati nel settore dei cosiddetti “fondi diretti”, quelli cioè che non prevedono l’intermediazione delle Regioni e degli Stati membri ma mettono in contatto le amministrazioni locali e le varie direzioni generali dell’Unione europea in progetti che dovranno essere co-finanziati dagli stessi Comuni e possedere il requisito della “trans-nazionalità”, in modo da poter essere realizzati in diverse realtà del continente.
Per i giovani, altro aspetto particolarmente significativo del progetto, sarà una esperienza formativa di grande valore con la quale potranno migliorare la loro professionalità ed allargare la loro visione del mondo del lavoro restando a stretto contatto con il territorio, contribuendo ad invertire la tendenza alla cosiddetta “fuga dei cervelli” che rappresenta uno degli aspetti più preoccupanti del processo di spopolamento della Sardegna.
I Comuni interessati sono quelli di: Ardara, Collinas, Decimomannu. Desulo, Escalaplano, Fonni, Iglesias, Mandas, Maracalagonis, Mogoro, Pula, San Nicolò Gerrei, Sant’Andrea Frius, Sarroch, Siliqua, Silius, Soleminis, Unione Anglona bassa valle del Coghinas e Villasor.
(Af)