Discorso di insediamento – XIV Legislatura

Doveroso e commosso è il ringraziamento che rivolgo a tutti voi, colleghe e colleghi, per avermi accordato la fiducia, conferendomi l’altissimo onore di presiedere la nostra Assemblea.

Darò il massimo per ripagarla ampiamente!

Un incarico che mi appresto a svolgere in tutta umiltà, con spirito di servizio, seguendo i più luminosi esempi che mi vengono dagli illustri predecessori. Predecessori ai quali, attraverso i colleghi presidenti Felicetto Contu e Mariolino Floris, presenti in Aula e che affettuosamente saluto, rivolgo un sentito omaggio.

Colleghi, mi riprometto di essere sempre all’altezza del prestigio che questo alto incarico istituzionale richiede.
Sempre garante dell’unità dell’Assemblea e del pieno rispetto dei diritti di tutti i componenti il XIV° Consiglio regionale.

Sarò il presidente di tutti!

Sicura in tal modo di guadagnarmi, domani, quella fiducia che oggi mi è stata, in un certo qual modo, accordata con la scheda bianca delle forze di minoranza.

Consentitemi di rivolgermi con particolare simpatia ai colleghi che oggi siedono sui banchi del Consiglio per la prima volta, per porgere loro un caloroso benvenuto.

Nel contempo è giusto e doveroso ricordare,con rispetto e gratitudine, tutti i colleghi che ci hanno preceduto nelle diverse legislature, onorando la loro carica e contribuendo a scrivere le pagine più belle della nostra Autonomia.

Non cito nessuno in particolare, perché tutti sono degni di rispetto e ammirazione.

Tutti sono patrimonio condiviso della nostra eredità politica, culturale e storica.

Colleghe e colleghi, il parlamento sardo è chiamato a svolgere un ruolo alto, nobile e insostituibile per incidere, unitamente al governo regionale, nei processi decisionali che ci attendono per dare ai sardi le risposte che si aspettano.

L’ambizione è quella di collocare la nostra Regione fra quelle più avanzate in termini di cultura, qualità della vita, servizi e infrastrutture.

Ampi e luminosi sono gli orizzonti che ci prefiggiamo.

Non senza la piena consapevolezza del difficile compito che ci attende, ma con l’entusiasmo di chi è mosso da una incrollabile fede nel credere che la Sardegna possa risollevarsi con le proprie forze.

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