Discorso di insediamento – XIV Legislatura
Un saluto porgo alle famiglie sarde che sostengono tutto il peso della crisi economica, pur mantenendo saldi i principi posti alla base di questa istituzione familiare plurisecolare.
Alla famiglia va riconosciuto il ruolo insostituibile svolto nell’organizzazione, nella difesa e nella tutela dei valori più alti della nostra società.
Il nucleo familiare svolge un compito essenziale, sancito dalla Carta Costituzionale, volto a favorire la creazione di un tessuto sociale solidale, ad assicurare la pacifica convivenza, ad educare i componenti al rispetto delle regole civili, alla solidarietà ed alla difesa della vita.
Da questo Consiglio regionale deve partire un rinnovato impulso legislativo per fornire alla famiglia tutti gli strumenti e mezzi necessari affinché possa adempiere ai propri doveri e soddisfare le esigenze di chi vi appartiene.
La sfida sarà quella di costituire intorno alla famiglia e alle sue necessità una società organizzata e moderna, tollerante e rispettosa dei diritti umani.
Un caloroso saluto rivolgo ai poveri, agli anziani, ai disoccupati, ai disadattati, ai meno abili e a quanti soffrono ai margini della società.
A coloro cioè che più di altri sentono la necessità di avere vicina la solidarietà e l’attenzione di questa istituzione.
Conosco particolarmente bene il livello di questo malessere, provengo da un territorio, il Sulcis-Iglesiente, dove attualmente i lavoratori sono in lotta a difesa del loro sacrosanto diritto al lavoro.
Un territorio martoriato dal dramma della chiusura di molte attività industriali e con numerosissime famiglie per cui si prospetta un futuro incerto fatto di povertà.
Il Consiglio regionale, questo Consiglio regionale, deve diventare un baluardo insuperabile nella difesa dei livelli occupazionali dell’Isola, creando le migliori condizioni per una loro futura crescita.
Stessa attenzione rivolgo a tutti quei giovani sardi che, avendo conseguito un titolo di studio, sono costretti ad emigrare perché a casa loro non trovano opportunità di impiego.
Questa fuga di intelligenze deve cessare!
Colleghi pur rifuggendo da qualsiasi retaggio demagogico o richiamo populistico, il nostro Parlamento su questi temi è chiamato ad assumere un solenne impegno.