Data: 03/10/2018
Martedì 16 ottobre, alle 10.30, sarà presentata all’esame dell’ Aula, con il ricorso all’articolo 102 del regolamento interno, senza cioè il passaggio del provvedimento in commissione, la proposta di legge presentata da tutti i capigruppo del Consiglio (primo firmatario Daniele Cocco, Art1-Sdp) che, attraverso la modifica delle norme che regolano le attività minerarie, ha l’obiettivo di assicurare alla Regione sarda i necessari strumenti regolamentari per garantire possibili interventi sanzionatori (sono previsti, tra gli altri, la decadenza della concessione e degli eventuali benefici finanziari) nei casi in cui i titolari delle concessioni non rispettino i contratti di lavoro o operino in violazione delle corrette prassi sindacali o delle leggi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Lo ha annunciato il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, nel corso dell’incontro svoltosi negli uffici della presidenza, tra la conferenza dei capigruppo e una delegazione dei lavoratori della Polar. L’azienda che opera a Piscinas e che dal 2015 ha rilevato un giacimento di argilla bentonica ed attraversa ormai da tempo una situazione di crisi che è stata caratterizzata da forti tensioni sindacali.
L’ultimo caso di scontro con i lavoratori e i loro rappresentanti, così come è stato riferito dai delegati di Cgil, Cisl e Uil, riguarda il licenziamento di tre addetti mentre gli stessi godevano del regime di cassa integrazione.
Le difficoltà nelle relazioni sindacali sono state confermate anche dall’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, che ha mostrato apprezzamento per i contenuti del provvedimento legislativo e, nel corso del suo breve intervento, ha definito, con riferimento al personale, “discutibile e spregiudicata” la gestione aziendale della Polar.