Data: 11/05/2017
Il territorio regionale va salvaguardato dall’uso inappropriato dei diserbanti chimici, in particolare di quelli contenenti il principio attivo glyphosate, in agricoltura e al di fuori delle pratiche agricole. Il consigliere dei Rossomori Emilio Usula ha presentato una mozione in cui si chiede alla giunta di promuovere un’azione di informazione e di sensibilizzazione sui rischi per l’ambiente e la salute umana e animale nell’utilizzo e nella vendita dei diserbanti e di sostenere una campagna rivolta ai comuni e alle amministrazioni provinciali fornendo linee guida mirate alla regolamentazione dell’uso dei prodotti fitosanitari. La gravità della situazione è segnalata anche dall’ISDE (Intenational Society of Doctors for the Enviroment) che, in numerosissime pubblicazioni, documenta che l’esposizione cronica ai pesticidi può essere all’origine di alterazioni a carico di svariate strutture dell’organismo umano”. Per Usula si tratta di una questione urgente in quanto l'utilizzo dei diserbanti, ed in particolar modo del glyphosate quale erbicida totale non selettivo, oltre alla salute umana, arreca danni diretti e indiretti anche alla fauna minore e, in particolare, provoca danni irreparabili al patrimonio apistico, in quanto determina il deterioramento dell'apparato neurosensoriale di questi insetti. Queste sostanze provocano danni cosi gravi che in Francia, dopo numerose segnalazioni scientifiche, la malattia di Parkinson è stata riconosciuta come malattia professionale degli agricoltori per la diretta correlazione causale dell'esposizione ai pesticidi. Pertanto, il consigliere dei Rossomori chiede all’esecutivo regionale di attivarsi nei confronti dell’ANAS e delle Ferrovie per l’eliminazione immediata e futura dell’uso di queste sostanze nei lavori di manutenzione di loro competenza. Emilio Usula ricorda, inoltre, che il 22 giugno del 2015 è stata presentata una proposta di legge finalizzata proprio a disciplinare e limitare l’uso di pesticidi dannosi per l’ambiente e per la salute. Tale proposta non è mai stata inserita neanche all’ordine del giorno della commissione competente. “E’ un ritardo inaccettabile – conclude Usula – non si può rimandare oltre l’approvazione di un provvedimento che tutela il nostro ambiente e la salute dei sardi”.