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Usi civici, audizione del direttore generale dell’assessorato all’Agricoltura in Quinta Commissione.

Data: 12/04/2016

Prosegue, in Quinta Commissione, l’esame della proposta di legge di modifica della disciplina sugli usi civici.

Il parlamentino delle “Attività Produttive”, presieduto da Luigi Lotto, ha sentito in mattinata il direttore generale dell’assessorato all’Agricoltura Sebastiano Piredda che ha illustrato alla Commissione lo stato dell’arte delle procedure di accertamento sulla sussistenza degli usi civici nel territorio regionale.

«Finora sono 220 i Comuni che hanno portato a termine gli accertamenti – ha spiegato Piredda – 110 quelli che invece devono ancora farlo, mentre 6 amministrazioni comunali dovranno provvedere a una correzione delle carte per un errore nelle procedure di accertamento». Il rappresentante dell’assessorato, dopo aver sottolineato le difficoltà incontrate nel corso degli anni nell’affrontare un argomento “ostico” come quello degli usi civici, ha auspicato la definizione di una norma che consenta di soddisfare i diversi interessi in campo ed evitare lunghi contenziosi. Obiettivo condiviso dalla proposta di legge all’esame della Commissione che prevede la cancellazione del limite temporale di due anni per procedere alla sclassificazione dei terreni gravati da uso civico a condizione che abbiano “irreversibilmente perso la conformazione fisica o la destinazione funzionale di terreni agrari, boschivi o pascolativi”.

Per ottenere la sclassificazione dovranno sussistere altri tre requisiti: 1) l’alienazione o la concessione dei terreni da parte dei comuni prima dell’entrata in vigore della legge n.431 del 1985 (legge Galasso); 2) l’utilizzo per la realizzazione di opere di interesse pubblico, di piani per l’edilizia economica o popolare, di piani per gli insediamenti produttivi, di piani particolareggiati o di lottizzazione; 3) non siano stati utilizzati in difformità dalla programmazione urbanistica comunale o regionale.

«E’ intenzione della Commissione arrivare a una norma di equilibrio che contemperi il diritto delle comunità alla proprietà e alla fruizione collettiva delle terre pubbliche con l’esigenza di liberare i terreni irrimediabilmente compromessi o da decenni destinati ad altro uso – ha detto il presidente della Commissione Luigi Lotto – nei prossimi giorni, dopo aver ottenuto il parere formale dell’assessorato e acquisito ulteriori osservazioni, arriveremo alla stesura definitiva del testo.  La normativa vigente ha dato vita in passato a differenti interpretazioni e infinite controversie, la nostra proposta di legge tenta di trovare una soluzione che dirima le questioni ancora aperte e, soprattutto, non apra le porte a ulteriori contestazioni». (Psp)

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