Data: 09/12/2014
«Ripetute illegittimità, un’azione non oculata e attenta ai limiti di legge per quanto attiene la discrezionalità amministrativa, rilevanti inadempienze da parte dei soggetti destinatari dei contributi». Così la dottoressa Cinza Laconi, commissario dell’agenzia regionale “Sardegna Promozione” ha giustificato, in sintesi, nel corso dell’audizione in Sesta commissione, l’annullamento della contribuzione per 11 società sportive (annualità di riferimento 2013-2014), compresa la Cagliari calcio, sul totale delle 15 pratiche oggetto del provvedimento, a fronte delle 97 ereditate dalla precedente gestione a guida del dottor Mariano Mariani.
La dottoressa Laconi, nel corso dei diversi interventi in risposta ai quesiti dei commissari del parlamentino presieduto da Mondo Perra (Psi – Sardegna Vera), ha ripercorso le varie attività poste in essere dalla gestione commissariale, ad incominciare dall’apertura dei procedimenti di autotutela ex L. 241/1990 “dopo aver riscontrato gravi criticità di fatto e di diritto relativamente alla possibilità di liquidazione delle stesse”. In particolare il commissario ha posto in rilievo la violazione delle disposizioni che vietano la spesa per le sponsorizzazioni ed ha sottolineato come il ricorso al cosiddetto “contributo di scopo” non sia stato accompagnato dalle opportune valutazioni in ordine agli obiettivi conseguiti nell’interesse e per conto dell’amministrazione.
La dottoressa Laconi ha quindi definito «uno strumento sbagliato per il sostegno alle società sportive» le pratiche messe in atto nel corso degli ultimi anni dall’agenzia regionale ed ha ribadito le esclusive finalità di promozione per le attività di “Sardegna promozione”. Il commissario ha ricordato inoltre il pronunciamento della sezione di controllo della Corte dei Conti che – a suo giudizio – aveva evidenziato le criticità che sono state poi supportate e approfondite nella relazione della gestione commissariale, ricordando come sia compito dell’organo amministrativo procedere con le conseguenti azioni correttive.
Il commissario di “Sardegna Promozione” ha quindi auspicato la rapida chiusura dell’agenzia regionale.