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Sardegna Vera: proposta in materia di entrate e accise

Data: 07/01/2015
Lo ha dichiarato in una conferenza stampa il capogruppo di Sardegna Vera Efisio Arbau, secondo il quale “con un accordo fra Regione e Saras, una delle più grandi aziende della Sardegna che produce da sola circa un terzo del Pil regionale, è possibile portare 1 miliardo di risorse fresche nelle casse regionali, superando i rilievi della Corte Costituzionale in materia di accise, esigibili dalla Regioni (come ha stabilito la Corte in due sentenze nei confronti del Friuli e della Sicilia) non per il fatto che siano relative a produzioni realizzate sul territorio ma legate a prodotti effettivamente commercializzati a partire dal territorio regionale”.
Proprio per attivare questo meccanismo, ha proseguito Arbau, “l’accordo fra Regione Sarda e Saras dovrebbe prevedere anche il trasferimento dei depositi costieri dell’azienda petrolifera in Sardegna, presso siti portuali attrezzati, potrebbero essere Oristano, Porto Torres ed Arbatax) in grado di garantire collegamenti efficienti con i mercati nazionali ed internazionali”.
Cosa fare con le risorse aggiuntive? “Intanto adoperiamoci per ottenerle – ha concluso il capogruppo di Sardegna Vera – noi comunque abbiamo le nostre proposte: ridurre la pressione fiscale per le piccole e medie imprese e predisporre interventi di riequilibrio a favore della zone interne, sempre finalizzati a sostenere le realtà produttive”.
Per il consigliere di Sardegna Vera Raimondo Perra, la proposta del gruppo, al di là della propaganda del centro-destra che spesso ha caratterizzato il dibattito sulla Zona franca, farebbe della Sardegna una sorta di “Zona franca del lavoro, dove le imprese potrebbero contare su un autentico taglio del costo del lavoro, capace di farle crescere e di intercettare positivamente la sia pur debole ripresa economica che sembra manifestarsi a livello nazionale”.
A giudizio di Gaetano Ledda, anch’egli componente del gruppo di Sardegna Vera, “la pressione fiscale sulle imprese è ormai arrivata ad un livello intollerabile; servono soluzioni nuove e quella che proponiamo, fra gli altri, ha anche il pregio di poter essere realizzata in tempi rapidi”.
(Af)

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