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Referendum antitrivelle. Via libera della Cassazione al sesto quesito

Data: 08/01/2016

La Corte di Cassazione ha ritenuto ammissibile il sesto quesito referendario antitrivelle. La notizia è arrivata poche ore dopo l’incontro di questo mattina a Roma presso la sede della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome dei delegati regionali delle dieci regioni (Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise), alla quale ha preso parte anche il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau.

«L’obiettivo rimane quello di modificare le norme – ha sottolineato ai colleghi delle altre regioni il massimo rappresentante dell’Assemblea sarda – obiettivo in parte raggiunto con le modifiche adottate dal Governo, primo grande risultato dell’azione congiunta dei consigli regionali ma l’auspicio è quello di aprire un confronto sul tema con il Governo». All’incontro di questa mattina per volontà del presidente del Consiglio regionale della Basilicata Piero Lacorazza, Regione capofila dell’iniziativa referendaria, ha partecipato anche l’avvocato Stelio Mangiatemeli che proprio ieri su istanza della Corte di Cassazione in merito alle novità introdotte dalla legge di stabilità 2016 (n.208 del 2015) per conto delle regioni ha depositato, ed è stato ascoltato in udienza, la memoria relativa all’azione referendaria e ai quesiti proposti.

«Alla luce dell’ultimo pronunciamento della Cassazione – aggiunge il presidente Ganau – è necessario stabilire insieme come procedere, in attesa dell’udienza in Camera di Consiglio prevista per il 13 gennaio, nel corso della quale la Corte Costituzionale si pronuncerà sull’ammissibilità dei quesiti referendari proposti dai Consigli regionali».

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