Data: 02/03/2016 ore 16:30
“Crediamo molto nel potenziamento del trasporto ferroviario ed abbiamo avviato, con l’entrata in servizio dei nuovi treni, una profonda ristrutturazione del sistema del trasporto pubblico locale con l’obiettivo di renderlo sempre più efficiente e capace di intercettare la domanda degli utenti”.
Lo ha dichiarato l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana, partecipando ad una riunione della quarta commissione (Governo del territorio) presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd) in cui sono stati ascoltati i Sindaci dell’area Terralbese sui collegamenti ferroviari Cagliari-Uras e Cagliari-Marrubiu.
Soffermandosi in particolare sulle problematiche specifiche delle linee del territorio Terralbese, l’assessore ha spiegato che “sono assicurati 12 collegamenti giornalieri in andata e ritorno con le due località, con l’inserimento di treni di supporto alla linea principale garantiti da apposite coincidenze, una operazione che comporta una percorrenza maggiore di circa 400 Km al giorno ed un costo aggiuntivo per la Regione di 430.000 euro l’anno; riteniamo però che con queste misure il territorio non sia isolato e che, soprattutto, non ci siano buchi nel servizio”.
Poi, ha proseguito, “è chiaro che siamo ancora al centro di un processo di cambiamento molto importante che, con la presenza dei nuovi treni, determinerà altre modifiche a cascata su tutta la rete, con ulteriori aggiustamenti di orari e di linee e lo spostamento di altri mezzi dove e quando sarà necessario, azioni coerenti con la scelta di fondo di assicurare un collegamento veloce fra il sud e ed il nord della Sardegna; se un cittadino prende un Freccia Rossa sa che quel treno farà due, quattro fermate al massimo”.
La presidente dell’Unione dei Comuni del Terralbese Manuela Pintus ha richiamato l’attenzione della commissione sulle esigenze di trasporto del territorio, cui fa capo una popolazione di 25.000 persone. Comprendiamo la necessità di razionalizzare il servizio ma rispetto agli anni precedenti, ha ricordato, “sono stati tagliati ben 6 collegamenti e registriamo forti disagi che penalizzano soprattutto gli studenti”.
Riceviamo ogni giorno segnalazioni e proteste, ha lamentato il Sindaco di Marrubiu Andrea Santucciu, “che riguardano non solo la diminuzione dei collegamenti ma anche la scomodità degli orari, il costo dei biglietti e degli abbonamenti”.
Quello degli orari è un tema centrale, ha ribadito anche il Sindaco di Uras Gerardo Casciu, “nell’ambito di un servizio di Trenitalia non certo soddisfacente, basti pensare che per il rinnovo degli abbonamenti c’è solo un operatore e gli utenti sono costretti a fare la fila per una operazione semplicissima; sarebbe inoltre utile pensare in prospettiva ad un raccordo fra il servizio ferroviario e quello dell’Arst”.
Nella sua replica, l’assessore Deiana ha insistito sul fatto che il processo di cambiamento del trasporto pubblico locale non ha alternative e, sul prezzo dei biglietti, ha osservato che “l’aumento, per altro molto contenuto con la tariffa base che passa da 1.15 a 1.30 euro e si spalma in modo esponenziale sulle varie linee, era necessario perché l’ultimo adeguamento era del 2008”. Più in generale, ha continuato, “abbiamo di fronte un quadro economico in cui lo Stato copre i costi del servizio per 40 milioni per una percorrenza complessiva di 3.6 milioni di Km l’anno mentre la Regione paga l’Iva per 4.5 milioni e spende altre risorse proprie per arrivare a 3.8 milioni di km l’anno, in considerazione delle diverse esigenze dei territori: con Trenitalia abbiamo fatto un contratto-ponte di un anno fino al 31 dicembre in previsione di una successiva intesa di 9 anni che però verificheremo punto per punto chiedendo impegni ed investimenti, senza escludere la possibilità di una gara”.
Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Gianni Lampis (Misto-Fdi) e Gianmario Tendas (Pd).
Nelle conclusioni il presidente della commissione Antonio Solinas ha affermato che “i collegamenti fra il Terralbese ed il capoluogo di Regione ci sono e sono importanti anche se è possibile approfondire alcuni aspetti, come gli orari, legati all’efficienza complessiva del servizio ed alle esigenze espresse dagli amministratori locali e dai cittadini”. Abbiamo sempre ascoltato tutti senza agire sull’onda emotiva delle proteste più o meno fondate, ha aggiunto, “tenendo presente che la Regione ha investito ingenti risorse per i treni veloci e non si può immaginare di farli fermare in ogni stazione, almeno con le attuali caratteristiche strutturali della rete”.