Data: 30/09/2015 ore 10:30
“Il problema del personale dell’Ente foreste non è semplicissimo ma sia siamo impegnati a risolverlo in tempi brevi tenendo conto di due esigenze: la sostenibilità per la finanza pubblica regionale e la necessità di far partire al più presto la nuova Agenzia Forestas, mettendola in condizione di svolgere al meglio i nuovi compiti che la legge le assegna”.
Lo ha dichiarato l’assessore degli Affari generali Gianmario Demuro nel corso di una audizione sul Dl 218 (Legge forestale della Sardegna), davanti alla quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd).
L’assessore Demuro ha illustrato alla commissione le tre ipotesi principali su cui la Giunta sta lavorando, in attesa delle risposte ad alcuni quesiti in materia finanziaria e previdenziale inviati rispettivamente alla Ragioneria generale dello Stato ed all’Inps.
La prima, ha precisato, “ricalca sostanzialmente la situazione attuale, con i dipendenti della nuova Agenzia che resterebbero un comparto separato nel sistema Regione con due livelli di contrattazione, uno nazionale ed un regionale (per la parte integrativa); si tratta di un modello che necessita della definizione dei costi a monte e attendiamo, su questo, alcune risposte dai livelli nazionali”.
La seconda, ha aggiunto, “è molto simile alla normativa adottata dalla Lombardia con le categorie impiegati-quadri-dirigenti inquadrate secondo la disciplina del pubblico impiego e gli operai secondo i due livelli nazionale-regionale; la terza, infine, è la più complessa perché colloca i dipendenti della nuova Agenzia in un comparto totalmente separato dal resto del sistema-Regione”.
Ciascuna ipotesi di lavoro, ha detto infine Demuro, “ha le sue specificità ma, in attesa di un quadro conoscitivo completo, la più praticabile appare quella di introdurre una sorta di “soglia” finanziaria, definire con precisione le mansioni di alcune figure professionali e collocare i dirigenti in un ruolo unico che già la riforma Madia prefigura a livello nazionale e che la stessa Regione intende introdurre”.
Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Piefranco Zanchetta (Cps), Antonello Peru di Forza Italia e Piero Comandini del Pd.
Il presidente Solinas, in sede di conclusioni, ha osservato che “è oggettivamente difficile pensare ad una applicazione generalizzata della legge 31 a tutto il personale perché, per gli operai, manca la necessaria definizione delle mansioni; per i dirigenti, al contrario, il percorso di una collocazione nel comparto unico regionale potrebbe essere più semplice”. La commissione, ha concluso, “dovrà ora scegliere fra le ipotesi prospettate dall’assessore o, eventualmente, ridurre i 180 giorni che il Dl 218 assegna ora alla Giunta per la definizione del nuovo contratto; in ogni caso, ci riserviamo di sentire ancora l’assessore al termine dei necessari approfondimenti finanziari e previdenziali”.
(Af)