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Quarta commissione: audizione dell’Adis (Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna)

Data: 16/09/2015 ore 14:00

“Con i due piani relativi allo studio delle zone a rischio di frana e delle aree pluviali potenzialmente soggette ad alluvioni, la Sardegna fa un grande passo avanti verso un corretto governo del territorio secondo i confini fisici naturali rappresentati dai bacini idrografici”.

Lo ha affermato il direttore generale dell’Adis (Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna) Roberto Silvano nel corso di una audizione davanti alla quarta commissione (Governo del territorio), presieduta dall’on. Antonio Solinas (Pd).

Il primo piano riguardante le frane, ha proseguito Silvano, “ci consente di avere una conoscenza completa del territorio, sia delle zone a rischio sia di quelle considerate geologicamente sicure che, in Sardegna, sono fortunatamente molto estese; conoscere il territorio significa anche poter individuare con certezza le opere e gli interventi necessari per ridurre e contrastare il rischio idrogeologico”. Il territorio preso in esame nella zona compresa fra i bacini Coghinas-Mannu-Temo, ha precisato l’ing. Marco Melis dell’Adis, “comprende 101 Comuni suddivisi in quattro Province, mentre, per quanto riguarda le fasce pluviali (da monte a valle) si riferisce ai 58 principali corsi d’acqua della Regione; sono studi da inserire obbligatoriamente nei Piani urbanistici dei Comuni, che possono completarli con ulteriori dettagli dei loro territori, e nelle attività strategiche della Regione come il Piano di sviluppo rurale”.

L’iter dei provvedimenti, che per legge devono essere inseriti nei documenti nazionali strategici sulla difesa del suolo, ha tempi molto stretti perché dovranno essere approvati dal Consiglio entro il prossimo 22 dicembre.

Per queste ragioni il presidente della commissione Antonio Solinas ha illustrato lo schema di una proposta di legge che, modificando in alcune parti la legge regionale 19/2006, introduce una sorta di corsia preferenziale concentrando l’approvazione in una delibera di Giunta all’interno della quale vengono recepiti sia il parere della commissione che quello del Consiglio delle autonomie locali. L’esame compiuto della proposta è stato rinviato per una richiesta di approfondimenti formulata dalla minoranza.

(Af)

 

 

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