Data: 17/10/2018
Sostenuta da una corposa rappresentanza trasversale di consiglieri regionali, una proposta di legge per superare lo stallo delle province sarde è stata presentata questa mattina dall’on. Luca Pizzuto.
La proposta 551 (norme per l’elezione a suffragio universale degli organi dei consigli provinciali e della città metropolitana di Cagliari) “intende portare definitivamente a compimento”, come recita la relazione introduttiva, “la lunga stagione commissariale degli amministratori straordinari delle province e restituire a tali enti operatività nella gestione dei territori”.
Per il primo firmatario “siamo davanti a un tentativo trasversale che dia strumenti di autogoverno dopo la riforma scellerata dei Riformatori e del centrodestra tutto approvata nel 2012 che ci ha portato di questa situazione di stallo e di caos. Naturalmente questa è una bozza a disposizione dell’Aula, che potrà modificarla come meglio riterrà”.
Nel merito, l’ex presidente della provincia di Nuoro e vicecapogruppo del Pd, Roberto Deriu, ha aggiunto: “Il centro del nostro interesse comune è restituire autogoverno ai territori, dando loro effettive opportunità di sviluppo. O si mantiene un assetto di grandi province o si rispolvera l’istituto dell’Unione delle province. In ogni caso i tempi sono maturi per affrontare questo grande problema democratico, che ha coinciso con la negazione dei servizi ai cittadini. Chiediamoci perché la Sardegna sia invasa dagli insetti e perché in passato, quando operavano le province con le disinfestazioni, questa non accadeva. La risposta è che se lo Stato trattiene i soldi destinati al sistema degli enti locali, e da dieci anni trattiene circa 400 milioni di euro ogni anno, è impossibile disinfestare o tenere in ordine le strade provinciali”.
Sul deficit di rappresentanza democratica sono della stessa opinione l’on. Franco Sabatini (presidente della commissione Bilancio) e il vicepresidente del Consiglio regionale, Eugenio Lai: “Commissari di centrodestra si sono scandalosamente sostituiti in questi anni alle assemblee elettive. Abbiamo bisogno di organismi democratici che si occupino della programmazione dei territori”.
Per l’on. Daniele Cocco “nelle zone interne si avverte drammaticamente l’assenza delle province ed è un’assenza che tentiamo di colmare con questa legge. Consideriamola come un tentativo a disposizione di tutte le forza politiche”. (c.c.)