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Protesta Aras, delegazione dei lavoratori in Consiglio

Data: 19/06/2018 ore 13:30

La conferenza dei capigruppo ha ricevuto questa mattina, nei locali della presidenza del Consiglio, la delegazione dei lavoratori Aras che, al termine della manifestazione di protesta in via Roma, ha chiesto di conoscere l’evolversi della situazione che riguarda circa trecento dipendenti Aras, all’indomani della messa in liquidazione dell’associazione regionale allevatori che si occupa delle pratiche inerenti la misura del “benessere animale” e più in generale dell’assistenza tecnica in agricoltura per la valorizzazione del bestiame.
All’incontro, presieduto dal presidente dell’Assemblea sarda, Gianfranco Ganau, hanno partecipato gli assessori regionali dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria e del Personale, Filippo Spanu, insieme al presidente della commissione Attività produttive, Luigi Lotto, (Pd) ed ai capigruppo, Alessandra Zedda (Fi), Anna Maria Busia (Misto), Gaetano Ledda (Psd’Az – La Base), Gianluigi Rubiu (Udc) e Antonio Gaia (Upc).
Paola Naitana, Osvaldo Ibba, Umberto Marconi e Carlo Sechi, nel corso dei rispettivi interventi, seppur con differenti sottolineature critiche, hanno evidenziato il disagio dei lavoratori e la gravità della crisi di Aras, culminata col mancato pagamento degli stipendi (dicembre 2017 e maggio 2018) ed hanno anche invitato Giunta e Consiglio ad impegnarsi per garantire la definizione della vertenza, soprattutto con gli opportuni interventi in sede ministeriale al fine di ottenere la deroga governativa per il passaggio dei dipendenti Aras in Laore, così come stabilito dalla legge 3\2009, articolo 2 comma 40.
L’assessore Caria ha garantito il pagamento immediato delle retribuzioni di maggio («a partire da oggi sono in corso le erogazioni») ed ha evidenziato che per quanto attiene le paghe di dicembre si procede con qualche giorno di ritardo “perché occorre individuare coloro che, tra i dipendenti, hanno attivato le ingiunzioni e i pignoramenti”. L’assessore ha confermato quindi l’anticipazione della metà delle somme dovute ad Aras nel secondo quadrimestre 2018 (oltre 2 milioni di euro a fronte di 4 milioni di euro complessivi) ed ha ribadito che sono in corso ulteriori verifiche tra Laore e Aras sulle rendicontazioni oggetto di contenzioso e riferite alle annualità ricomprese tra il 2014 e il 2017.
L’assessore Spanu ha invece illustrato nel dettaglio i diversi passaggi del confronto aperto in sede governativa, per ottenere il via libera del ministero dell’Economia al superamento dei limiti assunzionali della pubblica amministrazione e dare così piena attuazione a quanto disposto al comma 40 dell’articolo 2 della legge 3\2009 e consentire quindi il passaggio dei lavoratori da Aras a Laore, come auspicato dalle rappresentanze che fanno riferimento a Confederdia e Gruppo Sit-in.  
 

 

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