Versione per la stampa http://www.consregsardegna.it/wp-content/plugins/print-o-matic/css/print-icon-small-black.png


Proposta di legge Cd, Sel, PdS per l’istituzione del contributo regionale per l’ambiente e il paesaggio

Data: 17/03/2015

Vacanze consapevoli per un turismo sostenibile. E’ l’obiettivo dichiarato della proposta di legge che istituisce il contributo regionale per l’ambiente e il paesaggio presentata dai consiglieri del Centro Democratico, Sel e Partito dei Sardi, prima firmataria Annamaria Busia (Cd).

Il testo, composto da sei articoli, modifica le disposizioni del decreto legislativo n.23 del 14 marzo 2011 sul federalismo fiscale municipale con il quale era stata istituita la tassa di soggiorno.
«Ciò che proponiamo non è un nuovo balzello a carico dei turisti – ha detto il capogruppo del Centro Democratico Roberto Desini – si tratta invece di un contributo finalizzato al miglioramento dei servizi e alla salvaguardia del patrimonio ambientale della Sardegna».
Dal pagamento del contributo, che verrà riscosso dalle compagnie aeree e di navigazione, sono escluse le persone nate o residenti in Sardegna, chi arriva nell’isola per motivi di studio o di lavoro, i portatori di handicap, gli atleti e i dirigenti delle società sportive per lo svolgimento di attività agonistiche, i minori di 21 anni e i volontari che offrono il loro servizio in occasione di eventi o per emergenze ambientali.
 Attualmente solo nove comuni della Sardegna applicano la tassa di soggiorno. «Con questa legge vogliamo rendere la misura omogenea – ha proseguito Desini – estendendo i benefici anche ai centri che non hanno la qualifica di comuni turistici. Altro aspetto importante è la previsione del contributo anche per i turisti che non alloggiano in strutture ricettive (camperisti, escursionisti, campeggiatori) ma che beneficiano comunque dei servizi e consumano le risorse».
L’ammontare del contributo, entro un massimo di 10 euro, verrà stabilito dalla Giunta regionale entro il 30 aprile di ogni anno. Compagnie aeree e di navigazione verseranno mensilmente le somme riscosse all’Assessorato alla Programmazione. Le risorse, da utilizzare tassativamente per il finanziamento di interventi per la salvaguardia dell’ambiente, tutela del paesaggio e valorizzazione dei territori, saranno così ripartite: 20% per i programmi di interesse regionale, 40% per quelli di interesse comunale, 40% per i sovracomunali. 
«Puntiamo a migliorare i servizi e a tutelare le bellezze naturali dell’Isola – ha detto Anna Mario Busia (Cd) – lo scorso anno si sono registrate in Sardegna 15 milioni di presenze con un aumento dell’8,61% rispetto al 2013. L’istituzione del contributo regionale garantirebbe un importante flusso di risorse ai comuni per la salvaguardia dell’ambiente naturale. Chi viene in Sardegna per godere del suo mare e del suo immenso patrimonio naturalistico non avrà difficoltà a versare un piccolo contributo. La stessa cosa accade a chi visita le principali città d’arte in Italia e in Europa».
«Si tratta di una legge snella, studiata per garantire un miglioramento dei servizi – ha detto il capogruppo di Sel Daniele Cocco – non è una nuova tassa, lo certifica l’esclusione dei nati in Sardegna e degli altri soggetti che arrivano nell’Isola per motivi di studio e lavoro o per attività sportive».
  Per Pier Mario Manca (Partito dei Sardi), l’iniziativa punta ad affermare una nuova idea: «Il consumo delle bellezze naturali ha un costo che non può pesare solo sulle istituzioni, i turisti che hanno a cuore la Sardegna pagheranno volentieri un contributo finalizzato alla tutela del patrimonio naturalistico».(Psp)

Condividi: