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Presentata in Consiglio regionale la proposta di legge nazionale di Fdi sulla riforma della legittima difesa

Data: 27/11/2015 ore 11:50

“Crediamo sia importante che, anche dal Consiglio regionale della Sardegna, arrivi un segnale chiaro sulla necessità di cambiare l’istituto della legittima difesa per aumentare la garanzie dei cittadini che difendono la propria vita, la famiglia e la proprietà da una minaccia violenta”.

Lo ha dichiarato il consigliere regionale del gruppo Misto-Fdi Paolo Truzzu illustrando i contenuti della proposta di legge che Fdi ha deposito alla Camera dei Deputati e, a seguire, nei Consigli regionali in cui il partito ha propri rappresentanti.

Rispetto all’attuale formulazione dell’art.52 del Codice penale, ha spiegato Truzzu, “sono stati introdotti due elementi nuovi: quello riguardante il luogo che ricomprende anche le vicinanze dell’abitazione, ed il tempo con una specificazione relativa alle ore notturne”. Spiegare meglio il contesto estremo in cui il cittadino si trova praticamente costretto ad di esercitare il suo diritto alla legittima difesa, ha aggiunto il consigliere di Fdi, “dà più garanzie alle persone vittime della violenza, che in molti casi si sono poi trovate al centro di complesse vicende giudiziarie, ed alla magistratura uno strumento in più per valutare correttamente le circostanze in cui si è svolta l’aggressione dei malviventi”.

L’altro consigliere di Fdi Gianni Lampis ha poi sottolineato che “le leggi che difendono e tutelano la persona, la famiglia e la proprietà costituiscono i cardini del nostro ordinamento a partire dalla Costituzione; di conseguenza, quando questi principi sono sottoposti ad una minaccia violenta, il cittadino ha il diritto di potersi difendere”.

Per quanto riguarda lo specifico della situazione della Sardegna, che è certamente diversa dal quella del Nord Italia, Lampis ha però ricordato che “anche nella nostra Regione esiste una emergenza sicurezza, rappresentata dall’arretramento dello Stato da molte aree marginali del territorio sardo; noi siamo convinti invece che sulla sicurezza non si possa e non si debba risparmiare”.

(Af)

 

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