Data: 05/10/2016
La Quinta Commissione “Attività Produttive” ha iniziato l’esame del Piano faunistico venatorio regionale adottato nel dicembre dello scorso anno dalla Giunta Pigliaru.
Il parlamentino guidato da Luigi Lotto ha sentito questa mattina in audizione l’assessore all’Ambiente Donatella Spano, il responsabile tecnico del PFVR, Marco Apollonio , docente del Dipartimento di Scienza e della Natura e del Territorio dell’Università di Sassari, e il funzionario dell’assessorato all’Ambiente Davide Brugnone.
L’assessore Spano ha espresso soddisfazione per l’approdo in Commissione del provvedimento che arriva all’esame del Consiglio parallelamente all’avvio delle procedura di Vas (Valutazione ambientale strategica), iniziata nei giorni scorsi a Sassari e che procederà dopodomani con un altro incontro a Cagliari. «Aver adottato il Piano a distanza di 18 anni dall’approvazione della legge regionale n.23 – ha detto Spanu – è un importante risultato e, allo stesso tempo, un segnale di grande attenzione da parte della Giunta nei confronti dei cacciatori e degli agricoltori. L’auspicio è che si possa arrivare presto a una sua approvazione definitiva».
Il Piano, illustrato nei dettagli dal responsabile Marco Apollonio e dal funzionario dell’Assessorato Brugnone, raccoglie e integra i contenuti dei piani provinciali precedentemente approvati. La Sardegna viene suddivisa in 16 Ambiti territoriali di caccia (ATC) in ciascuno dei quali un Comitato composto dai rappresentanti degli enti locali e delle associazioni venatorie, agricole e ambientalistiche si occuperà di tutti gli aspetti della gestione faunistica (tutela, prelievi, monitoraggio dei danni causati dalla fauna selvatica ai terreni agricoli e degli incidenti stradali provocati da animali).
L’adozione del PFVR consentirà di elaborare un calendario venatorio senza correre il rischio di andare incontro a contenziosi come avvenuto recentemente in Piemonte e di poter organizzare prelievi di specie protette.
Lo studio per la redazione del Piano ha rivelato che la Sardegna è una delle Regioni con la pressione venatoria più bassa: un cacciatore ogni 67 ettari, una media sette volte inferiore a quella nazionale. Ogni cacciatore potrà iscriversi a un Atc di riferimento e indicarne un secondo.
Da definire il futuro delle autogestite. La proposta del Piano, considerato l’importante ruolo svolto in passato, è quella di trasformarle in Distretti di gestione. La Sardegna potrebbe essere la prima regione italiana a fare questa scelta.
Nel successivo dibattito hanno preso la parola i consiglieri Tendas e Comandini (Pd), Lai (Sel) Manca (Pds) e Rubiu (Udc) che hanno chiesto chiarimenti ed espresso dubbi su alcuni aspetti del Piano soprattutto in riferimento al numero e alle dimensioni delle ATC. «Il Piano è stato adottato quando ancora esistevano le vecchie provincie – ha chiarito l’assessore Spano – la legge prevede che le Atc siano almeno il doppio delle province della Regione. La Giunta è disponibile a rivedere il quadro alla luce del nuovo assetto territoriale ridisegnato dalla riforma degli Enti Locali».
Il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu ha quindi contestato la modalità di convocazione degli incontri per la Valutazione ambientale strategica (con le associazioni venatorie invitate alla riunione di Sassari e non a quella di Cagliari) e invitato l’assessore ad annullare l’incontro previsto nel capoluogo per dopodomani.
«La Giunta considera il mondo venatorio un settore importante dal punto di vista economico e culturale – ha replicato Spano – le convocazioni sono state fatte in modo trasparente. Si tratta di incontri pubblici dove non è previsto un invito ad personam. L’obiettivo è favorire il dialogo. Stasera è previsto un incontro con il Comitato Faunistico regionale chiamato a dare un parere consultivo sul Piano».
L’esame del PFVR da parte della Commissione “Attività Produttive” proseguirà nelle prossime settimane. (Psp)