Data: 02/12/2014 ore 16:00
Discussione di cinque interpellanze
Approvato DISEGNO DI LEGGE N. 140/A (GIUNTA REGIONALE) – Mantenimento dei livelli essenziali di servizio pubblico di trasporto marittimo con le isole minori. Modifiche all'articolo 5, comma 32, della legge regionale n. 7 del 2014.
Approvata la PROPOSTA DI LEGGE N. 48/A (COZZOLINO – e più) – Disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimento della rilevanza sociale dell'endometriosi
Approvato il DISEGNO DI LEGGE N. 135/A (GIUNTA REGIONALE) – Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2013
Il Consiglio si riunirà domani, 3 dicembre alle 16
INTERPELLANZA N. 5/A (ARBAU) sulle azioni da intraprendere a seguito dell'entrata in vigore della decisione n. 2014/178/UE del 27 marzo 2014 della Commissione europea recante misure di protezione contro la peste suina africana
Cagliari, 2 Dicembre 2014 – Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta di oggi, il DL N. 140/A “Mantenimento dei livelli essenziali di servizio pubblico di trasporto marittimo con le isole minori. Modifiche all'articolo 5, comma 32, della legge regionale n. 7 del 2014”, la PL N. 48/A (Cozzolino e più) “Disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimento della rilevanza sociale dell'endometriosi”, il DL n. 135/A “Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2013” e ha discusso cinque interpellanze. I lavori riprenderanno domani alle 16.
La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito l’Assemblea ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con alcune interpellanze. La prima, firmata dal capogruppo di Sardegna Vera Efisio Arbau, riguarda “le azioni da intraprendere a seguito dell’entrata in vigore della decisione UE n.2014-178/UE della Commissione europea recante misure di protezione contro la peste suina africana”. Il presidente ha dato quindi la parola al consigliere Arbau per illustrarne il contenuto.
Arbau ha sottolineato in apertura che da aprile ad oggi sono intervenute modifiche importanti della direttiva europea ed ha aggiunto che «con il Disegno di legge presentato dalla Giunta si sta andando nel verso giusto ed è auspicabile l’approvazione immediata da parte del Consiglio con corsia preferenziale». Nel frattempo, ha detto ancora Arbau, «occorre lavorare molto anche all’esterno sviluppando un’azione incisiva di dissuasione morale nei confronti di amministratori locali ed allevatori per affrontare seriamente la questione». Ci sono tutte le condizioni per far bene, ha concluso il capogruppo di Sardegna Vera, «tenendo conto di chi ha operato bene in questi anni ed anche di chi ha fatto male, applicando il metodo meritocratico».
L’assessore della sanità Luigi Arru, dopo aver ribadito che sono cambiati alcuni elementi del quadro normativo europeo, ha ricordato che nel frattempo l’assessorato ha presentato un piano strategico 2015-2017 in accordo con il Ministero della Salute ed emanato disposizioni urgenti con cui sono state costituite una apposita unità di missione per l’eradicazione della malattia, un comitato ristretto di indirizzo ed una unità di progetto, misure tutte inquadrate dal punto di vista operativo in un organismo di coordinamento interassessoriale formato dai direttori generali della Sanità, dell’Ambiente e dell’Agricoltura». Intendiamo riaffermare anche in questo settore, ha dichiarato Arru, «il principio di legalità nella lotta contro la peste, affiancando a questa azione anche un’opera di mediazione culturale che consenta di parlare alle nostre comunità; la malattia deve essere debellata interrompendo il ciclo biologico e lo stato brado che attiva la malattia, e stabilendo meccanismi di premialità per gli allevamenti che investono in sicurezza». La riorganizzazione del servizio, ha concluso Arru, «sarà completata entro la fine del mese con l’istituzione del servizio veterinario di sicurezza alimentare, mentre entro 15 dicembre sarà varato il piano strategico per l’eradicazione della malattia».
In sede di replica, il consigliere Arbau ha espresso soddisfazione. In questi mesi, ha ricordato, «c’è stato un confronto molto proficuo, è la direzione giusta, ci sono le migliori condizioni per operare bene concretamente sul campo». Tutto il Consiglio, ha poi auspicato, «deve essere consapevole che il contributo di tutti può aiutare ad arrivare a risultati, è un pezzo di economia reale che fa parte della nostra cultura e deve essere sviluppata». (Af)
INTERPELLANZA N. 87/A (DESINI – BUSIA) sulla procedura di scelta per l'acquisizione di una risonanza magnetica a cielo aperto per l'apparato muscolo-scheletrico, prevista dalla deliberazione n. 400 del 7 novembre 2014 della ASL di Sassari, per un importo totale pari ad euro 897.560,40, e sulla mancata utilizzazione del macchinario già a disposizione della medesima ASL
Il presidente del Consiglio ha quindi invitato il capogruppo del “Centro democratico”, Roberto Desini, a procedere con l’illustrazione della interpellanza n. 87 “sulla procedura di scelta per l'acquisizione di una risonanza magnetica a cielo aperto per l'apparato muscolo-scheletrico, prevista dalla deliberazione n. 400 del 7 novembre 2014 della ASL di Sassari, per un importo totale pari ad euro 897.560,40, e sulla mancata utilizzazione del macchinario già a disposizione della medesima ASL”.
Il consigliere della maggioranza ha definito la vicenda oggetto dell’interpellanza come una vera propria “denuncia di un caso di malasanità nella Asl n. 1 di Sassari”. Il capogruppo Desini ha quindi descritto in sintesi la vicenda relativa all’acquisto della risonanza magnetica sottolineando che la direzione Asl non ha indetto alcuna gara d’appalto, nonostante l’articolo 55 del D. L.vo 163/2006 stabilisca che gli appalti di valore superiore alla soglia comunitaria (221.000 euro) debbano essere effettuati con procedura aperta e con pubblicità a livello europeo.
Il capogruppo del Cd ha quindi ricordato che la Regione con la deliberazione n.28, del 17 luglio 201, ha disposto che “l’acquisizione di beni superiore ai 500.000 euro si debba richiedere l’autorizzazione regionale” ed ha quindi sottolineato che a fronte dell’acquisto della nuova risonanza magnetica a Sassari, nell’ospedale di Alghero una nuove risonanza magnetica non è mai entrata in funzione.
Desini ha chiesto all’assessore della Sanità il perché di questa situazione e per quali ragioni nel piano del fabbisogno del personale della Asl non si prevedano nuovi tecnici radiologi in vista dell’utilizzo del nuovo macchinario.
Il consigliere del centrosinistra pur riconoscendo le difficoltà legate alle lunghe lista d’attesa ha quindi insistito, in riferimento ad alcune dichiarazioni rese alla stampa dalla direzione della Asl, del perché non si sia proceduto con l’utilizzo della risonanza magnetica dell’ospedale di Alghero.
Desini ha concluso auspicando un’accelerazione per la nomina dei commissari nelle Asl e ha invitato alla riflessione sul fatto che l’ormai ex direttore della Asl 1 ha dato seguito all’acquisto della nuova risonanza magnetica solo qualche giorno prima delle sue dimissioni.
L’assessore della Sanità, Luigi Arru, nello spazio riservato alle dichiarazioni della Giunta, ha confermato la regolarità delle procedure seguite dalla direzione della Asl per l’acquisto della risonanza magnetica a cielo aperto per l’apparato muscolo-scheletrico. «Nell’ottobre del 2010 – ha precisato Arru – la Regione ha valutato positivamente l’acquisto e il macchinario è “unico” a livello internazionale». «Soltanto le opportunità offerte ai disabili (è possibile accedere alla risonanza restando in carrozzina) – ha proseguito l’assessore – ne giustificano l’acquisto».
Luigi Arru ha quindi sinteticamente illustrato le differenti prestazioni delle due risonanze di Sassari e Alghero, evidenziato come dinanzi alle prestazioni superiori garantite della nuova risonanza magnetica corrisponda una differenza di costo rispetto a quella di Alghero di sole 70 mila euro (870mila euro per il nuovo macchinario e 800mila per l’acquisto di quella di Alghero).
L’assessore Arru ha quindi escluso la obsolescenza del macchinario acquistato a Sassari e ricordato come l’iter di acquisto fosse incominciato ai tempi della gestione Mele nella Asl 1.
Il capogruppo del Centro democratico, Roberto Desini, si è dichiarato “non soddisfatto” delle dichiarazioni rese in Aula dall’assessore della Sanità ed ha ribadito perplessità e critiche sull’acquisto della risonanza. Desini ha quindi invitato la Giunta a sospendere le procedure per l’acquisto del macchinario. (a.m.)
INTERPELLANZA N. 55/A (COSSA – e più) sul futuro dei lavoratori cosiddetti "utilizzati"
L’Aula è poi passata all’esame dell’interpellanza 55/A (Cossa e più) sul futuro dei lavoratori cassaintegrati o in mobilità in deroga impiegati in progetti di “utilizzo” da enti pubblici (Asl, comuni e province).
Nell’illustrare il documento, il primo firmatario Michele Cossa ha ricordato all’Aula che sono migliaia, in Sardegna, i lavoratori espulsi dai processi produttivi che beneficiano attualmente di ammortizzatori sociali in deroga. Tra questi, circa 400 hanno lavorato presso enti pubblici e hanno percepito fino al 31 agosto 2014 un sussidio integrato. A seguito dell’entrata in vigore del decreto interministeriale interministeriale n.83473 del 1° agosto 2014, che introduce nuovi criteri per la concessione di ammortizzatori sociali in deroga, questi lavoratori – ha detto Cossa – rischiano di non poter più beneficiare del sussidio finora riconosciuto.
L’esponente dei Riformatori, dopo aver rimarcato che «alla fine dell'anno in corso scadranno anche i progetti di impiego senza possibilità di ulteriori proroghe», ha chiesto al Presidente della Regione e all'Assessore regionale del lavoro quali interventi intendano mettere in campo per garantire ai lavoratori "utilizzati" la possibilità di reinserirsi nel mercato del lavoro e quali politiche per l’occupazione di lungo periodo intendano elaborare, al fine di ridurre la grave crisi occupazionale che si registra in Sardegna.
All’interrogazione ha risposto l’assessore al Lavoro Virginia Mura. L’esponente della Giunta ha ricordato che la Regione, dopo l’entrata in vigore del decreto ministeriale di agosto, è intervenuta per garantire ai lavoratori un sussidio minimo e la copertura previdenziale. «Contiamo di dare la copertura previdenziale a questi lavoratori almeno fino al 31 dicembre 2014 ricorrendo ai fondi previsti dall’articolo 6 del decreto ministeriale – ha annunciato l’assessore – la Giunta proporrà ai sindacati di destinare questi fondi ai lavoratori “in utilizzo”. Virginia Mura ha poi riconosciuto la gravità della situazione: «Della questione sono stati investiti anche i parlamentari sardi. Il Governo – ha detto Mura – sembra disponibile a trasferire alla Sardegna i 200 milioni di euro per la copertura totale degli ammortizzatori sociali in deroga». Non sarà invece possibile utilizzare il milione di euro stanziato nell’assestamento di bilancio perché – ha ricordato l’assessore – non si può intervenire in questa situazione con una legge regionale.
Mura, infine, ha rivelato all’Aula che 88 dei 400 lavoratori in “utilizzo” sono stati inseriti nella lista della legge 47. «A loro sarà assicurata una possibilità di lavoro sereno. Per gli altri – ha concluso Mura – serve una legge nazionale analoga a quella emanata per i lavoratori di pubblica utilità per i quali sono state previste precise convenzioni per il loro impiego negli enti pubblici».
Michele Cossa si è dichiarato insoddisfatto per le risposte fornite dall’assessore. «I fondi indicati non sono nella disponibilità della Giunta – ha detto l’esponente dei Riformatori – su questa vicenda c’è inoltre un preciso ordine del giorno del Consiglio a cui non è stato dato seguito». Cossa si è detto preoccupato per la scadenza del 31 dicembre: «Non si intravede nessuna soluzione – ha concluso il consigliere della minoranza – la Regione deve farsi carico di questa situazione per dare una speranza a un gruppo di lavoratori che in questi anni ha dato agli enti pubblici un grande contributo di esperienza e professionalità» (Psp)
INTERPELLANZA N. 81/A (CHERCHI Oscar – e più) sul trasferimento della competenza all'irrogazione delle sanzioni in materia di pesca dalla Regione autonoma della Sardegna allo Stato
Il presidente Ganau ha dato quindi la parola al consigliere Oscar Cherchi (FI), primo firmatario dell’Interpellanza 81/A “sul trasferimento della competenza all'irrogazione delle sanzioni in materia di pesca dalla Regione autonoma della Sardegna allo Stato”.
Cherchi ha spiegato che il suo gruppo, dopo aver letto la deliberazione 41/11 del 21 ottobre 2014 “Contenzioso amministrativo in materia di pesca. Trasferimento della competenza all'irrogazione delle sanzioni dalla Regione autonoma della Sardegna allo Stato", vorrebbe capire quali siano state le motivazioni politiche che hanno portato la Giunta a definire questo passaggio di competenze con un atto amministrativo. Cherchi ha ricordato che la Regione Sardegna, in base allo Statuto, ha competenza esclusiva in materia di pesca e che non è chiaro perché la Giunta abbia voluto rinunciare alla propria sovranità a favore dello Stato. Il consigliere regionale ha evidenziato inoltre che sembra che la Giunta voglia smantellare il Corpo forestale e, in particolare, le 8 basi navali. Il proponente dell’interpellanza ha chiesto all’assessore di valutare “l'opportunità di rivalutare le misure adottate con la deliberazione 21 ottobre 2014, n. 411/11”.
Per la risposta il presidente ha dato la parola all’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, nonostante l’interpellanza fosse rivolta all’assessore dell’Agricoltura. L’esponente dell’Esecutivo ha affermato di comprendere la complessità normativa sulle sanzioni in materia di pesca, ma ha spiegato che tale disposizione si è resa necessaria per ottemperare al regolamento dell’Unione europea ed evitare di soccombere in eventuali contenziosi. Secondo Spano l’applicazione del regolamento comunitario sulle sanzioni “necessita di un controllo coordinato a livello sovraregionale”. Competenze, ha spiegato, che sono già in capo alla Capitaneria di porto e si sarebbe creato un doppio controllo con doppia sanzione per le stesse irregolarità. Per quanto riguarda la possibile dismissione del Corpo forestale, Spano è stata chiara: la Giunta non solo non ha intenzione di smantellare il Corpo, ma intende potenziarlo e valorizzarlo.
Il consigliere regionale, Oscar Cherchi, non si è detto soddisfatto della risposta perché “l’assessore non ha centrato la richiesta su quali motivazioni politiche abbiano portato a questo passaggio con atto amministrativo” e non ha chiarito se verranno smantellate le 8 basi navali. “Siamo contrari all’eliminazione di questo servizio del Corpo forestale”. (eln)
INTERPELLANZA N. 85/A (TEDDE – e più) in relazione ai depositi cauzionali chiesti da Abbanoa Spa per i vecchi e per i nuovi contratti di fornitura idrica
Successivamente il presidente ha chiamato in discussione l’interpellanza n.85/A (Tedde e più) relativa “Ai depositi cauzionali chiesti da Abbanoa Spa per i vecchi ed i nuovi contratti di fornitura idrica”, dando la parola al presentatore per illustrarne il contenuto.
Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia) ha messo l’accento sull’attualità del problema del deposito cauzionale imposto da Abbanoa, sottolineando che «in realtà si tratta di una semplice facoltà e comunque non potrebbe essere richiesto da Abbanoa perché la società è priva della Carta dei servizi e, infine, c’è una ragione di opportunità che riguarda la grande crisi che attraversa la Sardegna». Non è possibile, ha aggiunto Tedde, «immaginare che gli utenti insolventi paghino il deposito cauzionale a tutela dei clienti che pagano regolarmente, ragione in più per riflettere sia sulla illegittimità che sulla opportunità della decisione».
L’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, dopo aver ringraziato il consigliere Tedde per aver posto il problema all’attenzione del Consiglio, ha ribadito che «il quadro di riferimento regolatorio dice chiaramente che il gestore deve richiedere la cauzione e ne fissa anche gli importi, che la Carta dei servizi è conforme alle disposizione legislative vigenti, aggiornate dal 2007 all’ottobre dell’anno in corso». Sui condomini dove Abbanoa riscuote da contatore comune, ha proseguito l’assessore, «il cosiddetto uso prevalente nasce dall’autocertificazione del capo condomino, mentre l’applicabilità della cauzione ai contratti in corso trova conferma nell’orientamento consolidato della corte di Cassazione». La morosità del 35% degli utenti sardi, ha poi spiegato Maninchedda, comporta per la società uno squilibrio nei conti di circa 9 milioni che deve essere corretto: come Regione siamo molto impegnati a cercare una soluzione per i conguagli, per spalmare su più anni, ma sulle cauzioni manca lo strumento normativo».
Il consigliere Marco Tedde (Forza Italia), nella sua replica, ha ricordato l’azione giudiziaria contro la cauzione avviata dalle associazioni di consumatori ed ha espresso una parziale soddisfazione sulla certificazione del responsabile del condominio sull’esistenza di difficoltà legate a motivi di disagio sociale. Per il resto, ha concluso, «resto deluso e perplesso, ma ho il sospetto che l’assessore abbia riferito elementi tecnici forniti da Abbanoa che meritano approfondite verifiche e riscontri critici, a cominciare dalla delibera dell’autorità nazionale in cui si ribadisce concetto di facoltà e non di obbligo per la cauzione; ed anche ammettendo che fosse un dovere giuridico, la Cassazione dice che deve trattarsi di una norma che va a favore del cittadino ma questo non è evidentemente il caso della cauzione di Abbanoa». (Af)
Approvato DISEGNO DI LEGGE N. 140/A (GIUNTA REGIONALE) – Mantenimento dei livelli essenziali di servizio pubblico di trasporto marittimo con le isole minori. Modifiche all'articolo 5, comma 32, della legge regionale n. 7 del 2014
Alla ripresa dei lavori il presidente ha comunicato che, in base alle decisioni della conferenza dei capigruppo, la seduta proseguirà con l’esame del Disegno di legge n.140-Giunta regionale-“Mantenimento dei livelli essenziali di servizio pubblico di trasporto marittimo con le isole minori. Modifica all’art. 5, comma 32, della Legge regionale n°7 del 2014”-e ha dato la parola al presidente della commissione Trasporti Antonio Solinas (Pd), relatore del provvedimento.
Solinas ha affermato che il Consiglio era già intervenuto in precedenza modificando la Legge finanziaria del 2014 per garantire la prosecuzione dell’attività della saremar fino al 31 dicembre di quest’anno, con un intervento di 8 milioni. Ora, ha precisato, «si sta intervenendo per garantire il servizio per tutto il 2015 con un impegno finanziario di 16 milioni, impegno urgente che nasce dalla necessità di confermare l’impegno della Regione alla causa di concordato preventivo che si terrà davanti al tribunale di Cagliari il 4 dicembre prossimo e, nello stesso tempo, consentirà a Saremar di poter chiudere il bilancio».
Il presidente Ganau ha poi aperto la discussione generale sul Disegno di legge.
Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha sottolineato «il senso responsabilità di opposizione e in particolare di Forza Italia, che ha rinunciato alla relazione di minoranza; ora spetta all’esecutivo deve valutare tali comportamenti evitando di operare con qualche giorno di anticipo e spesso solo con qualche ora». Siamo comunque favorevoli, ha concluso, «perché con questo provvedimento diamo continuità a lavoro fatto in precedenza per cittadini e per i lavoratori della Saremar».
L’assessore regionale dei Trasporti Massimo Deiana, a nome della Giunta, ha spiegato che «il primo provvedimento finanziario a favore della Saremar è stato adottato all’inizio dell’estate perché si sperava che la procedura di concordato preventivo si potesse concludere entro il 2014, ma così non è stato perché dalla udienza di luglio si è arrivati a quella di novembre con la prossima udienza fissata per il 4 dicembre prossimo, rendendo necessario un intervento urgente per assicurare continuità aziendale di Saremar». Di questo, ha concluso, «ringrazio sia il Consiglio che l’opposizione».
Non essendoci altri iscritti a parlare per la discussione generale, il presidente ha invitato l’Aula ad esprimersi con dichiarazione di voto.
Il consigliere Giorgio Oppi (Udc) ha dichiarato il suo voto contrario, «sia perché non ha potuto partecipare ai lavori della commissione sia perché mancava la relazione di minoranza».
Il consigliere Luca Pizzuto (Sel) ha invece annunciato il voto favorevole, perché «si tratta di legge importante per i cittadini delle isole minori e non solo, ma ciò che intendiamo discutere è l’ineluttabilità della privatizzazione totale di Saremar perché su questo Sel non è d’accordo». Senza controllo pubblico, a giudizio di Pizzuto, «ed anche in base ad esperienze passate relative alla gestione di molte compagnie marittime, si determina una situazione in cui d’inverno ci sono meno corse e tariffe più alte e questo è inaccettabile». Siamo pronti a lavorare per dare una prospettiva a Saremar «ma con gestione pubblica del servizio: presenteremo una mozione per discuterne in Consiglio, in modo che l’Assemblea possa dare un suo indirizzo».
Non essendoci altri iscritti a parlare, il presidente Ganau ha chiamato in votazione il passaggio agli articoli, che l’Aula ha approvato con 33 voti favorevoli e 17 astensioni. Con lo stesso risultato, il Consiglio ha approvato a seguire 1, 2 e 3 della legge. Lo scrutinio del voto finale ha avuto invece 33 voti favorevoli, 1 contrario e 15 astensioni. (Af)
Approvata la PROPOSTA DI LEGGE N. 48/A (COZZOLINO – e più) – Disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimento della rilevanza sociale dell'endometriosi
Il presidente del Consiglio ha quindi concesso la parola al consigliere del Pd, Lorenzo Cozzolino, per illustrare la proposta di legge n. 48 “Disposizioni per la prevenzione delle complicanze, la diagnosi, il trattamento e il riconoscimenti della rilevanza sociale dell'endometriosi”.
Il consigliere della maggioranza ha quindi illustrato i contenuti della relazione approvata dalla competente commissione consiliare, a partire dalla descrizione della malattia che colpisce 150 milioni di donne nel mondo e 14 milioni nel continente europeo ma che in Sardegna non è possibile quantificare per la mancata attivazione del registro regionale della endometriosi.
Cozzolino ha proseguito sottolineando la rilevanza sociale della malattia, il disagio che patiscono le donne che si ammalano e la necessità di misure che garantiscano informazione, conoscenza, l’individuazione precoce della patologia insieme con un’efficace azione di prevenzione.
L’esponente del centrosinistra ha evidenziato inoltre l’opportunità di disporre di dati certi sulla malattia e prevedere la formazione e l’aggiornamento delle figure sanitarie coinvolte per migliorare il trattamento della malattia e l’assistenza alle donne affette.
Lorenzo Cozzolino ha concluso preannunciando la presentazione in Aula di una serie di emendamenti che propongono la modifica del testo esitato dalla competente commissione, alla luce della recente approvazione delle disposizioni in materia di organizzazione sanitaria (legge 23 del 17 novembre 2014).
La consigliera del Pd, Daniela Forma, ha espresso pieno sostegno alla proposta di legge in discussione ed ha rivolto apprezzamento per l’iniziativa promossa dal suo collega di gruppo e di partito, Lorenzo Cozzolino.
La consigliera della maggioranza ha rimarcato l’opportunità di procedere con l’istituzione del registro regionale dell’endometriosi ed ha sottolineato le penalizzazioni e i disagi patiti dalle donne affette dalla malattia che rappresenta , comunque, un fenomeno in aumento anche in Sardegna. Daniela Forma ha inoltre insistito sulla scarsa conoscenza e l’assenza di informazione sull’endometriosi e ha concluso affermando l’importanza di una legge che rappresenti un importante supporto legislativo e che sia di supporto all’intero sistema sanitario che ad oggi – così ha affermato la consigliera democratica – non avendo a disposizione dati certi non può quantificare il costo economico e sociale dell’endometriosi in Sardegna.
Il consigliere del Psd’Az, Marcello Orrù, ha espresso perplessità sul metodo e sui contenuti della Pl 48. L’esponente della minoranza ha criticato con fermezza l’iter seguito nella competente commissione ed ha ricordato in Aula i rilievi formulati dagli uffici del Consiglio in riferimento alle modifiche intervenute a maggioranza, nel parlamentino della Sanità, rispetto al testo originario. In particolare Orrù ha evidenziato i rilievi critici in ordine alla mancanza di coperture finanziarie e l’introduzione delle cosiddette “norme intruse”. Orrù nel ribadire la propria contrarietà al testo di legge ha auspicato un ritorno in commissione della Pl 48 e si è detto sicuro che in caso di approvazione in Consiglio regionale, la legge sull’endometriosi, così come formulata, è destinata ad essere impugnata dal Governo per evidenti vizi di costituzionalità. (a.m.)
Ha poi preso la parola Roberto Deriu (Pd) che ha salutato con favore la presentazione della proposta di legge. «La salute è una delle questioni fondamentali di questa legislatura – ha detto Deriu – questa iniziativa certifica l’impegno della maggioranza e della Giunta su questo fronte». Deriu ha poi contestato le affermazioni di alcuni esponenti dell’opposizione che hanno paventato il rischio della creazione di un apparato elettorale: «Si tratta piuttosto di un meccanismo efficace per accendere l’attenzione su questa patologia e fare luce su un’area oscura».
L’esponente del Partito Democratico ha poi rimarcato la necessità di avviare in Consiglio un serio dibattito per chiarire i motivi dell’aumento esponenziale dei costi della sanità. «L’Assemblea dovrà dire parole molto più definitive rispetto a quelle pronunciate da alcuni esponenti dell’opposizione – ha affermato Deriu – occorre chiarire che cosa è successo, non per stabilire responsabilità personali o penali, ma per capire come si è costruito questo enorme castello di spesa, come reperire le risorse per rispondere alla domanda di sanità e come predisporre quelle misure di prevenzione per diminuire la domanda di sanità e migliorare la salute».
Il consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi ha aperto il suo intervento con un apprezzamento alla proposta di legge in discussione: «E’ un’iniziativa utile alla società sarda e alle donne – ha sottolineato Crisponi – su questa patologia c’è ancora troppa ignoranza e approssimazione. Le difficoltà riguardano anche il mondo ospedaliero, l’endometriosi è malattia diffusa che crea disagio alle donne e per questo merita una legge ad hoc». Crisponi ha poi annunciato la presentazione di un emendamento orale per coinvolgere anche le scuole nella campagna di informazione sulla malattia.
Giudizio positivo sulla legge in discussione anche da Luca Pizzuto (Sel). «In un momento storico difficile per le istituzioni e in particolare per il Consiglio – ha detto Pizzuto – servono provvedimenti legislativi che riavvicinino la politica al mondo degli isolati. Questa legge va in questa direzione, sta vicino alle donne e mostra attenzione alle differenza di genere ponendo l’accento sulla necessità di differenza nelle cure». Pizzuto ha poi ricordato la pericolosità dell’endometriosi («patologia che può aver, nelle sue degenerazioni, effetti mortali») rimarcando l’importanza della rete di informazione pensata dalla legge. «Accendere i riflettori sulla malattia e avviare una mappatura del fenomeno – ha concluso il consigliere di Sel – consentirà di offrire una migliore assistenza ai pazienti e un contenimento della patologia».(Psp)
Il presidente ha dato quindi la parola all’assessore della Sanità, Luigi Arru, il quale ha ringraziato l’on. Cozzolino e tutti i firmatari della proposta di legge perché rispetta le linee seguite dalla Giunta in tema di sanità. Arru ha messo in evidenza, in particolare, l’attenzione sulla conoscenza, «perché è una malattia sociale perché incide sulla fertilità della donna». L’assessore si è detto soddisfatto anche del fatto che nella proposta di legge si parli di governo clinico, dei percorsi terapeutici e del coinvolgimento delle associazioni dei cittadini. Per Arru questa filosofia di intervento in sanità porterà importanti risultati.
Il presidente Ganau ha messo in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato.
L’Aula ha poi approvato il titolo della legge, l’articolo 1 (Riconoscimento dell'endometriosi come malattia sociale e gli emendamenti) e gli emendamenti all’articolo. L’emendamento n. 1 sostituisce il titolo dell’articolo con la parola “finalità”, il n. 2 sopprime la lettera a) del comma 1 dell’articolo 1, il n. 3 sostituisce la parola “valorizza” alle parole “sostiene la ricerca scientifica” alla lettera e) dell’articolo 1. L’Aula ha poi approvato l’articolo 3 (Interventi). (eln)
Il relatore del provvedimento Lorenzo Cozzolino (Pd) ha evidenziato che, attraverso l’emendamento, la Giunta si impegna a presentare, entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge, le linee guida elaborate dalla commissione individuando le strategie per la formazione del personale medico e, sul territorio, i centri regionali per la diagnosi e la cura dell’endometriosi.
L’emendamento è stato approvato con 45 voti favorevoli e 4 astensioni.
L’Aula ha poi iniziato la discussione dell’art.4 e sugli emendamenti. Non essendoci iscritti a parlare, il presidente ha messo in votazione l’unico emendamento presentato, il n. 5 (Commissione regionale sull’endometriosi)
Il relatore del provvedimento Lorenzo Cozzolino (Pd), ha precisato che partecipazione alla commissione prevista dall’emendamento è a titolo gratuito
Il consigliere Luigi Crisponi (Riformatori sardi), ha proposto un emendamento orale per inserire al punto C del testo relativo alle campagne di sensibilizzazione il riferimento alle scuole.
L’emendamento è stato approvato. (Af)
Il presidente ha messo in votazione l’articolo 5 e l’emendamento 6, sostitutivo totale dell’articolo. L’emendamento 6, che istituisce la giornata regionale per la lotta all’endometriosi da celebrarsi annualmente il 9 marzo, è stato approvato.
L’Aula ha dato poi il via libera all’emendamento 7, sostitutivo totale dell’articolo 6. Con questo emendamento la Regione riconosce e valorizza il rilevante apporto delle associazioni e di volontariato che si occupano dell’endometriosi sul territorio regionale. Il Consiglio ha anche approvato l’emendamento 8, sostitutivo parziale all’articolo 8 bis (Tenuta dei registri di patologia). Questo emendamento prevede la sostituzione delle parole “l’Agenzia regionale della Sanità” con le parole “l’Assessorato regionale dell’Igiene Sanità e Assistenza sociale”.
L’Aula ha approvato l’articolo 8 bis con 45 voti favorevoli e 5 astenuti. Con 46 voti favorevoli e 5 astenuti, l’Aula ha approvato l’emendamento aggiuntivo n. 9 che inserisce dopo il comma 1, il comma 1 bis sugli adempimenti dell’assessorato della Sanità di cui al comma1, con risorse umane, strumentali e finanziarie già previste a legislazione vigente e stanziate in bilancio. L’Aula ha poi approvato l’emendamento n.10, sostitutivo totale dell’articolo 8 ter (Registro endometriosi), che prevede che i dati raccolti nel registro regionale dell’endometriosi siano utilizzati per pianificare le azioni della Regione per combattere la malattia e studiarne le cause e i fattori di rischio. Prevede, inoltre, che i soggetti pubblici e privati accreditati dal servizio sanitario regionale che hanno in carico pazienti affette da endometriosi, sono tenuti alla raccolta e all'invio all'Assessorato della Sanità, secondo le modalità tecniche definite con decreto dell'Assessorato regionale dell'igiene e sanità e dell'assistenza sociale sentita la Commissione prevista dall’articolo 4. Soppressi gli articoli 8 quater, 8 quinquies e 8 sexies con l’approvazione degli emendamenti soppressivi totali n.11, n. 12 e n. 13. Il Consiglio ha poi approvato la legge con 44 voti favorevoli e uno contrario. (eln)
Approvato il DISEGNO DI LEGGE N. 135/A (GIUNTA REGIONALE) – Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2013
Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha quindi annunciato l’esame del Dl 135 “Approvazione del rendiconto generale della Regione per l'esercizio finanziario 2013” e dopo una breve sospensione dei lavori ha invitato il relatore di maggioranza, Franco Sabatini (Pd) all’illustrazione del provvedimento. Sabatini ha dichiarato di “rimettersi alla relazione della Terza commissione”. Non essendoci iscritti a parlare, il presidente Ganau ha concesso la parola alla Giunta che, con l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, ha dichiarato “parere conforme a quello espresso dal relatore.
Il presidente del Consiglio ha posto in votazione il passaggio agli articoli che è stato approvato con 43 presenti, 39 votanti e 39 a favore e di seguito con votazione elettronica è stato approvato l’articolo 1 ”Rendiconto” (45 votanti, 42 a favore) e l’articolo 2 “Entrate di competenza” (presenti 45, votanti 43, favorevoli 42). Per alzata di mano l’Aula ha dato il via libera all’articolo 3 “Spese di competenza”; articolo 4 “Gestione finanziaria”; articolo 5 “Risultati della gestione patrimoniale”; articolo 6 “Prelevamenti dal fondo spese impreviste”. Di seguito si è proceduto con il medesimo sistema di votazione all’approvazione dell’allegata tabella “A” e dell’allegata tabella “B”.
La votazione finale del Dl 135 si è svolta con procedura elettronica (presenti 47, votanti 45, favorevoli 45). Il presidente del Consiglio ha dichiarato approvato il rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2013 e prima di chiudere i lavori ha annunciato la convocazione delle commissioni Quinta e Sesta per domani (mercoledì 3 dicembre) alle 10; della conferenza dei capigruppo per domani alle 12 ed ha concluso annunciando la convocazione del Consiglio per domani, mercoledì 3 dicembre, alle 16. (a.m.)