CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Nota stampa n.312

Data: 24/07/2018 ore 16:00

  • Approvata la proposta di legge n. 481 (Lai e più) Disposizioni in materia di personale della categoria "assuntori" operante in Sardegna in base alla legge n. 14 del 1965 e costituzione della "Lista ad esaurimento assuntori".
  • Approvata la proposta di legge n. 268/A (Sabatini). Modifiche e integrazioni alla legge regionale 30 giugno 2010, n. 13 (Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione autonoma della Sardegna e modifiche alla legge regionale 15 febbraio 1996, n. 12).
  • Approvato l’Ordine del giorno n.1 (Comandini e più) in riferimento alla Direttiva 2014/94/Ue, sulla realizzazione di un’infrastruttura per i combustibili alternativi – e per esprimere la forte preoccupazione in merito alle dichiarazioni del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti sulla paventata ipotesi della bocciatura del progetto che prevede la realizzazione della dorsale gas in Sardegna.
  • Approvato il Documento  N. 21/XV/A. Giunta regionale. Legge regionale 3 luglio 2017, n. 11. Approvazione della direttiva riportante la ''specificazione dei dati dimensionali'' in materia di servizi strettamente connessi alla residenza ai fini dell'entrata in vigore dell'articolo 11, comma 2, della legge regionale n. 23 del 1985, e successive modifiche ed integrazioni, come sostituito dall'articolo 7 della legge regionale n. 11 del 2017.

 
Il Consiglio si è riunito sotto la presidenza di Gianfranco Ganau. In apertura di seduta il presidente del Consiglio ha riferito all’aula che la Conferenza dei capigruppo ha deciso un’inversione dell’ordine del giorno mettendo al primo punto la Proposta di legge 481  Disposizioni in materia di personale della categoria "assuntori" operante in Sardegna in base alla legge n. 14 del 1965 e costituzione della "Lista ad esaurimento assuntori".  Il capogruppo del Pd Pietro Cocco ha invitato tutti i capigruppo ad apporre la firma sul testo di legge, ma la capogruppo di Forza Italia ha detto di non essere d’accordo.
La legge è stata illustrata da Piero Comandini  (Pd) che ha spiegato che l’obiettivo è quello di dare continuità lavorativa e retributiva agli assuntori operanti nelle tratte del trasporto pubblico locale della Sardegna prima afferenti alle FDS (ora ARST) garantendo loro la stabilità del lavoro e della retribuzione. Tale obiettivo si intende raggiungere con la istituzione di una lista a esaurimento ove iscrivere gli assuntori che svolgono le mansioni presso le linee ferroviarie del trasporto pubblico locale della Sardegna gestite dall'ARST. Comandini ha ricordato che gli assuntori in Sardegna sono 20. Questi lavoratori hanno un contratto con una retribuzione media di 640 euro.  
Marco Tedde (FI) ha sottolineato che il suo gruppo è  per il  superamento di  ogni situazione di precarietà però  – ha detto –  di avere perplessità su questa proposta di legge. L’Arst è una partecipata a socio unico della Regione Sardegna e il rischio è quello dell’impugnazione.
Accertiamoci – ha concluso – che ciò che stiamo facendo sia coerente con l’ordinamento giuridico. Riflettiamo se è opportuno andare avanti.
Eugenio Lai (art.1 – Sinistra per la democrazia e il progresso) ha affermato  che con la proposta di legge in esame si riesce a dare una soluzione legittima costituendo  una lista ad esaurimento che si basa sulle risorse disponibili nelle casse dell’Arst. Lai ha fatto appello ai colleghi di approvare questo testo che serve a dare tranquillità ai  lavoratori e alle loro famiglie.  
Gianluigi Rubiu (Udc) ha chiesto di apporre la firma alla proposta di legge. I dubbi di legittimità restano – ha aggiunto –  ma noi voteremo a favore. E’ un atto dovuto, è un atto di riconoscimento.
Alessandra Zedda (FI) ha detto di essere d’accordo sul fatto che dopo tanti anni sia giusto trovare una soluzione. Bisogna  trovare una soluzione legittima. Noi guardiamo questa legge con interesse nel merito ma siamo perplessi sulla forma. La capogruppo di Forza Italia ha annunciato un voto di astensione perché la soluzione trovata non è corretta.
La Giunta si è rimessa alla relazione del relatore.
L’aula ha votato il passaggio agli articoli (votanti 35, sì 34, 1 contrario Daniela Forma).  (R.R.)

All’articolo 1 del progetto di legge 481/A sono stati presentati alcuni emendamenti. L’on. Antonio Solinas (Pd) ha chiesto al presidente Ganau chiarimenti sul proseguo dei lavori mentre l’on. Eugenio Lai ha invitato l’on. Alessandra Zedda, capogruppo di Forza Italia, a ritirare gli emendamenti. L’Aula è stata sospesa per consentire un chiarimento tra le forze politiche di maggioranza e opposizione.
Alla ripresa l’on. Forma (Pd) ha giustificato il suo voto contrario dato nella fase del passaggio agli articoli: “Il mese scorso tutti abbiamo avuto notizia del rischio licenziamento per un centinaio di lavoratori dell’Arst.  E adesso noi dovremmo costruire un provvedimento ad hoc per 20 assuntori dell’Arst: il mio voto non può che essere contrario”.
Approvato l’emendamento sostitutivo parziale 12 e a seguire l’articolo 1, l’articolo 2 e poi il 3, il 4 (modificato con l’emendamento sostitutivo totale 13), il 5 e poi, da ultimo, la legge 481/A per la positiva votazione finale.

L’Aula è passata poi all’esame delle modifiche della proposte di legge 268, modificativa della legge sulle politiche di coesione e sulla programmazione dei fondi comunitari (legge 13 del 2010). Il presidente della commissione Bilancio, on. Franco Sabatini, nelle vesti di relatore ha detto che il disegno di legge aumenta le funzioni del Consiglio regionale in materia di atti di indirizzo della Giunta e della Regione nella elaborazioni dei piani, “dando anche il potere alle commissione consiliari competenti di esprimere il parere su tutti gli atti di programmazione regionale che spesso vengono modificati dalla Giunta senza che il Consiglio possa esprimere un parere”.
Per la minoranza l’on. Dedoni (Riformatori) “questa norma potrà servire a dare centralità al potere legislativo, che deve essere riadeguato al suo ruolo rivedendo il peso dell’esecutivo che in questi anni non ha consentito all’Aula di esprimere per tempo il proprio indirizzo e parere. Le grandi riforme sono mancate, a cominciare dalla mancata riforma dello Statuto. In tanti settori non c’è una capacità di incidere nel Consiglio, con un atteggiamento debole e rinunciatario nei confronti del Governo centrale.
Per l’on. Zedda (FI) “questa è una buona legge perché tende ad andare oltre alle norme esistenti, nonostante dobbiamo registrare il fatto che spesso abbiamo speso per progetti che non hanno aiutato le imprese e meno che mai hanno generato posti di lavoro. La ratio dei fondi europei è generare lavoro stabile nei settori dove sono destinati e ci auguriamo che con un rapporto di collaborazione tra la Giunta e il Consiglio si producano migliori risultati. Dobbiamo arrivare davvero a programmare dal basso la spesa di queste risorse, coinvolgendo concretamente i potenziali destinatari”.
La Giunta si è rimessa alla relazione del relatore e a seguire è intervenuto l’on. Marco Tedde (FI), secondo cui “ben venga questa proposta di legge e il tentativo di migliorare la partecipazione della Sardegna alla formazione del diritto europeo. Ma la verità è che oggi siamo lontanissimi dall’Europa e le politiche dei trasporti, più di tutte, lo dimostrano: l’assenza di low cost per l’aeroporto di Alghero, la continuità territoriale a dir poco imperfetta e tanto altro”.
Approvato il passaggio agli articoli, il presidente Ganau ha messo in votazione l’articolo 1 e i due relativi emendamenti. Approvato l’articolo 1 e poi gli emendamenti aggiuntivi 2 e 1; approvato poi gli articoli dal 2 al 17 e poi il 19 e il 20.
L’Aula ha votato anche definitivamente la legge, insieme a un ordine del giorno (primo firmatario l’on. Comandini) sulla metanizzazione della Sardegna, “uno dei punti fondamentali per lo sviluppo della Sardegna”, come ha precisato la capogruppo di Forza Italia, on. Alessandra Zedda.
Per l’on. Comandini (Pd) “non è possibile mettere in discussione il progetto di metanizzazione dell’Isola, come intende fare un ministro della Repubblica ed è per questo che si è reso necessario presentare l’ordine del giorno” mentre per l’on. Truzzu “deve essere chiaro che questa battaglia non è cominciata con Renzi e il suo Patto per la Sardegna. Chiediamo che questo sia ribadito e non ci siano posizioni ideologiche fine a se stesse”.  
Approvato l’ordine del giorno Comandini e più e poi la proposta di legge 268/A. (C.C.)

Dopo lo scrutinio, il Consiglio ha iniziato l’esame della direttiva sulla “specificazione dei dati dimensionali in materia di servizi connessi alla residenza” che modifica la legge regionale 23/85 e la legge regionale 11/17.
Illustrando il provvedimento il relatore Giuseppe Meloni, del Pd, ha ricordato che la nuova norma consente una valutazione precisa delle destinazione d’uso collegate ai servizi connessi alla residenza, aggiungendo che la modifica introdotta dalla commissione all’art.5 recepisce le numerose osservazioni proposte dal mondo imprenditoriale ed associativo.
L’assessore dell’Urbanistica Cristiano Erriu, a nome della Giunta, ha sottolineato che il provvedimento copre un buco normativo prolungatosi nel tempo e, soprattutto, semplifica il percorso amministrativo dei cambi di destinazione d’uso venendo incontro alle esigenze più volte manifestate da imprese e cittadini.
Il consigliere del Pds Pier Mario Manca, manifestando un dubbio interpretativo, ha chiesto il perché del passaggio della direttiva in Consiglio, trattandosi a suo avviso di un provvedimento di natura gestionale e quindi di responsabilità esclusivamente dirigenziale.
Il presidente Ganau ha chiarito che il voto dell’Aula è espressamente richiesto dalla legge regionale 11/17.
Il consigliere dei Riformatori Luigi Crisponi ha osservato che, a suo parere, il dispositivo non è stato aggiornato rispetto all’istituzione dei condo-hotel che rientrano nelle strutture ricettive che pure vengono richiamate dalla norma ed andranno perciò inserite. Tuttavia, ha proseguito, posto che tale categoria è ricettiva ed alberghiera secondo quanto previsto da un decreto ministeriale, potrà accadere che alcuni condomini saranno classificati per metà privati e per metà alberghieri, per cui si rende necessario un aggiornamento.
Successivamente il Consiglio ha approvato con 27 voti il passaggio agli articoli.
A seguire sono stati approvati anche i 6 articoli che compongono la direttiva. Sull’art.5, in particolare, ha espresso voto contrario il consigliere del Pd Valter Piscedda. L’Assemblea ha infine approvato la legge con 40 voti favorevoli.
Al termine dello scrutinio il presidente ha tolto la seduta. I lavori del Consiglio riprenderanno domani alle ore 10. (Af)

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