CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Nota stampa n.239

Data: 25/07/2017 ore 10:00

  • Il nuovo assessore dei Trasporti, Carlo Careddu, ha giurato in Consiglio
  • Felicetto Contu rieletto difensore civico
  • Garante per l’adolescenza e l’infanzia, manca il quorum: la seconda votazione rinviata al pomeriggio
  • Approvate le disposizioni in materia di istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab). Da Pl. 420 (Daniele Cocco-Art.1,Sdp)
  • Approvata la legge per la “reiscrizione delle economie di stanziamento nell'ambito dei trasferimenti di cui al decreto legislativo 21 febbraio 2008, n. 46 (Norme di attuazione dello statuto speciale della Regione autonoma Sardegna concernenti il conferimento di funzioni e compiti di programmazione e amministrazione in materia di trasporto pubblico locale)”. Da Dl 436 (Giunta regionale)

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito ha prestato giuramento il nuovo assessore regionale dei Trasporti Carlo Careddu.
Prendendo la parola sull’ordine dei lavori il consigliere del gruppo Misto Giovanni Satta su mozione 312 riguardante la gestione di Abbanoa che, ha ricordato Satta, «persevera in atteggiamenti aggressivi a danno delle categorie più deboli rifiutando perfino proposte di rateizzazione del debito».
Subito dopo il presidente ha dato lettura del verbale della Giunta per elezioni, riunitasi per esaminare la situazione di incompatibilità luglio del consigliere regionale Ignazio Locci, eletto Sindaco di Sant’Antioco. La Giunta, ha aggiunto il presidente Ganau, ha deliberato di proporre al Consiglio di formulare al consigliere Locci l’invito a rimuovere l’incompatibilità entro 10 giorni, come prescritto dalla legge. La proposta di ratifica della deliberazione, ha comunicato infine il presidente, dovrà avvenire a scrutinio segreto.
In sede di votazione il Consiglio ha ratificato la delibera della Giunta con 26 voti favorevoli, 21 contrari e 2 astenuti.
Successivamente l’Assemblea ha proceduto all’elezione del nuovo Difensore Civico e del Garante regionale per l’Infanzia. Nella votazione per il Difensore Civico Felicetto Contu ha riportato 39 voti (schede bianche 9, nulle 7), al di sotto del quorum prescritto di 40 voti. Il Consiglio ha dunque effettuato un secondo scrutinio, nel quale Contu è stato eletto con 42 voti (bianche 10, nulle 4).
Terminata la votazione, l’Aula ha proceduto all’elezione del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza. Anche in questo caso il quorum prescritto è di 40 voti. Hanno riportato 20 voti ciascuno Donatella Olla e Giangiacomo Pisotti, per cui il presidente ha rinviato la votazione al pomeriggio, in modo da permettere ai gruppi di raggiungere un accordo. (Af)
Ha preso poi la parola l’on. Giorgio Oppi (Udc) sull’interpellanza 253 (Oppi e più) sui tagli del bosco Marganai
Secondo l’oratore, protagonista suo malgrado sulla stampa anche italiana per la vicenda del taglio al Marganai, “è tempo che l’assessore Spano ci dica qual è, a chiare lettere, la sua opinione sul taglio indiscriminato sugli alberi del Marganai. Non voglio parlare del fuoco di queste settimane a Iglesias né di come viene gestita la protezione civile ma chiedo che sia necessario  che mi si chieda scusa per essere stato accusato anche dalla  stampa di cose che non ho fatto nella mia qualità di assessore all’Ambiente”.
Ha risposto dunque l’assessore Spano: “Abbiamo l’occasione per chiarire che questi aspetti hanno riguardato  l’istruttoria tecnica ma non l’indirizzo politico. Tutte le informazioni che mi hanno fornito Forestatas e il Corpo forestale dicono che a Marganai si è venuto a formare un accumulo di massa legnosa dopo la chiusura delle miniere alle quali venivano destinati in passato i pali ricavati dai tagli del bosco ceduo di Marganai.
Dei 5 mila ettari del bosco Marganai il piano prevedeva tagli alla base ovviamente autorizzati anche dal ministero (e non disboscamento) per 34 ettari dal 2011 sino al 2015. Facciamo così chiarezza su ogni aspetto, compreso il piano forestale regionale. Non ci sono dunque questioni di rilevanza politica né per quanto riguarda l’assessore precedente né per quello attuale”.
Per replica l’on. Oppi ha detto: “Non sono soddisfatto dei numeri offerti dall’assessore e ricordo che nel 2009 ero assessore e non potevo essere favorevole a quel disboscamento. Non intendo essere accusato di cose che non ho fatto e che sono contrarie alla mia forma mentis e a Iglesias, la città che tanto mi ha dato”.
L’on. Daniele Cocco (Mdp) ha illustrato la proposto di legge sull’Ipab “San Giovanni Battista” di Ploaghe, precisando che si tratta di “un’interpretazione autentica che chiarisce che il personale viene trasferito alla Asl territorialmente competente”.
Per l’on. Anna Maria Busia (Campo progressista Sardegna) “c’è una equivocità nella formulazione e sul punto ci sono pronunce giurisdizionali molto chiare. Mi duole e sono a disagio ma non credo sia questo il percorso corretto, anche nell’interesse dei lavoratori”.
Per l’on. Salvatore Demontis (Pd) “è ben vero che la legge da noi approvata nei mesi scorsi voleva disciplinare anche il trasferimento del personale dell’Ipab ma è anche vero che il personale risulta danneggiato. Ecco perché si rende necessaria oggi questa interpretazione autentica”.
Anche l’on. Marco Tedde (FI) è intervenuto e ha detto: “Se le ex Ipab sono enti pubblici assimilabili agli enti strumentali è vero dunque che gli ex dipendenti non devono fare un concorso per accedere ai ruoli di altre pubbliche amministrazioni. Questo lo dice la Corte dei conti e anche l’Anac”. L’oratore ha poi suggerito un emendamento orale “in modo da superare una volta per tutte la via crucis che abbiamo fatto fare ai lavoratori della ex Ipab”.
Pe4r l’on. Antonello Peru (FI) “il provvedimento corregge un errore dell’Aula, come è stato ben motivato. Mi sono assentato per un po’ di tempo e torno in Aula e vedo che si torna a discutere sull’Ipab San Giovanni Battista”.
Per l’on. Roberto Desini (Pds) “questa Ipab torna con molto mio dispiacere nel dibattito del Consiglio regionale. Tutta la politica ha sfruttato in passato senza ritegno il bacino elettorale del San Giovanni Battista, sino a calpestare la dignità delle persone. Dove sono andate a finire le vagonate di milioni di euro messi a disposizione negli anni dal Consiglio regionale all’Ipab di Ploaghe? Chi le ha spese e per cosa? Non certo li hanno presi i lavoratori. Mi aspetto dall’assessore Arru un segno di coerenza tra quello che dice lui e quello che fa il suo assessorato”.
Per dichiarazione di voto l’on. Busia (Cps) ha detto: “Ho indicato prima una pronuncia che riguarda proprio il passaggio del personale da un ente pubblico a un altro”.
Sull’aspetto finanziario della norma l’on. Desini ha chiesto all’assessore al Bilancio “se il trasferimento del personale all’Asl comporta maggiori oneri. Abbiamo forti dubbi che sia a saldo zero”.
L’assessore Paci ha chiarito affermando che  “gli oneri finanziari sono già indicati nella legge già approvata”.
L’on. Desini (Pds) ha letto per dichiarazione di voto il dispositivo di una pronuncia della Corte dei conti. L’on. Tedde (Fi), invece. Ha sostenuto che “tali principi non si applicano al caso della Ipab di Ploaghe, nonostante si tratti di un ente pubblico. L’analisi del sangue non è stata fatta in occasione di tante mobilità di personale dall’ex Ipab alla Asl: perché andrebbe fatta ora?”.
Per l’on. Demontis (Pd) “non si sta violando l’articolo 97 della Costituzione, che riguarda l’accesso alla pubblica amministrazione e non il transito”.
 La legge è stata poi approvata.
L’Aula ha poi approvato anche una legge relativa allo stanziamento a favore del Tpl (ddl 436/A Reiscrizione delle economie di stanziamento  nell’ambito dei trasferimenti di cui al dl 46 del 21 febbraio 2008).
Sul punto l’on. Pittalis (FI) ha richiamato l’importanza di realizzare il ponte di Oloè tra Bitti e Oliena, che crea enormi disagi ai turisti e all’economia in genere. L’assessore Paci ha assunto l’impegno a sollecitare l’assessore ai Lavori pubblici per il ponte di Oloè. “A volte siamo però impotenti davanti ai ritardi di Anas”.
Anche l’on. Luigi Crisponi ha denunciato la situazione del ponte di Oloè:  “Assessore Paci, abbiamo necessità di capire se i 12 milioni di euro per realizzare quell’opera pubblica ci sono o no. La comunità di Oliena è totalmente isolata e le tensioni sociali si sprecano”.
Per il sardista Angelo Carta “la vicenda di Oloè  è paradigmatica: fu la Procura di Nuoro a chiuderlo e la Provincia a riaprirlo, sostenendo non fosse in imminente pericolo di crollo. Una nuova perizia della Procura lo fece chiudere.  Due ingegneri hanno detto cose opposte e il diritto alla mobilità intanto è negato”.
Busia (Cps) ha detto che “non si può parlare seriamente di lotta allo spopolamento si tengono i cittadini in questa condizione”.
Per l’on. Pittalis (FI) “non c’è difficoltà a ritirare l’emendamento ma invito a valutare con urgenza una soluzione provvisorio ma fattibile per ripristinare il ponte di Oloè”.
La legge è stata poi approvata.
Il presidente Ganau ha sospeso i lavori, che riprenderanno alle 16. (C.C.)

 

 

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