CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XV LEGISLATURA

Nota stampa n.147

Data: 21/01/2016 ore 16:00

Dl 176 “Riordino del sistema delle autonomie locali”: approvati gli articoli 45, 46, 47, 48, 49 e 50, nonché gli articoli 34, 35, 36, 37, 38 e 39 la cui discussione era stata rinviata dalla seduta antimeridiana. Il Consiglio è convocato martedì 26 gennaio alle 11.

La seduta si è aperta sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau. Dopo le formalità di rito il Consiglio ha proseguito l’esame dell’ordine del giorno con l’art.45 del Dl n.176/A-Giunta regionale – Riordino del sistema delle autonomie locali della Sardegna. Riguardo l’andamento dei lavori, il presidente ha comunicato che si procederà all’esame degli articoli fino al n. 50 compreso, per poi affrontare quelli sospesi nella seduta della mattinata.
Il Consiglio ha quindi approvato l’art.45 (“Pubblicazione delle deliberazioni”) nella versione contenuta nell’emendamento sostitutivo totale n.1995 presentato dalla maggioranza col parere favorevole della commissione e della Giunta.
Voto favorevole anche per l’art.46 come modificato dall’emendamento sostitutivo totale n.1996 (“Condizioni per l’istituzione di nuovi Comuni”) presentato dalla maggioranza col parere favore della commissione della Giunta. Il testo rimanda, per limite demografico, al Dlgs 267/2000 (Testo unico degli enti locali).
L’art.47 (“Fusioni di Comuni”) è stato soppresso dopo l’approvazione dell’emendamento n. 934, anch’esso presentato dalla maggioranza col parere favorevole della commissione e della Giunta.
L’art.48 è stato approvato con 22 voti a favore e 16 contrari nella versione licenziata dalla commissione. A scrutinio segreto (20 voti a favore e 25 contrari) è stato respinto l’emendamento aggiuntivo n. 2234 (Pizzuto e più) che riguardava il “passaggio in ruolo del personale della lista speciale di cui alla legge regionale n.3/2008”.
Nel breve dibattito sviluppatosi sulla proposta il primo firmatario dell’emendamento, Luca Pizzuto (Sel), ha dichiarato di volerlo sottoporre al voto dell’Aula, nonostante l’invito al ritiro formulato dal relatore, data la sua importanza legata al destino di molti lavoratori.
Il capogruppo di Sel Daniele Cocco ha criticato l’accoglimento, da parte del presidente, della richiesta di voto segreto perché a suo avviso il consigliere Pizzuto aveva espresso la sua intenzione di voto.
Il presidente Ganau ha sostenuto la fondatezza della sua interpretazione dei regolamento, ritenendo che il consigliere Pizzuto non abbia espresso la sua intenzione di voto ma solo la volontà di sottoporre la sua proposta all’attenzione del Consiglio.
Successivamente l’Assemblea ha iniziato l’esame dell’art. 49 in relazione al quale il relatore Roberto Deriu ha presentato l’emendamento sostitutivo totale n.1998 con parere favorevole della commissione. L’assessore degli Enti locali cristiano Erriu ha chiesto, ed ottenuto, una breve sospensione della seduta per un approfondimento.
Alla ripresa dei lavori, il relatore Roberto Deriu ha annunciato il ritiro dell’emendamento sostitutivo totale n. 1998, determinando il ritorno al testo dell’art.49 (“Consorzi”) licenziato dalla commissione. Il testo prevede lo scioglimento dei consorzi costituiti per l’esercizio associato di funzioni sovra comunali; le unioni di Comuni subentreranno in tutti i rapporti attivi e passivi degli stessi, compresi beni mobili ed immobili e personale. Il testo viene integrato dal contenuto dell’emendamento aggiuntivo n. 2222 (Collu e più), anch’esso approvato dall’Aula, che prevede la prosecuzione dell’attività dei consorzi, “limitatamente alla gestione dei servizi comunali”. (Af)
L’Aula è quindi passata all’esame dell’articolo 49 bis “Modifiche all'articolo 3 della legge regionale n. 1 del 2005 (Consiglio delle autonomie locali)”. Dopo aver acquisito i pareri del relatore di maggioranza e della Giunta, il presidente Ganau ha dato la parola al consigliere Gianni Tatti (Udc) che ha espresso forti perplessità sul contenuto dell’articolo 49: «La norma non fa che confermare quanto detto finora – ha rimarcato Tatti – i piccoli comuni della Sardegna non conteranno nulla nel sistema degli enti locali».
Subito dopo l’intervento del consigliere Tatti, il presidente Ganau ha sospeso la seduta.
Alla ripresa dei lavori, è intervenuto il relatore Deriu che ha proposto un emendamento orale che sostituisce il primo comma dell’articolo 3 della L.R. n. 1 del 2005 e riguarda le modalità di elezione e la composizione del Consiglio delle autonomie locali. In attesa della distribuzione del testo scritto, il presidente Ganau ha messo in votazione gli emendamenti soppressivi totali n. 952 e 1106 che sono stati respinti. Disco rosso anche per l’emendamento sostitutivo totale (Oppi e più) bocciato con 30 voti contrari e 18 a favore.
Il presidente Ganau ha quindi messo in discussione l’emendamento orale presentato dal relatore della legge che non è stato accolto dall’Aula.
L’Aula è poi passata all’esame dell’emendamento sostitutivo totale n. 1999 (Deriu-Agus) che è stato approvato con 29 sì e 19 no. L’articolo 49 bis, riscritto dall’emendamento sostitutivo, stabilisce che i componenti del Consiglio delle autonomie locali, in carica alla data di entrata in vigore della legge attualmente in discussione, continueranno a restare in carica fino allo svolgimento del secondo turno delle elezioni amministrative indette per il 2016. (Psp)
L’Aula ha anche approvato l’emendamento soppressivo totale dell’articolo 49 ter e  ha invece sostituito il 49 quater (provvidenze a favore delle vittime degli attentati). Approvato l’emendamento sostitutivo totale 2002  all’articolo 49 quinques, sulle funzioni e i limiti della polizia locale.
Il presidente ha poi messo in discussione l’articolo 50 e i suoi emendamenti. Respinti i soppressivi totali e parziali. Approvati gli emendamenti 2545 e 2249 (convenzioni tra la Regione e l’Anci). Approvato, a seguire, anche il testo dell’articolo 50. Sì anche all’emendamento 2003, sugli accordi precedenti tra Upi e Regione, che transiteranno all’Anci Sardegna.
 Il presidente del Consiglio è tornato sulla votazione degli emendamenti all’articolo 34 sulle Province, emendamenti che erano stati sospesi in precedenza.
L’on. Alessandra Zedda (Forza Italia)  ha preso la parola: “Qui rischiamo di fare una brutta figura in tutta Italia e non dite che non ve lo avevamo detto. Pensate davvero che questa legge sia applicabile?”. Per l’on. Ignazio Locci (Forza Italia) “non è corretto che si costruisca in questo momento un sistema di funzioni in capo al sindaco della città di Cagliari. Con questa norma state dando al sindaco di Cagliari il compito di commissariare la Provincia”.
Per l’on. Cossa (Riformatori sardi) “in questi anni tutto è stato fatto dai commissari delle province, tranne che predisporre le funzioni delle province ai soggetti che ne diventeranno destinatari, nonostante i richiami ripetuti che abbiamo fatto. Ma non stiamo facendo un passo avanti nemmeno stavolta per ottenere in futuro questo risultato. Per noi le Province sono tutte sullo stesso piano e non si deve dare nemmeno l’impressione che stiano ricreando le nuove province o i potentati di un tempo”.
 Sull’ordine dei lavori, l’on. Roberto Deriu (Pd) ha riconosciuto “meritevoli di una valutazione e di una soluzione da condividere” e ha chiesto al presidente una breve sospensione dei lavori.
I lavori sono stati sospesi. Alla ripresa il consigliere Gianni Tatti (Udc) ha contestato l’impianto della norma. “Non si capisce cosa stiamo andando a deliberare, queste norme sono contradditorie”.
 L’on. Roberto Deriu (Pd) ha proposto all’Aula un emendamento orale al comma 8 dell’emendamento 2547, “con la previsione di un amministratore straordinario nominato dalla Giunta regionale che riceva le funzioni della disciolta provincia di Cagliari fino al 31 dicembre 2016”. Contraria l’opposizione con un intervento dell’on. Alessandra Zedda  ma l’Aula ha approvato l’emendamento 2547 (nomina degli amministratori straordinari della Provincia di Sassari, Nuoro, Oristano e Sud Sardegna) con il correttivo dell’on. Deriu.
Approvato anche l’emendamento 1981 (disciplina transitoria delle Province).  (C.C.)
Si è poi passati all’esame dell’articolo 35 (Aggregazione ad altra provincia) e agli emendamenti presentati all’articolo. Nel dibattito generale sono intervenuti: Michele Cossa (Riformatori) che ha detto che questo articolo è surreale. Perché  – ha chiesto – ci imbarchiamo in un processo del genere  se stiamo per mettere fine alle province? Riflettiamo. Paolo Truzzu (Misto) ha espresso grossi dubbi . Prima di fare un passo contrario alla volontà delle comunità locali – ha detto –  dobbiamo sapere se le comunità locali sono state sentite in merito.  Roberto Deriu ha risposto dicendo  che le popolazioni sono state sentite e che hanno espresso parere favorevole ad aderire alla provincia sud Sardegna.  L’emendamento 702 è stato bocciato. Sull’emendamento 2534 (su cui c’era un invito al ritiro) è intervenuto  il consigliere Meloni che ha dichiarato di non ritirarlo perché sarebbe un piccolo riconoscimento ai territori penalizzati da questa legge.  L’emendamento è stato bocciato . Approvato, invece,  l’emendamento 2548 che sopprime il comma 3 dell’articolo 35 (sì 29, no 14, 1 astenuto). Via libera anche all’emendamento 1982 sostitutivo totale dell’articolo 35 (circoscrizioni provinciali). Questo emendamento  ridisegna il nuovo assetto provinciale prevedendo la Provincia Sud Sardegna, corrispondente a quella della provincia di Cagliari, esclusi i comuni appartenenti alla città metropolitana di Cagliari ed elencando i comuni che faranno parte della provincia di Oristano, del Sud Sardegna e prevedendo che sono aggregati alla provincia comprendente il comune di Olbia, i comuni di Budoni e San Teodoro.  L’articolo 36 (organi della provincia)  è stato soppresso dall’approvazione dell’emendamento 714.  Sull’articolo 37 (Presidente), dopo la bocciatura dell’emendamento 715, sono stati approvati  gli emendamenti  2504 (emendamento all’emendamento 1984) che aggiunge  al comma secondo  il numero “60” e il  1984, sostitutivo totale dell’articolo 37. Con l’approvazione dell’emendamento 1984 sono decaduti gli altri emendamenti all’articolo. Sull’articolo 38 (Consiglio provinciale) sono stati bocciati gli emendamenti 742, 2520, 2549 mentre sono stati approvati  gli emendamenti 1985,   che sostituisce integralmente l’articolo 38,  il 2549 che modifica il comma 5 dell’emendamento 1985 prevedendo che, in sede di prima applicazione le elezioni dei presidenti delle province e dei consigli provinciali siano indette dal presidente della regione non oltre il 15 novembre 2016 per una data compresa tra il decimo e il trentesimo giorno dalla indizione. Approvato anche il 2505 che aggiunge al comma 3 dell’emendamento 1985, prima del numero 70, il numero 69.  Alessandra Zedda (Forza Italia) ha dichiarato di ritirare tutti gli emendamenti della minoranza presentati all’articolo 39. L’aula ha poi  approvato  l’emendamento 1986, sostitutivo totale dell’articolo 39 sul voto ponderato.
Il vicepresidente Antonello Peru ha interrotto la seduta . Il Consiglio è convocato martedì alle ore 11. All’esame dell’Aula l’articolo 40. (R.R.)

 

 

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