IL CONSIGLIO REGIONALE

VISTE la legge n. 157 del 1992 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio) e la legge regionale 29 luglio 1998 n. 23 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per l’esercizio della caccia in Sardegna);

CONSIDERATO che l’attuale forte limitazione della caccia alle specie passeriformi è causa di ingentissimi danni alle colture, con conseguente ricaduta di danno economico al mondo produttivo, oltre che alla macchia mediterranea sottoposta a tutela ambientale;

PRESO ATTO della sentenza del Consiglio di Stato n. 00982/2024 REG.PROV.COLL. N. 02061/2019 REG.RIC. pubblicata il 24 gennaio 2024 che ha ritenuto di puro carattere non vincolante ed espressione di discrezionalità tecnica il parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale necessario per l’attuazione delle cacce in deroga;

RITENUTO essenziale tutelare le realtà produttive isolane in sofferenza a causa delle citate specie e necessario salvaguardare la macchia mediterranea e le altre essenze limitandone i danni cagionati dalle specie passeriformi;

CONSIDERATO l’attuale massima incidenza degli effetti dannosi conseguenti alla fase migratoria delle specie in questione, al suo apice nel periodo tra gennaio e marzo,

impegna il Presidente della Regione e l’Assessore regionale della difesa dell’ambiente

ad attuare con urgenza l’iter procedurale necessario per l’attuazione di un programma di caccia in deroga alle specie passeriformi e, in particolare, allo storno comune (Sturnus vulgaris) e ai turbidi (Turdus iliacus, Turdus pilaris Linnaeus, Turdus philomelos).

Cagliari, 7 febbraio 2024