Data: 27/04/2016 ore 10:30
“L’Unione europea, con un finanziamento di 18 milioni assegnato alla Sardegna, punta sul rilancio della pesca e la nostra Regione deve essere pronta ad affrontare questa sfida rafforzando la sua struttura organizzativa e sostenendo adeguatamente un settore che ha grandissimi margini di crescita”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale Gianfranco Congiu (Sdl), primo firmatario di una mozione sottoscritta anche da consiglieri di altre forze politiche, che fra l’altro ha lo scopo di istituire all’interno dell’assessorato dell’Agricoltura una nuova struttura tecnica autonoma (direzione generale o dipartimento) in grado di supportare efficacemente gli operatori del settore.
La Sardegna, ha ricordato Congiu, “ha una vocazione geografica e culturale per la pesca, anche se incide marginalmente sul Pil regionale (lo 0.31% contro lo 0.24 della media nazionale) pur avendo una marineria composta da 1350 imbarcazioni, un fatturato di circa 90 milioni annui ed una occupazione di circa 10.000 unità, compreso l’indotto: ciò significa che il settore non è ben governato ma ha grandi potenzialità che dobbiamo essere capaci di cogliere”.
Per il presidente del gruppo Cps Pierfranco Zanchetta “la pesca nei nostri mari è andata avanti fra tradizione ed impegno dei pescatori ma possiamo fare molto di più perché la qualità del pescato è fra le migliori del Mediterraneo ed il prelievo avviene in modo selettivo, nel rispetto dell’ambiente e con modalità che favoriscono sia la conservazione dell’habitat marino che il ripopolamento dei fondali”. Un settore ittico ben organizzato, ha concluso, “può essere un’opportuna nuova anche per i giovani per inserirsi in un mestiere antico con un futuro davanti”.
Ritengo sia arrivato il momento di un testo organico sul mare, ha osservato il consigliere del Cps – Psi Raimondo Perra, “non foss’altro perché inspiegabilmente importiamo grandi quantità di pesce; dobbiamo invece invertire la tendenza rilanciando il comparto e fissando regole più rigorose per evitare la pesca a strascico, purtroppo ancora diffusa in alcune realtà”. Senza dimenticare, ha aggiunto, “che consumare più pesce migliora le nostre abitudini alimentari, favorisce una dieta equilibrata e fa bene alla salute”.
Sostenere la pesca, ha detto Augusto Cherchi (Sdl), “non è solo una cosa di buon senso ma anche un intervento necessario; la nostra marineria vive un momento di grande difficoltà, come dimostrano i dati macro – economici, ed occorre una governance più efficiente per sfruttare le opportunità dell’Unione europea che per i nostri pescatori, purtroppo, sono qualcosa di lontano ed irraggiungibile”.
La mozione è una iniziativa lodevole, ha affermato il consigliere Antonio Gaia (Cps), “perché il legislatore ha il dovere di intercettare le potenzialità legate ai fondi europei, orientando il rilancio dei processi economici, favorendo l’accesso ai bandi e semplificando le procedure; di tutto questo la nostra pesca ha molto bisogno e quello del ritorno ai mestieri del mare può essere un messaggio interessante da rivolgere ai giovani”.
Il consigliere Congiu, in conclusione, ha annunciato che chiederà alla conferenza dei presidenti di commissione, in cui sarà definita la prossima programmazione bimestrale dei lavori, l’inserimento di una serie di provvedimenti che riguardano il “pacchetto mare”.
(Af)