Data: 14/12/2018 ore 10:00
All’indomani dell’approvazione della manovra finanziaria 2019-2021 da parte del Consiglio regionale, il centrosinistra compatto esprime soddisfazione per il risultato raggiunto.
«E’ una finanziaria che contiene un profondo senso di giustizia sociale – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru – una manovra consapevole del fatto che l’uscita dalla crisi economica può creare diseguaglianze. Per questo, abbiamo varato una serie di provvedimenti (Reis, pacchetto famiglia, Lavoras etc.) che mirano a distribuire a tutti i benefici della ripresa economica. E’ un segnale importante che la Sardegna dà al resto d’Italia. Un risultato ottenuto grazie all’impegno di tutti, Giunta, Consiglio e maggioranza».
Soddisfatto anche l’assessore al Bilancio Raffaele Paci: «Per il secondo anno consecutivo riusciamo ad evitare il ricorso all’esercizio provvisorio – ha sottolineato Paci – ciò consentirà di avere le risorse stanziate immediatamente disponibili». Paci ha poi risposto alle accuse dell’opposizione che in Aula ha parlato di finanziaria elettorale: «Non è così. Se avessimo voluto fare un provvedimento elettoralistico non avremmo previsto la copertura del disavanzo presunto della sanità, pari a 165 milioni di euro, utilizzando quelle risorse per altri interventi – ha detto l’assessore – è invece una finanziaria che raccoglie i frutti di 5 anni di lavoro. Nei primi anni abbiamo dovuto risanare i conti, oggi possiamo dare risposte a famiglie, imprese ed enti locali».
Giudizio positivo anche dal Presidente del Consiglio Gianfranco Ganau: «E’ una buona finanziaria che viene incontro alle esigenze dell’Isola e consentirà di governare dando risposte concrete ai sardi – ha detto Ganau – sono contento per come hanno lavorato il Consiglio e la Commissione Bilancio con la preziosa opera di mediazione del presidente Franco Sabatini. Grazie all’esperienza di questi anni, oggi mettiamo in campo buone politiche: dal piano Lavoras al pacchetto famiglia, dalle misure a favore delle imprese artigiane agli interventi per garantire il diritto allo studio».
Il presidente della Commissione Bilancio Sabatini è poi entrato nei dettagli della manovra elencando i provvedimenti più importanti e le novità rispetto alla Finanziaria del 2018: «Oltre alla conferma dei fondi per il Reis, il piano Lavoras e il Fondo unico per gli enti locali ci sono molte risorse per famiglie, imprese e studenti – ha detto Sabatini – in particolare i fondi per i lavoratori in utilizzo (8 milioni di euro) che consentiranno di stipulare contratti annuali e non più a 7-8 mesi; 3 milioni per gli operai delle aree di crisi, 1,5 milioni per i pescatori di Santa Gilla, 400mila euro per i 21 veterinari dell’Aras assunti a tempo determinato, 26 milioni per la contrattazione collettiva dei dipendenti regionali, 25 milioni per i lavoratori del sistema dei beni culturali, 5 milioni per i servizi del 118, 51 per gli interventi su edifici e infrastrutture pubbliche, 10 per i centri storici, 9 per l’impiantistica sportiva (con 52 comuni beneficiari), e 3 per finanziare tutte le società sportive dilettantistiche».
«Che non sia una finanziaria elettorale lo confermano i numeri – ha aggiunto il capogruppo del Pd Pietro Cocco – è invece una manovra che mostra attenzione alle esigenze reali della società mettendo in campo 165 milioni di euro per le famiglie».
Di “finanziaria democratica” ha parlato il capogruppo di Cps Pierfranco Zanchetta: «Siamo riusciti a ricostruire un dialogo con i comuni e con le imprese – ha detto – è una manovra che ha come obiettivo il progresso e lo sviluppo della società sarda».
L’ultima finanziaria della legislatura – ha spiegato l’assessore Paci – consentirà di ridurre il debito complessivo della Regione da 1.5 miliardi del 2013 di euro a 1,4 miliardi. «Ciò che più conta però è il fatto di aver cancellato centinaia di mutui a tassi di interesse molto alti, sostituendoli con nuovi mutui con tasso all’1%. Il rapporto debito-Pil è bassissimo (4,6%). Bene anche sul fronte dei residui passivi passati dai 2,7 miliardi di perenzioni del 2013 agli attuali 500milioni di euro. La Regione – ha concluso Paci – ha saldato quasi tutte le vecchie pendenze».