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Manovra 2015. Audizione degli editori sardi in seconda commissione

Data: 21/01/2015 ore 12:40

Al ciclo di audizioni sulla finanziaria dalla seconda commissione (Lavoro, Informazione) presieduta dall’on. Gavino Manca hanno partecipato anche gli editori sardi, con la loro associazione di categoria che rappresenta oltre l’80 delle imprese del settore.
Nel suo intervento, la presidente regionale Simonetta Castia ha manifestato “preoccupazione” per la scarsità delle risorse disponibili, criticando quello che, a suo giudizio, è uno “squilibrio” a favore del settore radio-televisivo. In occasione della 14esima edizione della Fiera del libro, ha poi ricordato, “abbiamo avuto assicurazioni su un incremento dei fondi per il 2015 e l’avvio di un tavolo tecnico con tutti gli operatori del comparto per l’esame delle problematiche comuni e la revisione della legge regionale 22 ma ora le scadenze si avvicinano e la nostra preoccupazione cresce”.
Castia ha inoltre sollecitato l’istituzionalizzazione della Fiera del libro, con un ruolo più incisivo della Regione “che dovrebbe consolidare e potenziare il polo di Macomer estendendo alcune iniziative sul territorio”, sottolineando la necessità di “intervenire anche nella multimedialità, dando corso al bando sulla Scuola digitale che prevedeva l’investimento di circa 35 milioni di euro”.
L’editore Carlo Delfino, dopo aver apprezzato l’iniziativa della commissione (“è la prima volta dopo tanti anni”) di confrontarsi con la categoria ha lamentato la scarsa considerazione della Regione: “Siamo sempre stati il fanalino di coda – ha detto – eppure produciamo circa 600 titoli all’anno, libri che vanno anche in Italia ed all’estero e costituiscono un veicolo importante di promozione della cultura sarda e dell’immagine della nostra terra”.
Il presidente della commissione Gavino Manca ha condiviso la necessità di una nuova legge organica sull’editoria in Sardegna, alla quale la commissione intende lavorare subito dopo la finanziaria anche con il contributo costruttivo degli editori, ed ha espresso apprezzamento per la volontà della categoria di volersi misurare con un approccio convinto alle opportunità dei fondi europei.
(Af)

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