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Legge sull’agriturismo: le critiche della minoranza

Data: 18/12/2014

“La legge sulla multifunzionalità in agricoltura, che disciplina agriturismi, ittiturismi, fattorie didattiche e sociali, va rivista per valorizzare il ruolo degli operatori e dare certezze al mercato”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Riformatori sardi Luigi Crisponi che, in una conferenza stampa tenuta assieme ai rappresentanti delle altre forze di opposizione, ha spiegato le ragioni dell’astensione della minoranza in commissione e le proposte migliorative che saranno presentate quando le legge arriverà in Aula.
La parte della legge che non ci convince, ha spiegato ancora Crisponi, “è la percentuale troppo bassa dei prodotti provenienti dall’azienda, appena il 35%, che gli operatori agrituristici devono offrire ai loro clienti, in tutte le altre Regioni, dal Veneto al Fiuli Venezia-Giulia, dall’Abruzzo alla Basilicata, la percentuale va dal 50 al 70% e riteniamo che anche il sistema Sardegna abbia tutte le potenzialità per arrivare almeno al 50%”.
Abbiamo sempre sostenuto la necessità di cambiare la legge del ’98, ha poi osservato il capogruppo dell’Udc Gianluigi Rubiu, “ma non possiamo accettare una riforma che vada contro le aziende agricole aprendo la strada a pseudo-agriturismi che cancellano o nel migliore dei casi annacquano la nostra specificità rurale, la nostra identità, la nostra tradizione”.
Per il consigliere Modesto Fenu (Misto-Zona franca), “l’agriturismo può essere strategico per o sviluppo della Sardegna solo in presenza di un confine molto netto con gli altri segmenti di offerta, altrimenti è concorrenza sleale, non ha senso un messaggio di buona ospitalità ed accoglienza in larga parte slegato dall’attività agricola, che deve essere quella prevalente”.
Angelo Carta, esponente del Pasd’Az, ha messo l’accento sul fatto che, all’interno della commissione Attività produttive, si è interrotto il cammino virtuoso che aveva visto maggioranza e opposizione lavorare proficuamente sui contenuti. “Non comprendiamo – ha detto – né la fretta né la ragione di contingentare i tempi, anche considerando il calendario del Consiglio regionale”.
Il consigliere di Forza Italia Oscar Cherchi, infine, ha evidenziato che “lo stretto legame fra la produzione dell’azienda agricola e l’attività dell’azienda agrituristica è un valore aggiunto per l’economia sarda e non deve essere interrotto: già dal 2010 abbiamo voluto lanciare il messaggio compra sardo e mangia sardo e non possiamo certo tornare indietro con una norma che in qualche modo allontana gli operatori dalla ricerca della qualità e della genuinità dei nostri prodotti”.
(Af)

 

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