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Legge su crisi artigianato e commercio, audizione dell’assessore Paci in Quinta Commissione.

Data: 25/10/2018

La Commissione “Attività Produttive” del Consiglio regionale ha sentito questa mattina in audizione l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, sulla proposta di legge n.553 “Misure urgenti e politiche di sistema a sostegno del commercio e dell’artigianato” predisposta dalla Commissione speciale sulla crisi del settore presieduta da Roberto Deriu.

Paci ha espresso apprezzamento per l’iniziativa. «Le piccole e medie imprese costituiscono l’ossatura del nostro sistema economico – ha affermato Paci – per questo condivido l’obiettivo di individuare una serie di norme finalizzate al rafforzamento del settore».

L’assessore è poi entrato nel merito della proposta di legge con particolare riferimento ad alcuni specifici articoli. Sul Titolo I “Misure a sostegno del tessuto economico”, Paci ha condiviso l’impostazione della Commissione: «La Giunta ha sempre ragionato in un’ottica di programmazione unitaria. Le imprese, a prescinder e dal settore in cui operano, devono tutte rispondere a criteri di sostenibilità economica per confrontarsi con il mercato. Mi fa piacere che si mantenga questo tipo di approccio. Per questo, un ruolo centrale nella programmazione deve essere affidato alla cabina di regia per la programmazione unitaria istituita dalla Regione».

Sul Titolo III “Misure per il rilancio dell’edilizia privata e a sostegno del mercato interno”, Paci ha detto di condividere l’idea di attirare pensionati stranieri in Sardegna: «Potrebbe essere utile al contrasto dello spopolamento e al rilancio dell’edilizia – ha rimarcato Paci – proprio per questo sarebbe opportuno pensare a uno specifico disegno di legge».

 L’assessore si è poi concentrato sul Titolo IV dedicato al rilancio delle microimprese artigiane e commerciali: «E’ il cuore del provvedimento – ha sottolineato Paci – ho sempre sostenuto la necessità di utilizzare i fondi europei, in via prioritaria, per sostenere le piccole imprese. A tal fine abbiamo cercato di semplificare il più possibile le procedure dei bandi adeguandole alla dimensione aziendale dei beneficiari. Occorre pero ammettere che sui bandi T1,T2 e T3 si sono presentate molte difficoltà per le microimprese. Credo che, mantenendo l’attuale impalcatura, si possa trovare uno spazio nella Finanziaria per individuare  finanziamenti a loro dedicati e risorse adeguate per strumenti di incentivazione».

Sui Confidi è stata chiarita la platea dei beneficiari con l’esclusione di quelli di secondo livello, mentre sui contributi a copertura dei costi di garanzia Paci ha suggerito di limitare l’ammontare riconosciuto: «Non può essere del 100% perché illegittimo – ha detto – con una quota del 50% sarebbe sufficiente 1 milione e mezzo di euro per garantire una copertura totale».

Paci infine ha confermato l’imminente approvazione di un disegno di legge sul commercio da parte della Giunta e si è detto disponibile a trovare una sintesi insieme alla Commissione per individuare le norme che si intendono finanziare.

Il presidente della Commissione speciale, Roberto Deriu, ha auspicato l’attivazione di una forma di finanziamento, non presente nell’attuale sistema, che incentivi “l’animazione nei centri storici in modo da indirizzare il pubblico verso gli esercizi commerciali che vi operano. Sappiamo che ci sono altre iniziative che vanno in questa direzione ma mi auguro che la Giunta consideri la nostra proposta come aggiuntiva». Il presidente della Commissione speciale, infine, ha insistito sulla necessità di distinguere tra imprese e abusivi.

Nel dibattito sono intervenuti anche i consiglieri Raimondo Cacciotto (Pd) e Fabrizio Anedda (Misto). Il primo ha evidenziato le difficoltà di accesso al credito e ai finanziamenti pubblici delle microimprese: «Sarebbe opportuno affiancare forme di incentivazione più agili – ha detto Cacciotto – da questo punto di vista sarebbe utile sapere quante risorse vengono spese con i bandi T1,T2 e T3».

Fabrizio Anedda (Misto) ha invece segnalato la necessità di predisporre norme che vadano in aiuto delle imprese. «Attualmente non è cosi – ha affermato Anedda – chi trae beneficio dai finanziamenti per formazione, certificazioni etc. sono le associazioni di categoria. Le imprese sono deboli, lo dimostra il fatto che l’80% delle aziende che hanno presentato domanda per il bando T1 non ha avuto risposta».

Al termine dell’audizione, il presidente della Commissione “Attività Produttive” Luigi Lotto ha indicato la strada da seguire per arrivare a una rapida sintesi: «Analizzeremo la proposta della Commissione speciale e il disegno di legge della Giunta – ha affermato – sarà impossibile arrivare a un testo definitivo prima dell’approvazione della Finanziaria. Per questo, insieme alla Giunta, sarà utile individuare da subito un percorso che permetta di inserire nella manovra economica misure e cifre che dovranno poi dare gambe agli interventi a sostegno dell’artigianato e del commercio».     

 

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