Data: 29/07/2010
Lavori sospesi per cinque minuti, stamattina in Consiglio regionale, in segno di lutto. L’Assemblea ha voluto così esprimere il suo cordoglio per la morte dei due militari uccisi ieri in Afghanistan dallo scoppio di un ordigno. Il vicepresidente del Consiglio Michele Cossa, che presiedeva la seduta, prima di far proseguire l’esame del DL n. 78/A della giunta regionale “Collegato alla manovra economica – finanziaria 2010-2013” ha detto: “la Sardegna piange la scomparsa di un altro militare sardo impegnato in una missione in Afghanistan. Con la morte del primo maresciallo Mauro Gigli, 41 anni di Sassari, ucciso ieri da un ordigno nei pressi di Herat e del caporal maggiore capo Pierdavide De Cellis di 33 anni di Bisceglie, la nostra Isola, e l’Italia intera, sono costrette a celebrare un’altra giornata di lutto. Ancora una volta la nostra Isola paga un tributo altissimo in termini di vite umane. L’escalation di violenza non accenna a placarsi. E i nostri soldati, impegnati in missioni di pace all’estero, continuano a sacrificarsi per quelle popolazione che tanto hanno bisogno del nostro aiuto. E oggi il nostro ricordo, e il nostro ringraziamento, non può non andare a tutti i giovani che con abnegazione e con spirito di sacrificio prestano la loro professionalità al servizio della pace nel mondo. Meno di un anno fa, il 18 settembre 2009, in questa stessa Aula, avevamo commemorato il sacrificio di un altro militare sardo, il caporalmaggiore della Folgore Matteo Mureddu di Solarussa e di altri cinque giovani caduti a Kabul. Il dolore, dunque si ripete. E’ un lutto enorme, un sentimento lacerante che lascia ferite profonde in tutta la società. Dal 2003 ben quattro volte abbiamo pianto i nostri ragazzi che sono morti in attentati in missioni in altri Paesi. E quella di ieri è l’ennesima tragedia. Il Consiglio regionale e il popolo della Sardegna si stringono intorno alla famiglia del primo maresciallo Mauro Gigli, alla moglie e ai due figli. Mauro Gigli, nonostante si fosse trasferito a Villar Perosa, non aveva mai dimenticato la sua terra d’origine con la quale aveva mantenuto legami indissolubili. E il Parlamento dei sardi oggi lo ricorda con affetto, stima e ammirazione. Mauro Gigli è un esempio di abnegazione, di professionalità e di altruismo. Il popolo sardo non si dimenticherà di questo fratello scomparso che ha creduto fino in fondo nei valori di Patria e di libertà”. I lavori sono stati sospesi per cinque minuti. (R.R.)