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Lago Omodeo, audizione dei sindaci del Barigadu e Guilcer in Quarta commissione

Data: 14/11/2018 ore 10:00

Più attenzione per un territorio che ha dato tanto alla Sardegna e che ha contribuito allo sviluppo delle zone costiere e dei maggiori centri dell’Isola. Lo hanno chiesto i sindaci dei comuni del Barigadu e del Guilcer che si affacciano sul lago Omodeo, sentiti ieri sera in audizione dalla Quarta commissione, presieduta da Antonio Solinas (Pd). Alla presenza dell’assessore dei Lavori pubblici, Edoardo Balzarini, i rappresentanti del territorio hanno chiesto che la Giunta e il Consiglio regionale mettano in campo finanziamenti e investimenti per valorizzare un territorio che è stato danneggiato dalla creazione della diga Eleonora d’Arborea. Il presidente Solinas ha illustrato alla commissione i punti fondamentali della rivendicazione dei comuni dell’Alto Oristanese che si affacciano sul lago Omodeo, che nasce ormai negli anni ‘30 e ‘40  quando sono stati realizzati gli sbarramenti. “Quest’anno ricorre il centenario della realizzazione del primo sbarramento della diga di Santa Chiara a Ula Tirso, successivamente è stato costruito lo sbarramento della diga di Busachi, che ha portato al più grande lago artificiale d’Europa e che certamente dal punto di vista idraulico è un’opera di grande rilevanza per tutta la Sardegna. Allo stesso tempo, però,  – ha spiegato Solinas – è stato un intervento che ha creato notevoli penalizzazioni, soprattutto per i territori che sono a monte degli invasi. Questi invasi hanno provocato una grande perdita dei terreni fertili e coltivabili che erano unica ricchezza dal punto di vista agricolo per la zona”. Il presidente Solinas ha anche evidenziato che  “c’è stato un cambio quasi totale del clima, oltre a un problema di tipo ambientale legato al campo di tiro, con la relativa necessità della bonifica del lago”. “Un territorio che da anni scommette sulla valorizzazione turistica – ha affermato l’esponente del Pd – non si può conciliare con la presenza del campo di tiro, i cui residui finiscono nel lago”.

I sindaci hanno chiesto che già a partire da questa Finanziaria la zona sia riconosciuta come area di crisi, che ci siano investimenti sulla viabilità per ridurre l’isolamento del territorio, che si sta spopolando, e che venga cancellato il costo dell’energia elettrica e del canone dell’acqua a compensazione del vantaggio avuto da tutta la Sardegna e dagli enti gestori del servizio elettrico e idrico grazie all’invaso che ha tolto, però, produttività al territorio. I sindaci, infine, hanno chiesto che vengano avviate le opere di bonifica del lago.

La commissione ha condiviso le rivendicazioni dei primi cittadini e ha chiesto all’assessore Balzarini di farsi carico delle istanze dei comuni e di portarle all’attenzione del presidente della Regione Francesco Pigliaru e di tutta Giunta.

L’assessore dei Lavori pubblici ha accolto l’invito della commissione e ha evidenziato che sono disponibili notevoli risorse per affrontare, nell’immediato, la realizzazione degli attraversamenti stradali e i completamenti delle strade. L’esponente dell’Esecutivo ha anche reso noto che è stato istituito un fondo di 5 milioni di euro a cui possono accedere i Comuni per le spese di progettazione delle opere necessarie al proprio territorio. (eln)

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