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Imu agricola, proposta di legge di Forza Italia per l’esenzione

Data: 18/12/2014 ore 10:00

Approvare entro il 31 dicembre la legge per l’esenzione dei terreni agricoli dall’Imu. E’ la sfida che Forza Italia lancia alla Giunta e alla maggioranza, per mettere riparo a quella che il capogruppo, Pietro Pittalis, ha definito una “scellerata” decisione del governo nazionale che lo scorso 28 novembre ha abrogato le esenzioni dell’Imu per i terreni agricoli dei Comuni caratterizzati da un’altitudine inferiore ai 600 metri. 
«Riproponiamo il metodo utilizzato nella scorsa Legislatura per azzerare l’Irap, anche per cancellare l’ingiustizia dell’Imu», ha dichiarato Pittalis che ha evidenziato come, a seguito del decreto emanato dal ministro dell’Economia, soltanto una cinquantina di Comuni sardi siano esentanti dall’imposta municipale per i terreni agricoli.
«Per sopperire alle minori entrate dell’Imu per gli Enti Locali – ha concluso il capogruppo della minoranza in Consiglio –  prevediamo uno stanziamento di 20 milioni di euro, da reperire tra i cosiddetti avanzi di amministrazione che l’assessore del Bilancio, Raffaele Paci, ha confermato anche in sede di conferenza dei capigruppo».
I capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, ha dichiarato la piena e convinta adesione all’iniziativa legislativa del gruppo Forza Italia ed ha aggiunto che “sarebbe auspicabile il sostegno unitario di Giunta e maggioranza”. «Chi sta al governo – è l’invito di Dedoni –  dimostri di difendere la Sardegna dalla minaccia grave rappresentata da un imposta iniqua che rischia di cancellare il settore agro-pastorale sardo».
Di imposta contro i principi costituzionali ha parlato, invece, l’ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci, che ha ricordato il dettato dell’articolo 53 della Carta, laddove afferma che:  “Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” . «A questo proposito – ha dichiarato il consigliere di Fi – domando cosa c’entra l’altitudine di un Comune con la capacità contributiva degli operatori agricoli». A giudizio di Cappellacci, il presidente Pigliaru dovrebbe immediatamente attivare le procedure stabilite dall’articolo 51 dello Statuto di Autonomia speciale che attribuiscono alla Giunta, quando constati che l’applicazione di una legge o di un provvedimento dello Stato in materia economica o finanziaria risulti manifestamente dannosa all’Isola, la possibilità di richiederne la sospensione al Governo della Repubblica.
«Approvare entro la fine dell’anno  la proposta di legge che abroga l’Imu agricola e chiederne l’immediata sospensione in Sardegna » è, in sintesi, ciò che chiede Cappellacci all’esecutivo e al centrosinistra.
«L’azione del governo – ha incalzato la consigliera Alessandra Zedda – appare schizofrenica, si parla del rilancio del comparto agricolo e in contemporanea si penalizzano aziende e operatori del settore». L’ex assessore della Programmazione della Giunta Cappellacci ha quindi rassicurato sull’impegno di Forza Italia («anche dai banchi dell’opposizione») per realizzare una vera e propria “filiera normativa” che semplifichi, incentivi e migliori le procedure, a vantaggio dello sviluppo e nell’interesse del mondo produttivo sardo.
Oscar Cherchi ha invece ricordato come l’esenzione Imu e il riordino fondiario siano state chieste dalla Giunta Cappellacci al Governo, già dall’ottobre del 2012 e che in materia si era deliberato il 12 giugno 2012, a cui aveva fatto seguito il decreto 62 che impartiva le direttive per la riclassificazione dei terreni che ricadevano in area agricola.
Il vice presidente del Consiglio, Antonello Peru, ha definito la proposta di legge per l’esenzione dell’Imu “in continuità” con il principio caro, non solo a Forza Italia, che dice: «Meno tasse, più crescita». «L’agro è un fattore produttivo – ha concluso Peru – e non immobiliare e pertanto sarebbe opportuno evitarne la tassazione, invece, con i proclami e l’Imu il governo canta come una cicala ma ruba le scorte alle formiche».
Giuseppe Fasolino ha posto l’accento sul malessere del mondo agricolo («le campagne sono allo stremo») ed ha criticato il governo nazionale per gli eccessivi livelli di tassazione: «Non sanno più cosa tartassare e la gente scappa dall’Italia».
Ignazio Locci ha invece denunciato “il silenzio dell’assessorato dell’Agricoltura” ed ha rivolto critiche all’indirizzo della forza politica di maggioranza che esprime in Giunta l’assessore Falchi: «Si dicono sovranisti ma subiscono in silenzio le politiche e le decisioni dannose del governo italiano».
«La maggioranza si riunisce su piano casa e finanziaria – ha attaccato Alberto Randazzo – ma non si accorge  di ciò che accade in agricoltura dove 35mila aziende rischiano il crack». 

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