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Il Consiglio boccia la mozione n. 72 del centrosinistra. Prossima seduta lunedì 13 settembre

Data: 07/09/2010
Con la  bocciatura della mozione n. 78 (Bruno e più) e il ritiro della mozione n. 72 (Oppi e più) si sono conclusi i lavori del Consiglio regionale che riprenderanno, in sessione straordinaria,  lunedì 13 settembre alle ore 10 con all’ordine del giorno le comunicazioni dell’assessore regionale all’agricoltura sulla crisi agropastorale.   La seduta pomeridiana si è aperta sotto la presidenza dell’on. Claudia Lombardo. Dopo l’intervento dei capigruppo sulla  la mozione n. 78 presentata dal centrosinistra, primo firmatario il capogruppo del Pd Mario Bruno, sulla mancata applicazione del nuovo regime delle entrate regionali,  sulla mozione n. 72 (Oppi e più) sull’applicazione dell’articolo 8 dello Statuto d’autonomia e sull’interpellanza 132 (Porcu e più) sulla mancata applicazione del nuovo regime delle entrate regionali, ex articolo 8 dello Statuto speciale riformato, nell’assestamento del bilancio dello Stato 2010, c’è stata la replica del presidente  Cappellacci. “E’ un momento di confronto importante. Ma se le conclusioni fossero quelle della mozione, oggi faremmo un passo indietro, rischiando di pregiudicare risultati ormai a portata di mano. Le entrate, infatti, hanno già avuto riconoscimento da parte dello Stato e stanno già dispiegando i propri  effetti. L’articolo 8 ha bisogno di norme di attuazione, un passaggio obbligato per evitare rivisitazioni nel futuro. Ma se accadesse il contrario, noi non faremmo sconti a nessuno”. Il Presidente della Giunta ha quindi letto in aula il testo della lettera inviata dal viceministro dell’Economia Vegas il quale ha confermato che il nuovo sistema avviato dall’articolo 8 entra in vigore nel 2010, aggiungendo che il Governo intende dare piena attuazione all’accordo. “L’amministrazione statale sta già operando, senza attendere nuovi criteri”, ha aggiunto l’on. Cappellacci, “ma le norme hanno carattere provvisorio, in attesa di regole per determinare le quote regionali. Inoltre, il 20 Settembre è stata convocata la Commissione Paritetica per discutere delle norme di attuazione. Ora, se questo processo con gli organi dello Stato è già avanzato, che senso avrebbe oggi interromperlo con iniziative di lotta? Sarebbe un rischio folle. È necessario più che mai avere una posizione unitaria, senza presupposti di fratture. È strumentale e ridicolo sostenere che una parte politica abbia a cuore la Sardegna e l’altra no. Spero quindi”, ha concluso il Presidente, “che la mozione venga ritirata. Poi, se il processo in corso dovesse essere interrotto, sarà la stessa Giunta a chiedere al Consiglio una battaglia unitaria per la Sardegna”.  È quindi intervenuto l’assessore al Bilancio e Programmazione  La Spisa per completare la replica con alcuni riferimenti numerici. “Per il Trentino Alto Adige esiste una norma che disciplina le modalità di calcolo delle compartecipazioni. L’articolo 8 del nostro Statuto, invece, non le prevede. E in teoria da un anno all’altro lo Stato potrebbe cambiarli. Con le norme di attuazione, invece, noi possiamo definire meccanismi e criteri, non lasciandoli alla discrezione della Ragioneria dello Stato. Sulle cifre: avete insistito a dire che mancherebbero 2,4 miliardi di euro di risorse. Non è vero: non avete considerato tutti i tributi che riscuotiamo direttamente noi come Regione e che non transitano nel Bilancio dello Stato”, ha affermato l’assessore, “e i calcoli, di conseguenza, sono sbagliati. Lo Stato sta già attuando il nuovo Statuto, ma per alcune parti più indeterminate sono utili le norme di attuazione. E poi confronto con lo Stato continuerà su tanti altri argomenti, quali il federalismo fiscale e il patto di stabilità. Prima dello scontro, vediamo se è possibile un confronto”, ha concluso.  L’on. Steri (Udc) ha svolto la controreplica. La discussione – ha detto – è stata interessante. Tecnicamente – ha precisato – le norme di attuazione non servono ma sono importanti perché sono vincolanti. Steri ha ribadito la scarsa fiducia  nel governo nazionale che non ha  accantonato le somme da trasferire alla Sardegna e ha annunciato, preso atto delle  dichiarazioni del presidente, il ritiro della  mozione 72. L’on. Soru è intervenuto per la controreplica sulla mozione 78. Non ritiriamo la nostra mozione – ha subito chiarito   – ci sarebbe piaciuto  stare con la giunta, ma la giunta non sta facendo gli interessi dei sardi. Le  repliche del presidente Cappellacci e dell’assessore La Spisa  non ci hanno  convinto. Per il 2010 mancano  1 miliardo e 620milioni. Il presidente ci ha detto che non mancheranno, ci ha detto che ci sarà una commissione paritetica ma  io non ci credo. Di fatto saranno annullate le entrate per il 2010. Il nostro compito è quello di evidenziare una negligenza gravissima di questa giunta. La nostra mozione è stata importante per richiamare l’attenzione di questo Consiglio e di tutti i sardi su quanto sta accadendo.  La lettera che ci ha letto il presidente Cappellacci serve solo a colmare “un buco” in periodo pre elettorale. Questa lettera è una pia illusione. La verità è che oggi questo Consiglio regionale non ha saputo reagire davanti alla prepotenza dello Stato che ci ha scippato 1 miliardo e 620 milioni. La giunta è sottomessa a questo governo nazionale. Messa in votazione la mozione n. 78 è stata bocciata (presenti 72, votanti 71, sì 27. No 44, 1 astenuto).Prima di chiudere i lavori la presidente Lombardo ha comunicato che il Consiglio si riunirà, in seduta straordinaria,  lunedì 13 settembre alle ore 10 per le comunicazioni dell’assessore regionale all’agricoltura sulla crisi agropastorale. (FINE R.R.)   

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