Data: 24/02/2015 ore 09:30
E’ proseguito questa mattina, con l’audizione dell’assessore della Pubblica Istruzione, il confronto sul piano di dimensionamento scolastico, in vista del previsto parere della Seconda commissione che sarà formulato entro la prossima settimana.
L’assessore Claudia Firino ha ribadito ai consiglieri del parlamentino presieduto da Gavino Manca (Pd) la validità del piano approvato dalla Giunta regionale lo scorso 6 febbraio ed ha rimarcato la scelta della Regione di “investire in offerta didattica in ogni angolo dell’Isola”. La delegata all’istruzione dell’esecutivo Pigliaru ha escluso che la delibera 5/26 nasca come “atto di razionalizzazione e come un piano di tagli” ma che, al contrario, vuol rappresentare una “scelta politica strategica che accresce gli impegni dell’amministrazione regionale per la scuola sarda”.
L’assessore ha inoltre confermato le decisioni che attengono le pluriclassi («non sono il modello didattico più adatto e non rappresentano la nostra scelta formativa») e i cosiddetti istituti globali (gli unici previsti nell’Isola sono quelli di Seui e Carloforte).
La Firino pur dichiarando di comprendere “le difficoltà che pone il cambiamento” ha quindi sostanzialmente riconfermato le soppressioni e le determinazioni contenute nel piano ma ha anche dichiarato la disponibilità ad approfondire ulteriormente le segnalazioni pervenute alla commissione consiliare, oggetto dell’audizione dei sindaci tenutasi lo scorso 20 febbraio.
I consiglieri del Pd, Piero Comandini, Salvatore Demontis, Gianmario Tendas e Antonio Solinas, nel corso dei rispettivi interventi, hanno ricordato le critiche al piano avanzate dai sindaci e dagli operatori della scuola ed hanno proposto la sospensione di un anno dell’applicazione del piano di dimensionamento («si potrà così utilizzare il tempo per organizzare una proposta formativa partecipata e rispondente alle necessità dei territori») e insieme con la collega di gruppo, Rossella Pinna, e col consigliere Piermario Manca (Pds, gruppo Soberania e Indipentzia) hanno invitato l’assessore ad una maggiore propensione al confronto con gli amministratori locali. Nel merito dell’ipotesi della sospensione del piano, Claudia Firino ha replicato sottolineando la situazione di incertezza che si verrebbe a creare nell’Isola, in considerazione del fatto che il termine per le iscrizioni scolastiche è già scaduto lo scorso 15 febbraio.
Il confronto con l’assessore si è rivelato particolarmente acceso sulle problematiche attinenti l’Alta Marmilla e gli istituti di Ales e Ghilarza, per i quali i consiglieri dell’oristanese, Antonio Solinas e Gianmario Tendas, unitamente al rappresentante dell’Udc, Gianni Tatti, hanno invocato il mantenimento degli istituti scolastici esistenti in applicazione delle prerogative riconosciute alle aree svantaggiate. Le considerazioni espresse a tal proposito dall’assessore Firino non hanno soddisfatto, in particolare, il presidente della Quarta commissione, Antonio Solinas, che ha invitato l’assessore a tenere nella dovuta considerazione le proteste dei sindaci del territorio ed ha denunciato l’emergere di “un problema di natura politica, tale da rendere necessario un confronto interno alla coalizione che governa la Regione”.
A difesa del piano di dimensionamento scolastico si è invece dichiarato il consigliere, Paolo Zedda (Rossomori, gruppo Soberania e Indipendentzia): «Sono contrario al rinvio e abbiamo bisogno urgente di un segnale forte di cambiamento». A sostegno dell’operato della Firino si è registrato anche l’intervento del capogruppo di “Sardegna Vera”, Efisio Arbau (La Base), che però ha auspicato la proroga di un anno per l’istituto globale di Fonni.
Il presidente della commissione, Gavino Manca, ha quindi invitato l’assessore della Pubblica Istruzione ad una specifica valutazione delle problematiche evidenziate nel corso dell’audizione con i sindaci auspicando l’accoglimento delle proposte alternative, eventualmente formulate dagli amministratori e dalla commissione. Gavino Manca ha quindi dato lettura del report delle segnalazioni (accorpamento, soppressione di pluriclassi e chiusura istituti unici) che sono state elencate nel dettaglio all’assessore e che riguardano: Quartu (scuola Lao Silesu); Cagliari (scuole medie Cima-Manno-Conservatorio); Escalaplano; Giba; Masainas; Piscinas; Ales; Ghilarza; Tramatza; Perdasdefogu; Loceri; Osini; Villagrande Strisaili; Belvì; Nughedu San Nicolò; Nulvi; Ozieri, Thiesi; Siligo; Codrongianos; Cossoine; Martis; Erula, Santa Maria Coghinas; Florinas; Mara; Padria; Porto Torres; Castelsardo e Santa Teresa di Gallura.