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Geoparco. Consiglio chiederà proroga della convenzione con Ati Ifras.

Data: 19/10/2016

Pubblicazione di un bando internazionale e, in attesa dell’espletamento delle procedure di gara, proroga della convenzione con Ati Ifras per scongiurare il licenziamento dei 525 lavoratori del Geoparco. E’ l’impegno assunto da tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione in Consiglio regionale al termine dell’incontro con i rappresentanti dei lavoratori e una delegazione dei sindaci dei territori coinvolti nelle attività di recupero e valorizzazione dei siti minerari. Domani mattina, alle 11.00, la Seconda Commissione “Lavoro e Cultura e Formazione professionale,” presieduta da Gavino Manca, sentirà in audizione l’assessore al Lavoro Virginia Mura.

Serve una soluzione rapida – hanno ribadito i sindacati ai capigruppo – l’Ati Ifras ha fatto recapitare in mattinata le lettere di licenziamento ai 525 dipendenti. L’interruzione del rapporto di lavoro scatterà il prossimo 31 dicembre, data della scadenza della convenzione tra la Regione e Ati Ifras. “Una situazione assurda – hanno detto i rappresentanti sindacali – ci sono a disposizione 28 milioni di euro ma ancora non c’è un progetto chiaro della Giunta su come utilizzare i lavoratori del Geoparco». Cgil, Cisl e Uil difendono il progetto originario (recupero e valorizzazione dei siti minerari dismessi) e dicono no a una nuova società creata per la semplice attivazione delle politiche del lavoro. «Dietro il Geoparco c’è un’idea di Sardegna, i lavoratori dell’Ifras hanno realizzato opere e interventi importanti nei territori degli 86 comuni coinvolti. Un progetto così nobile, ideato per tutelare una parte rilevante del patrimonio storico e ambientale dell’Isola, non può essere svilito». Considerazioni condivise dagli amministratori di Gonnosfanadiga, San Nicolo Gerrei, Laconi, Villacidro e Domusnovas presenti all’incontro con i capigruppo: «Ati Ifras ha lavorato in sintonia con i Comuni – hanno detto i primi cittadini – è impensabile disperdere le professionalità che operano al suo interno. In gioco non c’è solo il futuro di 525 famiglie ma la capacità delle comunità locali di operare a tutela del proprio territorio».

I capigruppo proporranno un intervento in sede di assestamento di bilancio. La strada da seguire resta quella di un bando internazionale per trovare una società che gestisca in futuro le attività del Geoparco. Nel frattempo però servirà una soluzione per garantire la continuità lavorativa dei 525 dipendenti dell’Ifras. «Siamo in ritardo ma c’è il tempo per rimediare – ha detto il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau – è importante che oggi sia emersa una volontà unanime delle forze politiche per arrivare rapidamente a una proroga e attivare le procedure per la gara internazionale».    

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