Versione per la stampa http://www.consregsardegna.it/wp-content/plugins/print-o-matic/css/print-icon-small-black.png


Domani al Teatro Eliseo di Nuoro le celebrazioni del 70° anniversario della Liberazione

Data: 20/04/2015 ore 11:00

Il Consiglio regionale della Sardegna celebrerà domani a Nuoro (Teatro Eliseo, ore 9.30) il settantesimo anniversario del 25 Aprile, Festa della Liberazione. Per la ricorrenza, la presidenza del Consiglio ha organizzato un evento cui parteciperanno 400 studenti degli istituti superiori di Nuoro, Cagliari, Monserrato, Oristano, Olbia ed Ozieri. Dopo l’esecuzione dell’Inno di Mameli a cura dell’orchestra e del coro del Liceo “Sebastiano Satta” di Nuoro ed un saluto del Sindaco della città Alessandro Bianchi, prenderà la parola il presidente del Consiglio regionale della Sardegna Gianfranco Ganau.

I lavori proseguiranno con la testimonianza di due studenti e l’intervento del presidente nazionale dell’Anpi Carlo Smuraglia, combattente partigiano ed ex senatore della Repubblica. La manifestazione si concluderà con la rappresentazione dell’opera teatrale “Veniva l’acqua de Dio – Dalla Shoah alla Liberazione”, un testo di Emanuele Floris portato in scena dalla compagnia Teatro e/o Musica di Sassari.

Per ricordare il settantesimo anniversario della Liberazione – ha sottolineato il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau – “abbiamo scelto di portare l’istituzione fuori dal palazzo, avviando un percorso con il quale l’Assesmblea sarda intende promuovere la massima apertura al territorio ed ai cittadini; siamo convinti che, nel difficile momento storico che stiamo attraversando, la politica debba tornare fra la gente, per ricordare momenti importanti come la ricorrenza della Liberazione ma anche per stare vicino ai problemi quotidiani dei Sardi e condividere con loro le soluzioni”.

Al Teatro Eliseo saranno presenti anche i Sindaci delle dei paesi dell’Isola da cui provenivano i nove martiri sardi delle Fosse Ardeatine. E’nostro dovere, ha proseguito il presidente del Consiglio ricordare in modo particolare queste persone, “forse ancora oggi poco note, che si trovarono rinchiuse nel carcere romano di Regina Coeli in quei tragici giorni del 1944; anche grazie al loro sacrificio noi tutti, oggi, possiamo godere dei diritti civili e politici sanciti dalla nostra Costituzione”.

(Af)

 

Condividi: