Data: 08/11/2018 ore 11:00
Il consigliere regionale Fabrizio Anedda (Gruppo Misto) ha presentato un’interrogazione con richiesta scritta “sull’utilizzo del finanziamento di spesa di un milione di euro del progetto Overdenture su impianti per cittadini edentuli totali economicamente svantaggiati”. Un’iniziativa, avviata dalla Regione Sardegna alla fine del 2014 e attuata dal Dipartimento di Scienze odontostomatologiche dell’Università di Cagliari. Nel testo viene segnalato che, da un accesso agli atti chiesto da Anedda, sono emerse diverse anomalie in particolare “sulla nomina di tre medici o chirurghi odontoiatri, per i quali era stata bandita una selezione pubblica, ma dei tre professionisti esaminati soltanto uno è stato contrattualizzato, mentre gli altri due non hanno partecipato alla selezione. Nel contratto di consulenza – ha spiegato Anedda – non sono state specificate le mansioni che avrebbero dovuto svolgere i medici a fronte di un compenso di 50mila euro per ognuno. Non è stata, inoltre, bandita la gara d’appalto per l’acquisto di protesi denatarie per un valore di circa 150mila euro, non c’è stata la certificazione dei materiali utilizzati per le protesi ed è stata violata la privacy dei pazienti curati”. Il consigliere ha poi aggiunto che “è mancata anche una adeguata pubblicità dell’iniziativa, tanto che le domande arrivate sono state circa 900 (di cui 820 idonei) su una platea di circa 80mila potenziali beneficiari”. Sono alcuni dati in possesso del relatore dell’interrogazione e diffusi oggi nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta nella sala stampa del Consiglio regionale a Cagliari. Il consigliere del gruppo Misto ha spiegato che i fondi sono stati utilizzati per l’acquisto di 500 protesi e 1000 impianti e che, secondo il resoconto dell’attività, a dicembre 2017, sono stati seguiti 270 pazienti, inseriti 822 impianti e consegnate 428 protesi.
Una serie di anomalie che hanno portato il consigliere Anedda a interrogare il presidente della Regione e l’assessore della Sanità per “sapere se siano a conoscenza della situazione denunciata; per avere chiarimenti sulle mansioni dei professionisti che hanno operato e se le loro prestazioni venivano remunerate a tempo, a intervento o a paziente trattato, e sulla mancata gara per l’acquisto delle protesi dentarie; per sapere a cosa si riferiscano le fatture di prestazioni odontotecniche scaricate negli acquisti di prestazioni socio-sanitarie”. Inoltre nell’interrogazione si chiede “di verificare se l’obiettivo di riabilitare mediante un trattamento implanto-protesico i pazienti in condizioni di eduntulismo totale o comunque grave (in condizione economica svantaggiata) si sia rivelato un progetto costoso per le casse pubbliche e non efficace per la platea degli aventi diritto in quanto solo pochi fortunati sono venuti a conoscenza del progetto”.
“Stiamo spendendo soldi pubblici e vogliamo trasparenza”, ha affermato Anedda riconoscendo comunque il fine nobile dell’iniziativa e ricordando che lui sta portando avanti un progetto di protesi sociale, ancora non approvato dal Consiglio regionale, che potrebbe coprire le esigenze di circa 50mila pazienti con una spesa contenuta. Negativo sulla gestione del progetto Overdenture anche Antonio Liggi (sindacato nazionale Odontotecnici – Sno), che ha constatato le anomalie elencate, il mancato coinvolgimento della categoria e l’affidamento della produzione delle protesi a laboratori non sardi, mortificando le professionalità isolane. (eln)