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Corecom Sardegna: seconda edizione della campagna contro il cyber bullismo “Socialmente consapevoli”

Data: 09/02/2016

Partirà l’11 febbraio prossimo dal teatro comunale di Sassari (seguita il giorno succesivo, 12 febbraio, dall’Auditorium del Conservatorio di Cagliari, sempre con inizio alle 9.30)  la seconda edizione di “Socialmente consapevoli”, campagna di sensibilizzazione contro il “cyber bullismo” organizzata dal Corecom Sardegna in collaborazione con la Polizia postale, l’Ufficio scolastico regionale, il Comune di Sassari ed il Conservatorio “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari.

L’iniziativa, rivolta agli studenti delle scuole superiori, consiste in uno spettacolo costruito su un format giornalistico-teatrale intitolato “New Tribes”che affronta il difficile tema dei rapporti fra i giovani ed il mondo dei social media attraverso filmati, testimonianze e documenti di cronaca, coordinati sul palco dal giornalista Luca Pagliari, autore televisivo ed esperto di comunicazione.

Questa edizione sarà caratterizzata da una forte interattività. I ragazzi, che hanno cominciato a sviluppare il tema del “cyber bullismo” con i loro insegnati in appositi gruppi di lavoro, al termine dello spettacolo saranno chiamati a trasformare le impressioni ricevute in nuovi racconti autonomi, che potranno elaborare seguendo il loro linguaggio espressivo preferito: disegni, immagini, storie, docu-film, articoli ed altro.

Nel mese di aprile, il 20 a Cagliari ed il 21 a Sassari, ci saranno due giornate di confronto nelle quali i ragazzi potranno esporre le loro esperienze “autoriali” in uno scambio incrociato di contenuti e spunti di riflessione, cui parteciperanno sia gli insegnanti che gli esperti del mondo delle istituzioni.

La tutela dei minori nel mare magnum del web, ha dichiarato il presidente del Corecom Sardegna Mario Cabasino, “è per noi una priorità assoluta, come dimostrano tutte le indagini di settore e, purtroppo, alcuni recenti fatti di cronaca”. E’con queste iniziative, ha concluso, “che ci vogliamo rivolgere soprattutto ai ragazzi ma, ovviamente anche ai genitori ed al mondo della scuola”.

(Af)

 

 

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