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Consorzi industriali, illustrata in commisisone Quinta la riforma

dal 02/10/2019 al 02/10/2019 

La Regione, le autonomie locali e le Camere di commercio dovranno governare i consorzi industriali  e fare in modo che le scelte politica industriale siano concordate con la Regione. E’ lo spirito della riforma  dei Consorzi industriali presentata questa mattina in commissione Quinta dal primo firmatario, il consigliere regionale Stefano Tunis (leader del Movimento 20/20) e dall’assessore all’Industria Anita Pili.

Sotto la presidenza dell’on. Piero Maieli, la commissione ha ascoltato l’illustrazione dei punti salienti della proposta di legge 48, che modifica radicalmente la legge regionale 10 del 25 luglio 2008. Il testo è composto da sei articoli, compresa la norma finanziaria e il programma di sviluppo triennale.

 L’on. Tunis ha premesso che “la parte più complessa della gestione attuale dei consorzi industriali riguarda il rapporto debitorio con Abbanoa, stimato intorno ai 24 milioni di euro, per i servizi idrici resi in questi anni ai Consorzi. Non è accettabile che la Regione, chiamata a pagare questi conti, non sia connessa con la gestione dei consorzi e con le loro politiche di sviluppo nel territorio”.

Della stessa opinione l’assessore Pili secondo cui “è molto importante che la materia sia sotto il controllo dell’assessorato all’Industria e agli Enti locali in modo che i consorzi siano lo strumento utile per attuare le politiche della Regione. Per quanto riguarda il debito verso Abbanoa, pensiamo di sanarlo con un piano di rientro da pagare in dieci anni”.

Il presidente Maieli al termine delle audizioni ha dato la parola ai commissari, che hanno chiesto di poter approfondire nelle prossime sedute la proposta di legge: “Oggi facciamo il primo passo ma ci prenderemo il tempo necessario per portare in Aula un testo di riforma largamente condiviso da tutte le forze politiche”, ha detto Maieli. “Siamo consapevoli delle specificità di ogni consorzio, espressione delle peculiarità di ogni territorio. Ma la legge dovrà al tempo stesso tenere conto della necessità che sia la Regione a dettare le linee guida dello sviluppo industriale degli ambiti della Sardegna. Nelle prossime settimane avremo la possibilità di fare tutti gli approfondimenti necessari, anche per introdurre validi emendamenti al testo, se sarà necessario”. (c.c.)

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