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Consiglio regionale: presentato il nuovo gruppo “Sovranità, democrazia e lavoro”

Data: 09/07/2015 ore 12:15

“Il nuovo gruppo di Sdl è la sintesi di un anno di lavoro in cui ci siamo impegnati a fondo per compattare tutte le forze che, partendo dal concetto di sovranità, intendono valorizzare al massimo l’esperienza di governo della Regione”.

Lo ha dichiarato il segretario nazionale del Partito dei sardi Franciscu Sedda, presentando in una conferenza stampa il nuovo gruppo consiliare “Sovranità, democrazia e lavoro”, formato da consiglieri provenienti da Centro Democratico e Partito dei Sardi con l’adesione tecnica dell’esponente di Sinistra sarda Alessandro Unali.

La volontà comune sui temi della sovranità, ha proseguito Sedda, “è costruita su obiettivi alti e risultati concreti: domani sarà una giornata storica perché la Giunta regionale approverà il Disegno di legge per la costituzione dell’agenzia sarda delle entrate che prevede la riscossione diretta in Sardegna di tutti i tributi compartecipati, da qui parte una nuova stagione di autonomia che attribuisce alla Regione la competenza esclusiva sulla politica economica e fiscale”.

Le tre parole che danno il nome al nuovo gruppo, ha osservato il segretario regionale del Centro democratico Nicola Selloni, “sono tutte bellissime ed esprimono al meglio la nostra visione della politica, vicina alla gente ed ai suoi problemi di ogni giorno; noi badiamo alla sostanza e con questo approccio ci proponiamo come secondo partito della coalizione alla quale ribadiamo la nostra lealtà, senza accettare prevaricazione e senza fare sconti a nessuno”.

In questo periodo siamo maturati, ha aggiunto il consigliere Pier Mario Manca: “il lavoro quotidiano in Consiglio regionale ci ha fatto capire che per incidere sulle grandi scelte ci vogliono sia la capacità di costruire alleanze che di allargare il consenso sulle proposte, un contesto complesso in cui anche il numero diventa sostanza”. Manteniamo buoni rapporti con tutti, ha detto ancora Manca, “anche se dai Rossomori ci separano alcune cose, noi preferiamo una politica pragmatica, fondata sulle cose reali, proiettata verso un allargamento della nostra base di azione”.

Roberto Desini, presidente del nuovo gruppo “Sovranità, democrazia e lavoro”, ha poi sottolineato che “quella di oggi è la prima tappa di un percorso avviato da tempo, caratterizzato sia dalla scelta coraggiosa in occasione della scelta dei grandi elettori per l’elezione del Capo dello Stato, sia soprattutto dalla sottoscrizione di emendamenti comuni alle leggi più significative approvate dal Consiglio regionale; ora siamo il secondo partito della coalizione, abbiamo in corso interlocuzioni importanti con altri settori del Consiglio e molte affinità con i colleghi di Sel”.

All’interno della maggioranza, nei confronti del Pd ed in particolare del presidente Pigliaru che riconosciamo come capo della coalizione, ha chiarito Desini, “il nostro ruolo non sarà quello di creare o alimentare contrapposizioni ma quello di costruire per migliorare l’efficacia dell’azione di governo; a questo proposito ritengo che, dato il difficilissimo momento che la Sardegna sta attraversando, il Consiglio regionale debba ridurre al minimo la sospensione estiva, abbiamo da approvare leggi importanti come quella sulla sanità (il mandato dei commissari scadrà ad agosto) e non possiamo perdere tempo”.

La nostra iniziativa, ha evidenziato il consigliere Augusto Cherchi, “nasce da profonde affinità politiche, programmatiche e personali, che abbiamo sperimentato sul campo a partire dalla proposta sull’agenzia sarda delle entrate; in Consiglio lavoreremo su temi qualificanti come la sanità, l’assistenza sociale ed il lavoro, con concretezza ma anche con la vocazione di rappresentare un laboratorio con le porte aperte destinato a crescere.”

Dopo aver espresso tutta la suo gioia per la nascita del nuovo gruppo, la consigliera Anna Maria Busia ha messo ancora una volta l’accento sul valore del Disegno di legge per l’agenzia sarda delle entrate. “Domani sarà un giorno di svolta-ha dichiarato-perché la piena disponibilità delle risorse significa poter operare garantendo ai sardi maggiore giustizia sociale ed equità; rispetto al passato è una grande svolta anche perché la Regione avrà voce in capitolo, nel confronto con lo Stato, nella determinazione e nel calcolo delle risorse da assegnare alla Sardegna”.

(Af)

 

 

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