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Commissione d’Inchiesta per Ottana, audizione dell’assessore dell’Industria

Data: 26/07/2018 ore 10:00

Ci sono due possibili investitori per la area industriale di Ottana che ora sono al vaglio del Ministero dello Sviluppo economico (Mise) e di Invitalia. Si tratta di un’attività di allevamento intensivo di salmoni, che prevede un investimento di 144 milioni di euro, e di un’azienda che si occupa del riutilizzo degli pneumatici, che prevede un investimento tra i due e i tre milioni di euro. Sono alcuni dei dati emersi oggi durante la seduta della Commissione d’inchiesta sulle vicende relative alle politiche industriali dell’area di Ottana, presieduta da Luigi Crisponi (Riformatori sardi per l’Europa), che ha sentito in audizione l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras.
L’esponente della Giunta ha anche riferito che la Regione ha chiesto al Ministero di inserire Ottana come Area di crisi complessa, ma ha spiegato che l’accoglimento della domanda dipende dalla volontà politica. Se venisse accolta sarà stabilito l’importo necessario per il rilancio dell’area. Piras ha, poi, illustrato il risultato dei lavori infrastrutturali e di bonifica realizzati nell’area Invitalia, grazie all’Accordo di programma “per la reindustrializzazione e la competitività dell’area di crisi che ricomprende i siti industriali di Ottana, Bolotana e Noragugume del 12 ottobre 2007”, approvato dal Mise nel 2010 per una spesa complessiva di 10 milioni di euro. In particolare gli interventi hanno riguardato reti antincendio, banda larga, impianti elettrici, reti di illuminazione, videosorveglianza, istallazione campionatori automatici, completamento della fogna chimica, caratterizzazione dell’area. Entro fine luglio saranno collegate due cabine elettriche alla rete Enel, mentre un’altra serie di interventi legati a bonifica e smaltimento dei rifiuti solidi urbani che saranno terminati a gennaio 2019. Si tratta di azioni volte a rendere appetibile l’area per nuovi insediamenti di attività produttive.
La Commissione ha manifestato preoccupazione per la situazione ambientale, seppur minimizzata dalla relazione dell’assessore dell’Ambiente nella precedente audizione, ma anche per le opere realizzate nel sito, non visibili durante il sopralluogo effettuato nell’area di Ottana. Piras ha spiegato che gli interventi riguardano soltanto l’area Invitalia e non quella della Montefibre, occupata da Ottana Polimeri e Ottana Energia al momento dell’approvazione dell’accordo di programma. E ha aggiunto che, per quanto riguarda le bonifiche, non risulta alcuna richiesta rivolta a Ottana Polimeri.
E proprio sulla crisi dell’azienda l’assessore, sollecitata dalla Commissione, ha ripercorso le tappe dei contatti tra l’impresa, la Regione e il Mise, spiegando che, nonostante le richieste inviate dalle Istituzioni a tutela dei lavoratori, la proprietà allo stato attuale si è resa irreperibile. Nel caso continui così, secondo l’assessore si può procedere con la richiesta di bonifica del sito dell’Ottana Polimeri. I commissari hanno, infatti, chiesto che sia data una risposta definitiva ai settanta lavoratori licenziati l’anno scorso sulla possibilità di ripresa dell’attività oppure sulla definitiva chiusura. L’assessore si è impegnata a fare un ulteriore tentativo di contatto.
La Commissione ha chiesto, inoltre, se finora ci siano state richieste di insediamento di attività produttive attraverso l’utilizzo di bandi regionali. L’assessore ha affermato che è arrivata soltanto qualche richiesta da piccole imprese del settore agroalimentare, ma per insediamenti all’esterno del perimetro industriale di Ottana, Bolotana e Noragugume. Il direttore generale dell’assessorato, Roberto Saba, ha, inoltre, aggiunto che i settori su cui si vuole puntare per rilanciare l’area di crisi sono energia, riciclo dei rifiuti, agroalimentare e bioedilizia. La Commissione d’inchiesta si riunirà martedì prossimo, alle 10, e sentirà in audizione l’assessore regionale del Lavoro, Virginia Mura. (eln)

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