Versione per la stampa http://www.consregsardegna.it/wp-content/plugins/print-o-matic/css/print-icon-small-black.png


Commissione Sanità: audizioni dei commissari delle Asl sarde e dell’Anci sull’istituzione della Asl unica

Data: 19/05/2016 ore 12:00

La commissione Sanità, presieduta dall’on. Raimondo Perra (Psi) ha completato la prima fase delle audizioni sull’istituzione della Asl unica ascoltando i commissari delle aziende sanitarie sarde e l’Anci.

Esprimendo la posizione condivisa dei responsabili delle aziende, il commissario della Asl 7 di Carbonia Antonio Onnis ha parlato di “un progetto epocale che interviene in modo profondo sull’organizzazione del servizio sanitario regionale, un progetto che scuoterà il sistema avviando una fase completamente nuova che dovrà essere caratterizzata da efficienza, capacità di ottimizzare le risorse disponibili, migliorare i servizi e soprattutto, anche sul piano culturale, riconciliare la sanità sarda con i cittadini”.

Una grande scommessa, ha continuato, “sulla quale tutti gli operatori della sanità ed anche la politica si stanno mettendo in gioco; per questo non dobbiamo soffermarci tanto sui modelli, quanto sull’impegno comune di superare una situazione a macchia di leopardo per costruire un sistema efficiente e sostenibile”.

Per l’Anci il presidente Piersandro Scano ha dichiarato che è sempre preferibile “confrontarsi mentre le decisioni si stanno prendendo mentre, in questo caso, abbiamo l’impressione che sostanzialmente le cose siano già fatte”. Rispetto all’esigenza di avere un sistema sanitario efficiente, ha proseguito, “riteniamo che non ci siano automatismi che conducono a questo o quel modello, certamente la riforma va fatta però esprimiamo tutta la nostra preoccupazione per una tendenza (anche nazionale) di abbassare il livello del welfare e dei servizi sanitari per risparmiare, favorendo in modo indiretto una urbanizzazione forzata perché, alla fine, le città sono gli unici posti dove si può vivere”. Temiamo in particolare, per quanto riguarda la sanità sarda, “che tutto questo si traduca in un abbandono dei territori ed una corsa al Pronto soccorso, perché non c’ è altro.

Faremo una battaglia molto forte, ha poi annunciato Scano, “sulle guardie mediche perché vogliamo difendere il diritto alla salute dei sardi in tutto il territorio regionale, che ha tante differenze, problematiche e specificità; anche la tempistica delle trasformazioni in corso crediamo vada seguita con la massima attenzione perché rete ospedaliera, servizi e strutture territoriali devono essere interconnessi e, al momento, sono parti incomplete di un sistema che ancora non c’è”.

(Af)

 

 

Condividi: