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Commissione Attività produttive: audizione dell’assessore della Sanità Luigi Arru sulla campagna 2017 contro la peste suina

Data: 26/10/2017 ore 11:00

Quello  dell’eliminazione della peste suina è un obiettivo di legislatura che vogliamo raggiungere, per risolvere un problema molto complesso per la Sardegna, da inquadrare anche in un contesto nazionale ed europeo.

La ha dichiarato l’assessore della Sanità Luigi Arru illustrando alla commissione Attività produttive i risultati per il 2017 del Piano straordinario della Regione contro la grave malattia animale.

Complessivamente, ha spiegato Arru, “i focolai sul territorio regionale si sono ridotti ad alcune parti del Nuorese e dell’Ogliastra più una piccola zona del Lugudoro-Anglona ma è fondamentale proseguire con gli abbattimenti per interrompere sia la catena biologica che la consuetudine del pascolo brado, promuovendo sistemi diversi di allevamento e intensificando i controlli, come abbiamo fatto con i nostri veterinari ed anche con la collaborazione del mondo venatorio”.

I buoni risultati raggiunti, ha detto ancora l’assessore, “non possono tuttavia farci abbassare la guardia, anzi dobbiamo fare uno scatto in avanti: lo Stato e l’Unione europea ci chiedono interventi ed azioni ancora più efficaci per evidenti ragioni di salute pubblica ma anche per motivi commerciali”.

Successivamente il responsabile dell’Unità di progetto della Regione contro la peste suina Alessandro De Martini ha fornito alcuni dati sulla campagna 2017.

Su una platea di 14738 aziende suinicole registrate rappresentative di una popolazione animale di circa 150.000 capi sono stati effettuati 4120 controlli al termine dei quali sono state certificate 2807 aziende mentre 1304 sono risultate non conformi. Altri controlli hanno riguardato porti ed aeroporti (1697 veicoli e 28904 passeggeri), oltre alle aziende agrituristiche (439). La collaborazione con 640 compagnie di caccia, inoltre, ha portato all’abbattimento di oltre 15000 cinghiali di cui 237 sieropositivi e 39 virologici positivi.

Il lavoro dell’Unità di progetto, ha affermato fra l’altro De Martini, “ha messo ordine in una situazione molto complessa che in Sardegna ha caratteristiche sistemiche, anche per questo c’è molta attenzione sull’Italia da parte della Ue e molta attenzione dell’Italia sulla nostra Regione”. Una attenzione legata principalmente alla preoccupazione per alcuni segnali di presenza della malattia in altre aree d’Europa come Ucraina, Bielorussia, Paesi Baltici e Repubblica Ceca.

(Af)

 

 

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